Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2019

Essere piccoli e affidati a Te, Signore,

Immagine
significa non essere nemici a nessuno, specie a chi parla di te in modo diverso da noi. Tu sei l'Amore, Eterno Bene, Dio, Padre Madre, Signore nostro, Vita per noi che seguiamo Gesù di Nazareth, tuo Figlio, il più amato. Il tuo Amore che è vivente, qui, tra noi. A questa potente relazione tra di noi, Eterno Amare, mi ha fatto pensare il bellissimo vangelo di oggi.  Al nostro bisogno di affidarci a te e di vivere di te, Signore, nella tua libertà di amare, cioè in Gesù Cristo tuo Figlio, il più amato.  Senza considerare nessuno nemico e senza perseguitare nessuno, specie se la pensa in modo diverso da noi, su di te e su Gesù, il tuo Cristo e tuo amore. Ascoltiamo. Lc 9,46-50 " Nacque una discussione tra i discepoli, chi di loro fosse più grande. Allora Gesù, conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un bambino, se lo mise vicino e disse loro: «Chi accoglierà questo bambino nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Ch

L'amore avvilito e la sua salvezza:

Immagine
Gesù di Nazareth, il Cristo di Dio, l'Amato. Abbiamo Mosè e i profeti, Gesù, è molto vero.  Ma abbiamo urgente bisogno di te e di tutto il tuo amore. Tu sei l'amore che ha vinto il mondo, cioè la capacità umana di avvilire l'amore e ogni bisogno d'amore, neppure negandolo, semplicemente ignorandolo e restando indifferente.  Perché il bisogno d'amore non mi tocca e la mia aridità è sostituita dalla ricchezza, quel diavolo meridiano che ci fa morti prima di morire. Lontani dalla vita e suoi nemici. Ma ci sei tu e la tua voce innamorata. Ascoltiamoti. Lc 16,19-31 « C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì

L'amore è consapevolezza,

Immagine
e il tuo Signore, è consapevolezza che dà la vita. Perché hai questo continuo avvertire i tuoi amici, taciturni, e le tue silenziose amiche  del fatto che sarai « consegnato nelle mani degli uomini » e loro ti faranno quello che vogliono? Per non scandalizzarci? No.  Lo scandalo della tua morte è inevitabile, anzi, è necessario e nulla lo può e lo deve fermare. Che il Dio Innocente si consegni nelle nostre mani e si faccia colpa e peccato per tutti noi, che ci dimostri quanto per noi " è conveniente che un solo uomo muoia per il popolo " ( Gv 11,50 ) è lo scandalo che ci deve sempre colpire, inevitabilmente; è ciò che rende la tua presenza tra noi quella " bella notizia " ( εὐαγγελίοv ) attesa da tutti i secoli.  L'amore eterno ci ama di un'amore senza fine, così Potente da essere senza limiti d'amore. Allora perché insisti così tanto? Ascoltiamo. Lc 9,43-45 " Quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Ges

Tu chi sei, Gesù di Nazareth?

Immagine
Sei l'amore che vive. Per me e per ciascuna di noi. In fondo l'unica cosa che vogliamo è l'amore.  Da quello fisico (ma ogni amore è fisico, Gesù mio! se non mi tocca la carne non è amore, e lo Spirito agisce nella carne e con la carne) a quello spirituale, parola delicata, di cui non sappiamo bene i significati. E anche qui dobbiamo riconoscere che qualsiasi atto d'amore, anche il più fisico, il più limitato alla carne, è sempre anche "spirituale", ci coinvolge nell'intimo. Tu sei la narrazione vivente di queste connessioni necessarie e libere, Gesù di Nazareth, Sposo e re, Signore e amico. La domanda che ci fai, che hai fatto ai tuoi amici, lo dimostra: « Ma voi, chi dite che io sia? ». Dio e carne, Spirito e desideri. Sai la tua missione e ne sai la solitudine, ma sai di aver bisogno del loro amore, della nostra vicinanza di carne che ti consola.  Perché l'amore, amarsi, è la libertà necessaria, la preghiera più forte. Ascoltiamo. Lc 9,1

Vederti, Gesù, è solo amare.

Immagine
Altrimenti è malizia pettegola. Come Erode Antipa, si potrebbe dire ascoltando il tuo Vangelo di oggi. Mai ti rifiuti all'amore, ma scegli i deboli, i poveri, i puri, e non nel senso della purità rituale, ma nel senso della povertà di intenzioni, della piccolezza delle idee e delle nozioni di se stesse come persone nel mondo. Preferisci le bambine e i bambini, anzi, le scegli. A persone come Erode rispondi solo con silenzio e la testa china. Ascoltiamoti. Lc 9,7-9 " Il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo ". Ti vedrà, Erode, ti vedrà all'Ingresso della tua Gloria , Gesù, in una dimensione d'amore che non potrai condividere con lui,

Guarire la vita è la felicità di vivere

Immagine
abitando Dio e facendomi abitare da Dio. Gesù, il tuo vangelo di oggi sembra preannunciare la tua "chiesa", queste organizzazioni umane, sempre gerarchiche, ricche di umani che ti proclamano e ti testimoniano, per dovere e funzione, oltre che per amore. Ma forse non è così. Sono assolutamente convinto di mio, senza fare né teologia né critica storica, due cose di cui non sono competente, nella mia preghiera sui tuoi vangeli sono convinto che tu non ha fondato alcuna religione. Hai solo abitato Dio come tuo Padre e tua Casa, e ti sei dato a Lui (Lei?) come Signore e Potenza d'Amore affinché ti abitasse.  E Dio ti ha abitato e ti ha reso suo Figlio, Suo Messia in Israele, Luce delle genti, Principe della Pace. Logos e Verbo creatore e Agnello vivente, immolato in amore "fin dalla fondazione del mondo" ( Ap 13,8 ). Amico e Amore di ciascuna e ciascuno di noi. E, allora, questo vangelo di Luca, questo di oggi, che cosa ci dice? Ascoltiamoti. Lc 9,1-6

Oltre noi,

Immagine
oltre ogni nostro amore. Ogni volta che leggo e ascolto questo brano del tuo Vangelo, Gesù, penso sempre a quell'altro brano in cui ci dici che nella vita futura non prendiamo moglie e marito ( Lc 20,34-36 che dipende da Mc 12,24-25 ) e leghi il matrimonio e il fare figli, che nella domanda sono legati, alla nostra condizione mortale.  Nel tuo amore la Potenza di Dio ci libera da ogni morte e mette il nostro amore nell'eterno vivere di Dio. « Come angeli nei cieli », dici in Marco 12,25 con la sinteticità laconica tipica di Marco. Allora tutti i nostri amore mortali e terreni muoiono in Dio, e non esistono più? Non credo sia così, Gesù, ma ascoltiamoti con attenzione. Lc 8,19-21 " Andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la m

La luce che dà luce

Immagine
l'amore che ama.  Forse, Gesù, non abbiamo ancora capito bene cosa significa venirti dietro. O forse non è una cosa di comunità, di "popolo" come ci chiami tu riferendoti a Israele, ma solo di singoli, di persone che ti seguono e fanno luce attorno a sé.  Perché questo che significa seguirti: dare la propria luce, inevitabilmente, senza poter scegliere di fare buio o penombra,  amare senza poterne fare a meno. Ascoltiamo, nel modo giusto. Lc 8,16-18 « Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere ». Tu ci metti sempre su di un candelabro, in alto, perché siamo ben visibili e possiamo fare luce, dall'alto, a chiunque. Asc