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Gesù, tu ritorni al Padre: 1° giorno

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dove inizia la vittoria definitiva dell'amore. La messa nella cena del Signore. Il Signore sei tu, Gesù, e questa messa è il momento in cui ci mandi e ci invii, lontano da te, ma immersi nel tuo amore che libera e dona la vita. Ascoltiamo il tuo miracolo più grande: il dono della tua vita per risanare e liberare le nostre e la memoria di questo dono. Gv 13,1-15 " Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine. Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto. Venne dunque da Simon Pi

3° giorno della tua Passione,

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Gesù, quando si compie il tradimento del tuo amore. Perché ti tradiamo, Gesù?  Perché consegniamo la tua vita a chi ha paura del tuo amore e ti vuole uccidere? Chi è Giuda Iscariota?  Che cosa facciamo noi per fermare Giuda Iscariota e non tradirti?  Ascoltiamo la tua vita che viene consegnata. Tu sei amore e ti doni, sempre. Anche nel tradimento. Mt 26,14-25 " Allora uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù. Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?». Ed egli rispose: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”». I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua. Venuta la ser

1° giorno della tua Passione,

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Gesù Signore: l'unzione di Betània. Sembra ci siano molte cose da dire, Gesù, su quest'episodio che ci fa sentire alcuni dei infiniti profumi della tua vita tra noi. Ma vorrei solo iniziare il mio silenzio di preghiera e di ascolto al tuo amore che vive e vince. Iniziando da oggi, da Betània, vicino a Gerusalemme. Gv 12,1-11 " Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro era uno dei commensali.  Maria allora prese trecento grammi di profumo di puro nardo, assai prezioso, ne cosparse i piedi di Gesù, poi li asciugò con i suoi capelli, e tutta la casa si riempì dell’aroma di quel profumo.  Allora Giuda Iscariòta, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: «Perché non si è venduto questo profumo per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». Disse questo non perché gli importasse dei poveri, ma perché era un ladro e, siccome teneva la c

Ecco che entri

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nella vittoria di Dio amore, tuo Padre Madre. Più vado avanti, Gesù mio, dentro il regalo che mi hai fatto della tua vita e della tua parola, più mi rendo conto, nella mia carne e in ogni mia gioia, che qui - nel tuo Vangelo dell'amore, nella bella notizia che Dio è sempre più vicino a noi e il suo regno cresce costantemente dentro e tra di noi - non bisogna commentare con dottrina e passione. Invece c'è molto da pregare per capire che cosa tu, Gesù di Nàzaret, dici che possiamo e dobbiamo fare per aiutarti a diventare Re di tutte le genti, in tutti gli spazi-tempi di tutti i passati e futuri, quindi anche sposo amico di tutte le vite che ti trovano e si legano a te, per amore, per amare. Questo atteggiamento di ascolto profondo, capace di orientare a te le nostre realtà, nella Settimana Santa si trasforma in silenzio. Oltre ogni ascolto, siamo dentro la partecipazione al tuo trionfo, fatto nelle forme e modi che negano e contraddicono le nostre realtà e presunzioni umane. Tu s

La domanda più

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importante nelle nostre storie e vite umane, è questa di oggi. Lo sai, Gesù: amo questi passaggi del Vangelo di Giovanni. In ogni rigo di queste narrazioni vedo scritto il tuo amore sovrano per Giovanni, tuo  giovane d iscepolo, e l'innamoramento di Giovanni per te, che lo fa perdere in te, che lo lascia nelle tue mani e nei tuoi gesti che sanno fare amore e sanno, così, insegnarlo. Allora ascoltiamo con scelta d'amore questo episodio e facciamo attenzione a cosa ci dici, nella tua vita e con la tua vita interamente donata.   Gv 10,31-42 " Di nuovo i Giudei raccolsero delle pietre per lapidarlo.  Gesù disse loro: «Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre: per quale di esse volete lapidarmi?».  Gli risposero i Giudei: «Non ti lapidiamo per un'opera buona, ma per una bestemmia: perché tu, che sei uomo, ti fai Dio.».  Disse loro Gesù: «Non è forse scritto nella vostra Legge:  Io ho detto: voi siete dèi ?  Ora, se essa ha chiamato dèi coloro ai quali fu rivo

Sei verità e via,

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ma sopratutto la vita, che ama e fa amare. Non ci vai leggero, Gesù. Anzi! Ma ci sta, amico, perché è proprio questo il momento decisivo di tutta la tua vita tra noi. E con noi. Vedi bene che non ti credono; certo, ti ascoltano, sono affascinati da te e dalla tua presenza, pure ti vogliono bene. Ma non ti credono. Allora passi alla cosa decisiva della tua presenza tra poi. La vita, e la vita data in abbondanza.  Ascoltiamo la tua voce che ci dona verità e via per vivere. Gv 8 ,51-59 " Gesù disse ai Giudei: «In verità, in verità io vi dico: Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno». Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?».  Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Pa

La lbertà è

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il risultato della verità che nasce dall'amore. Siamo dentro la tua confessione, dentro l'intimità del tuo amore. Ecco, ci fai vedere tutta la potenza dell'amore Dio che sei venuto a portare tra noi, con e nella tua carne e sangue. Qui sembra che allontani le persone da te. In realtà le avvicini, perché non hai fretta. Lasci che il seme che stai buttando muoia, perché solo così germoglierà e farà frutto. Ascoltiamo questa tua catechesi sull'amore e sulla verità che libera. Accogliamo la tua vita. Gv 8,31-42 " Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?».  Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi rest