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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

L'amore senza fine

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di Dio si completa solo in Dio Amore donato. Chi sei, Gesù di Nàzareth? Il figlio di Maria di Nàzareth e di Giuseppe, figlio di David, suo sposo? Un profeta grande in opere e parole davanti al suo popolo e a Dio? Una parola di libertà e di bellezza che ci sembra impossibile e, quindi, difficile da seguire e ascoltare? Dio e figlio di Dio? Il messia di Israele e il Cristo, re delle genti e di Israele? Chi sei, Gesù mio? Il maestro di Nàzareth, colui che si è proclamato messia e re e ha dimostrato la sua potenza dopo essere stato incoronato e riconosciuto re dalle potenze della Terra, aver percorso la sua via Trionfale a Gerusalemme, con la sua corte di soldati e lo scettro della potenza di Dio sulle sue spalle, essere stato intronizzato sul colle chiamato Golgota, dove c'era un giardino pronto ad accogliere il tuo riposo. Tu sei l'amore di Dio, che si è donato totalmente e si dona sempre e senza alcuna conclusione. Fatti bere e mangiare, perché c'è fame e se

Perdono

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è l'intero amore di Dio. La qualità intima del tuo perdono, Signore della vita, è non giudicare. Per questo il tuo amore è solo perdono, che accetta e sceglie le nostre debolezze e si mette dalla parte delle nostre fragilità. « Il Signore è il mio pastore: /  non manco di nulla. /  [...] Anche se vado per una valle oscura, /  non temo alcun male, perché tu sei con me. /  Il tuo bastone e il tuo vincastro /  mi danno sicurezza . ». Ascoltiamo la tua voce che ci ama, ci chiama e ci difende, mio bellissimo pastore, re dell'amore donato. Gv 8,1-11 " Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adultèrio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adultèrio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dic

I sapori dei vivere

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sono te, Gesù, il più amato: carne di Dio, Suo Amore donato. Nella Quaresima liturgica e affettiva di questo difficile anno 2020, Gesù, ci è stata tolta l'eucaristia; non c'è comunione con te nel mangiarti durante la Cena Eucaristica, nelle relazioni affettive e fisiche con corpi e vite di mie sorelle e fratelli, vive in te, grazie al Pane eucaristico.  Perché siamo realtà affettive, psichiche e spirituali, che passano per i corpi. Per noi, lo sai Amico mio, la vita è sapori e gusti che siamo nelle nostre relazioni di carni e corpi, che incidono in noi e attorno a noi coi nostri sentire di carne e corpo. Siamo spaventati da questa malattia che viene per la morte e ci sentiamo soli, ma sei qui, con noi. E ci parli. Allora posso prendere la tua voce, con la bellezza della tua presenza tra di noi, nei giorni difficili di questa malattia che ci colpisce e sconvolge, turba i nostri equilibri, disturba e nega i sapori della vita che gustiamo insieme, in solidarietà d'amore.

La voce

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del Re Sposo è parola d'Amore. « Mai un uomo ha parlato così! ». Nessuna dichiarazione su di te, Gesù, è più vera di questa.  Ascoltare la tua voce che canta la parola di Dio, Gesù, è l'unica vera esperienza rivoluzionaria: cambia la vita.  Perché tu parli d'amore, e di quell'amore che entra nelle nostre carni e nei nostri corpi, proprio di quell'amore che è intimo alle nostre vite.  Infatti i tuoi nemici non se la pigliano con quello che dici. Anzi, lo ignorano volutamente. Loro se la pigliano con te, con quello che sei, con la tua origine. A loro interessa "da chi nasci", e sanno che non nasci da una "buona famiglia". Così non ti riconoscono come "uno di loro" e non ti vogliono, ti sentono straniero, lontano, nemico dell'odio e della solitudine con cui nutrono se stessi e amico dell'amore che ruggisce e lotta anche in loro. Hanno paura di te, perché li vuoi amare. Ascoltiamo. Gv 7,40-53 " All'udire le parol

La tua libertà

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è la nostra libertà: amare fino alla fine, completamente. Che cosa hai fatto, Gesù mio, che i capi e i sacerdoti " cercano di ucciderti " e ti costringono a nasconderti? Hai fatto opere di bene, hai amato, ami ed insegni ad amare perché, ci racconti, Dio è solo amore. Così anche tra gli umani l'amore deve vincere. Perché Dio vuole che siamo felici. Quindi ci  insegni che Dio non vuole sacrifici di animali e cose, animali macellati e arrostiti, profumi bruciati a spreco e vestiti solenni e complicati. Dio vuole l'amore: essere amato  da noi in ogni persona piccola, debole, ferita, peccatrice ci sia attorno a noi. Perché pure noi siamo così. Dio ci vuole persone e creature libere e felici, che rendono libero e felice il giardino in cui viviamo. Allora, Gesù, perché ti vogliono uccidere? Sì, ti ascolto. Gv 7,1-2.10.25-30 " Gesù se ne andava per la Galilea; infatti non voleva più percorrere la Giudea, perché i Giudei cercavano di ucciderlo. Si avvicinava i

Testimoniare Dio

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è amare gli esseri umani e tutta la vita, fino al compimento dell'Amore nel trionfo di Dio: l'amore che vince la morte. Tu sei la testimonianza vivente che Dio è solo amore. Sei la promessa infinita, che resta viva per tutti i tempi-spazi dell'umano e del mondo, che Dio è Amore e non ci abbandona mai, neanche quando lo uccidiamo e lo mettiamo sulla croce a causa, per la ragione dei nostri peccati. Tu, Gesù, sei la testimonianza vivente che Dio Padre Madre è molto più potente di ogni nostro male e ci salva. Ascoltiamoti. Gv 5,31-47 « Se fossi io a testimoniare di me stesso, la mia testimonianza non sarebbe vera. C’è un altro che dà testimonianza di me, e so che la testimonianza che egli dà di me è vera. Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza alla verità. Io non ricevo testimonianza da un uomo; ma vi dico queste cose perché siate salvati. Egli era la lampada che arde e risplende, e voi solo per un momento avete voluto rallegrarvi

La scelta di amare

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sei Tu, Dio, nella Tua Semplice Intimità profonda, che solo lo Spirito Santo conosce e ci dona. Chi è Maria? Una giovane donna, quasi ancora una ragazza, promessa a un uomo della casa di David. Questa donna conosce l'amore e, quando ti ascolta nel tuo angelo, vede il Tuo Amore infinito e ne viene turbata profondamente. L'angelo la rassicura ma lei chiede il rispetto della sua libertà  e Tu le rispondi che è proprio ciò che ami di più. La sua libertà. Questa Tua rassicurazione la riempie e la fa felice, perché nell'angelo impegni tutto Te stesso come Immensa Totalità Amante e Amata, senza confini e senza limiti. Maria sorride, ne sono certo, e Ti accoglie nella sua vita, nel suo corpo e nella sua carne, senza prudenze: si dona a Te e così diventa tua sposa e resta incinta di Dio, d onna gravida di Dio, anticipo e figura dell'umanità intera. Questo dialogo tra Te e Maria di Nàzareth, Signore, è il modello di ogni nostro dialogo con Te, con questo Dio così assetato d&

Scegliere

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di guarire e vivere, voler amare con tutte le nostre forze, per essere come te, amore presente. Questo episodio, Gesù, si illustra da solo. Chi è nel male e nella sofferenza spesso è incapace di sperare la guarigione, di chiederla e di invocarla, quando ci si presenta davanti. Amare è aiutare, ma pure saper chiedere aiuto è una forma di amore. Nell'umiltà di sapersi mendicanti, bisognosi dell'amore presente attorno a noi, c'è anche la fonte di un amore fresco che risana. Ciò che questo paralitico sembra aver dimenticato, restando in attesa di un aiuto che non ha. Ma poi arrivi tu. Ascoltiamo Giovanni che parla di te, Gesù mio. Gv 5,1-16 " Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici. Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giac

Credere in te

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senza tante storie, semplicemente per amore, Gesù. Questo brano mi commuove sempre, Sposo, perché tu fai la tua osservazione sul nostro bisogno di segni e quel padre, forse neppure ebreo, ti risponde con il suo amore e la sua sicurezza che tu puoi. Tu ci guarisci, Gesù, e ci curi. Non per nulla sei il nostro bellissimo pastore. Sei il Dio Parola e Amore che ha dato la sua vita, tutta, perché noi l'avessimo in abbondanza. Ascoltiamo. Gv 4,43-54 " Gesù partì [dalla Samarìa] per la Galilea. Gesù stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perché avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch'essi infatti erano andati alla festa. Andò dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafàrnao. Costui, udito che Gesù era venuto dalla Giudea in Galilea, si re

L'amore che libera

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sei tu, Gesù di Nàzareth, il Messia di Israele, il Cristo delle genti, il Figlio di Dio. Che cosa dicono di te gli uomini di religione e di potere del tuo tempo? Tu guarisci un cieco dalla nascita e loro chiedono a questo cieco di condannarti: « Da’ gloria a Dio! Noi sappiamo che quest’uomo è un peccatore ». La tua presenza libera, Gesù, la tua vita costruisce libertà. Un cieco dalla nascita non è libero, perché non vede la vita e il mondo attorno a lui. Certo, può diventare libero, e anche molto più libero di tanti che con gli occhi  ci  vedono . Ma per farlo deve credere a se stesso e al fatto che può essere salvato dalla sua cecità. Deve incontrare chi l'aiuta e lo salva. Tu fai un gesto clamoroso, Gesù, ma  qui  il miracolo vero è la ferma convinzione dell'ex cieco nato di essere stato guarito dalla tua azione (" sputò per terra, fece del fango con la saliva, spalmò il fango sugli occhi del cieco ") e dalla tua parola che gli propone di fare qualcosa per se st