La giustizia di Dio

Padre Madre, che ami e ti ama, è solo amore. Donato.
Ce lo dici in ogni modo e con tutta la tua vita, parola carne sangue di Dio con cui ci riscatti all'amore donato che sei tu, e ci fai capaci di viverti. E di far vivere Dio amore in noi e attorno a noi.
Ascoltiamo questa tua parola severa e dura, piena di speranza e di gioia. Ascoltiamo la tua libertà che ci libera.
«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.
Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all'altare, vai prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono.
Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all'ultimo spicciolo!».
Il perdono è urgente.
Il perdono di Dio Padre Madre è urgente per ciascuna e ciascuno di noi, ma questo perdono è sempre presente tra perché sei tu, Gesù, qui tra noi, che vivi e ami.
È il nostro perdono reciproco a essere difficile.
Tu sei molto chiaro, anche nell'uso di metafore narrative che ci spingono a capire meglio ciò che ci offri e regali.
«Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.».
Non c'è in te, Gesù, alcuna esagerazione narrativa.
Se mi adiro con un fratello o una sorella devo andare a giudizio. Se dico che è stupido, stupida, vado al Sinedrio, l'istanza di giudizio più alta e severa. Se dico che è pazzo o pazza allora sono destinato al fuoco dell'inferno.
La mia giustizia deve essere come la tua, altissimo Dio amore. Capace di restaurare il bene là dove il mio male, la cecità egoista della mia vita così stupida e sorda, ha tolto tutto, lasciando solo morte. E morti.
Aiutaci, Gesù, a vivere con amore e libertà la giustizia che ci proponi e ci chiedi di fare. Aiutaci ad amare come ama Dio, Padre Madre, come ami tu Gesù. sempre vivendo il perdono come restauro vitale dell'amore. 
ciao r

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