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Visualizzazione dei post da giugno, 2024

La fede è la vita; infatti

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il loro esistere è il tuo amore che trionfa e vive. Gesù. Tu sei la vita, Gesù, ciò che vive unicamente amando. Solo donando amore. Non bisogna meritare niente, con te: solo fidarsi della tua presenza, della tua libertà e forza d'amore che tu vivi e doni con immane generosità e delicatezza. Inevitabilmente, sopratutto, o quasi. Ecco, tu sei solo amore che vive e opera. Son sicuro che è proprio per questo tuo incessante essere continui e pazienti doni d'amore, in ciascun attimo e in ogni vissuto della tua esistenza tra noi, che Pietro ha sentito e capito, e detto a voce alta, che tu sei «Il Cristo, il Figlio del Dio vivente» ( Mt 16,13-10 ). Così noi, così vogliamo fare anche noi, Gesù. Allora aiutaci a rivolgerci a te con la semplice astuzia, contraria alle regole del mondo ma colma di sincerità, della donna che perde sangue e ti trasmette, ti contagia il suo male, sapendo con fiducia che tu lo cambierai in bene; e anche con la totale fiducia in te e nella tua vita immensa e po

Fare bene

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tutto quello che bisogna fare per amore. Amando. La questione è semplice. Non ti tiri mai indietro e non ti nascondi quando c'è da fare del bene a qualcuno. Comunque sia il contesto, la situazione e le realtà del mondo in cui vivi. Se ti viene chiesto aiuto, Gesù, tu lo dai. Subito. Ascoltiamo la tua vita che canta l'amore mentre lo fa. Mt 8,1-4 " Gesù scese dal monte e molta folla lo seguì.  Ed ecco, si avvicinò un lebbroso, si prostrò davanti a lui e disse: «Signore, se vuoi, puoi purificarmi».  Tese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio: sii purificato!». E subito la sua lebbra fu guarita. Poi Gesù gli disse: «Guàrdati bene dal dirlo a qualcuno; va’ invece a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè come testimonianza per loro». ". Solo un punto, Gesù. Il tipo, un lebbroso, viola la regola della distanza e della lontananza da tutti, si avvicina, si prostra davanti a te e chiede aiuto, riconoscendo la tua esclusiva volontà e capacità di guarire

Distinguere e

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e scegliere, sapendo mettere la vita nella scelta che facciamo. Sono in imbarazzo, Gesù. Certo, la distinzione che fai è chiara e semplice (nessuno raccoglie uva dagli spini o fichi dai rovi!), ma se provo ad applicarla alla mia vita di ogni giorno e alla mia desolazione circa le realtà in cui vivo, mi sembra che devo smettere di chiedermi perché ho le mani e le braccia sempre così graffiate e perché non mangio, da gran tempo, né uva, né fichi. Allora cerco di prestare attenzione alla tua vita, che porta Dio altissimo e la sua libertà di amare ben dentro le nostre vite sofferenti. Accogliamo la tua vita che ama, Gesù. Mt 7,15-20   « Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti

Solo l'amore

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salva la vita e la libertà, solo l'amore è fonte d'amore. Bisogna amare, scegliere l'amore in ogni concreta circostanza della vita. Perché l'amore è il dono di sé, incessante e umile, operoso e riconoscente, felice di giocare, di servire, di piacere, di donare gioia, vita e libertà. Tu parli d'amore, Gesù, con parole semplice e concrete, che non si possono nascondere. Ascoltiamo e accogliamo questo tuo amore che vince e libera. Mt 7,6.12-14 « Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi. Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti.  Entrate per la porta stretta, perché larga è la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono quelli che vi entrano. Quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita, e pochi sono quelli che la trovano! ». L'amore va donato

Fidarsi dell'amore è

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vivere nella e della sola libertà che abbiamo: amare. Quando ci fidiamo di te, Gesù mio, e dell'amore Dio che ci proponi e regali, allora la nostra bocca si apre per benedire Dio, il Dio di Israele che chiami Padre e tu stesso, Gesù in tutta la tua meravigliosa capacità di amare, che racconta in ogni momento e parola che sei e fai tutta la potenza innamorata di Dio. È un amore gratuito, che però richiede un passaggio: fidarsi, accettare questo amore, accoglierlo, ascoltarlo, anche quando ci sembra impossibile e strano. Bisogna accoglierti, Gesù, nelle nostre case di carne, sangue, parole, cuore. Perché solo così l'amore Dio, che sei tu, vince e salva. Lc 1,57-66.80 " Per Elisabetta intanto si compì il tempo del parto e diede alla luce un figlio. I vicini e i parenti udirono che il Signore aveva manifestato in lei la sua grande misericordia, e si rallegravano con lei Otto giorni dopo vennero per circoncidere il bambino e volevano chiamarlo con il nome di suo padre, Zaccarìa

La domanda che conta per

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fare una risposta che è sempre aperta, sempre da trovare. Già. Chi sei tu, Gesù, alla cui parola obbediscono vento e mare, ma che gli esseri umani non ascoltano, non capiscono e, spesso, anche rifiutano? Chi sei Gesù, sposo, Signore, maestro, amico, addormentato a poppa sopra un cuscino trovato? Ma noi stiamo nella tempesta e nella bufera e ci chiediamo, spesso anche più o meno sinceramente indignati, perché dormi, visto che abbiamo urgente bisogno di te. Gesù, perdonaci, ma siamo sempre e ancora nella tentazione dei tuoi amici, tentazione per noi molto più ingiustificata che per loro, i tuoi primi discepoli. Perché noi abbiamo i Vangeli e la tradizione ricchissima delle testimonianze, vitali e operativa, della tua presenza nelle nostre storie di vita. Loro non ce l'avevano; loro erano appena al'inizio della pratica e della conoscenza del tuo amore. « Maestro, non t'importa che siamo perduti? ». Aiutaci, Gesù, ad ascoltarti come Parola di Dio e regno di Dio che si costruisc

La buona scelta

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è solo amare, come tu ci ami,Gesù. Ma "solo amare", Gesù, in questa tua parola chiara e semplice, non implica decidere comportamenti etici privilegiati. Implica e chiede due cose, mi sembra, due cose che tu fai e sei in ogni momento della tua vita tra noi, e ancora oggi. La tua buona scelta chiede soltanto la semplicità del cuore e l'accoglienza dello sguardo. Ascoltiamo la tua voce che ci chiama. Mt 6,19-23 « Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassìnano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassìnano e non rubano. Perché, dov'è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore. La lampada del corpo è l'occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra! ». La luce del nostro sguardo deve ac

Silenzio e umiltà sono

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le forze e le schiere di Dio nelle sue vittoria d'amore. Ascoltiamo la tua voce Gesù e accogliamola con amore e sogno d'amore, vivendo nelle nostre carni il tuo desiderio di essere amata, amato. Mt 6,1-6.16-18 « State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la l

Ciò che serve è

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l'amore più bello, quello che libera e conquista. Che cosa vogliamo, Gesù? Noi umani, uomini e donne, maschi e femmine, libere e schiave, capaci di amare e farsi amare. Che cosa vogliamo, Gesù. Tu lo chiedi con molta forza, proprio oggi, in questo vangelo di Matteo. Così, ascoltiamo la tua vita che ci chiede l'amore. Mt 5,43-48 « Avete inteso che fu detto: “Amerai il tuo prossimo” e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani?  Voi, dunque, siate perfetti com'è perfetto il Padre vostro celeste ». Gesù, dovremmo mettere queste tue parole come indicazione segnalet

La risposta, l'unica e

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sola risposta al male che tu, Gesù, proponi, è fare il bene. Ci possiamo anche fermare qui, Gesù, stamani. Perché non c'è altro da dire, in proposito. Dobbiamo sempre fare il bene, anche di chi fa il male contro di noi, contro di me. A Dio Padre Madre non interessa aumentare il numero dei guerci e degli sdentati. Interessa far crescere l'amore reciproco tra noi, per veder vivere in noi e con noi il suo amore felice e pieno. Allora ascoltiamo la tua parola, Gesù, per nutrirci d'amore e dono. Mt 5,38-42 « Avete inteso che fu detto: “Occhio per occhio” e “dente per dente”. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu pórgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle ». Non è esattamente "perdonare",

La verità del tuo regno,

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è l'amore che ci porta dona il più amato. Ma chi è questo "più amato"? Chi è colui che è venuto tra noi, nelle nostre esistenze di carne e sangue, nelle nostre povertà d'amore, nelle nostre menzogne nascoste e assassine?  Sei tu, Gesù di Nàzaret, amico mio, che sei venuto a liberarci, per donarci Dio amore, l'Immane e Potente Divinità innamorata. Perché noi, ciascuna e ciascuno di noi, pensi e si occupi solo di amare questo Dio che ci abita e vuole giocare con noi a far l'amore. A godere di ciascuna delle tenere e dure bellezze di vita e amore che ha creato in noi, attorno a noi, per noi.  Per me, Gesù. Proprio per me.  Lo so perché me lo ricordi sempre, ogni giorno della mia vita, in ogni suo istante che viviamo insieme, tu e io, perché sei la vita che libera dal male. Dall'odio e dalla menzogna cieca e sorda in cui troppo spesso facciamo finta di vivere. Ascoltiamo, invece, e accogliamo la tua vita e il tuo sorriso, amico Gesù, mio sposo, perché in quest

La durezza

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dell'amore, la libertà di amare. Gesù, presupposto inevitabile di ciò che dici, interpretando e vivendo la Legge, comprendendola come insegnamento alla vita, alle nostre vite, è che l'amore è libertà, quella libertà reciproca che significa rispetto, accoglienza, attenzione. Ma l'amore è anche durezza di decisione, aderenza e adesione a ciò che si fa con l'altra, e le altre persone con cui siamo e viviamo. E non solo "in piazza", davanti a tutti, ma anche nell'intimo del proprio cuore. Apriamo le nostre esistenze alla tua Parola, diventiamo tua abitazione, tuo tempio preferito e amato. Mt 5,27-32 « Avete inteso che fu detto: “Non commetterai adulterio”. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore. Se il tuo occhio destro ti è motivo di scandalo, cavalo e gettalo via da te: ti conviene infatti perdere una delle tue membra, piuttosto che tutto il tuo corpo venga gettato nella Geènna. E se la tu

La giustizia di Dio

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Padre Madre, che ami e ti ama, è solo amore. Donato. Ce lo dici in ogni modo e con tutta la tua vita, parola carne sangue di Dio con cui ci riscatti all'amore donato che sei tu, e ci fai capaci di viverti. E di far vivere Dio amore in noi e attorno a noi. Ascoltiamo questa tua parola severa e dura, piena di speranza e di gioia. Ascoltiamo la tua libertà che ci libera. Mt 5,20-22 « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'

L'amore Dio

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si compie in te, Gesù di Nàzaret, vita, parola, regno, figlio di Dio. Ogni insegnamento e ogni azione di Dio tra noi, Gesù, tu sei venuto a compierla, a completarla, a farla trionfare in noi e tra di noi: fino a farci vivere soltanto di quest'amore Dio che è vita, quella vita giovane che si rinnova sempre. Ascoltiamo la vita piena di gioia e libertà. Mt 5,17-19 « Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto. Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli ». Bisogna che tutto avvenga. Ma non in qualche futuro impreciso e fantascientifico, ma oggi. Qui e ora nelle nostre carni e n

Amare per strada, senza

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limiti, solo accogliendo. Ci proponi di amare, senza averne ricavo, anzi, senza avere nulla per poter amare, neppure un bastone o due tuniche. Se devo lavare la mia tunica, resto nudo. O qualche persona buona mi aiuta e mi presta un abbigliamento, mentre lavo la mia tunica. Questa povertà radicale, senza difese, è l'accoglienza che tu ci doni e ci regali. Ascoltiamo la tua parola, Gesù, oggi che ricordiamo Barnaba, che t'ho conosciuto e seguito. Mt 10,7-13 « Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se