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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Il nome e

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la tua voce che lo pronuncia. Tutto quest'episodio ruota attorno al nome di Maria di Magdala, e al dolore che lei prova perché il tuo corpo è scomparso e lei non lo può onorare delle attenzioni che gli vuol dare, che è andata lì a dargli. È un dolore che si aggiunge a quello della morte e della crocifissione, dove lei non ti ha mai lasciato ed ha bevuto, insieme a Maria di Nàzaret tua madre, ogni goccia del tuo sangue donato e perduto. Ora possono onorarti, lavarti, coprirti con teli raffinati e candidi, ora che sei morto possono toccarti come non osavano fare quando eri vivo. Il dolore della tua sconfitta e della tua morte è immenso, ma il tuo corpo lo attenua, lo rende più familiare, più normale.  Ma tu non ci sei più: « Hanno portato via il mio Signore e non so dove l’hanno posto », e piange mentre lo dice, e dopo che l'ha detto, piange perché non ci sei. La guardi e la desideri. Sai quanto ti ama, come tutta la sua vita sia concentrata in te. Sai il dolore profondo del suo

Tu, Gesù,

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la verità che ama. La morte è stata vinta da te, Gesù, ed è scomparsa dal mondo. - Ma se ogni giorno muoiono un sacco di persone! moriamo tutti! o stai dicendo che non è vero? ma pensa, anche, a chi muore per l'arbitrio e la violenza umana! come fai a scrivere che la morte è stata sconfitta? Sei folle! e ci pigli pure in giro! - Eppure è così. Tu, Gesù, hai vinto la morte e l'hai tolta dai nostri orizzonti di vita, da queste nostre esperienze d'amore dove abbiamo te che ti fai casa con noi e ci dai aiuto e collaborazione per vivere insieme l'amore e per costruirlo attorno a noi. Allora? Perché questa tua vittoria sulla morte non è visibile e percepibile a tutte le persone e le creature? Ascoltiamo la tua buona bella notizia nel racconto di Matteo, e così scegliamo la tua proposta d'amore. Accogliendoti nelle nostre carni. Mt 28 ,8-15 " Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Ges

Vivere,

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finalmente vivere, Gesù, per la tua vita donata nell'umiltà della risurrezione. Sei risorto, Gesù! L'annuncio è straordinario, letteralmente oltre ogni cosa normale, fuori e oltre gli eventi di ogni giorno. Ci siamo abituati a dircelo, ogni anno, quando facciamo memoria di te, della tua passione, morte e resurrezione. Così oggi e per i prossimi cinquanta giorni è sempre la tua Pasqua, è sempre la narrazione del tuo esodo a Dio e del tuo ritorno a noi; per fare spazio nei nostri cuori, all'evento unico nelle storie del Mondo, negli innumerevoli accadere di tutti i multiversi esistenti in tutti gli spazi-tempi, cioè il racconto di Dio che si incarna, ciò che sei tu Gesù di Nàzaret che vivi tra noi, uomo tra vite umane, inviato da Dio a Israele come re Messia proprio perché il più amato, il diletto, comunque rifiutato dal tuo popolo e messo a morte e a una morte di croce. Ma che al terzo giorno risorgi. Dio custodisce la tua vita perché tu sei Sua parte intima, la più amata, l

Il giorno della vita.

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  +  Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Giovanni ( Gv 18,1-19,42 ) " - Catturarono Gesù e lo legarono Gesù uscì con i suoi discepoli al di là del torrente Cèdron, dove c’era un giardino, nel quale entrò con i suoi discepoli. Anche Giuda, il traditore, conosceva quel luogo, perché Gesù spesso si era trovato là con i suoi discepoli. Giuda dunque vi andò, dopo aver preso un gruppo di soldati e alcune guardie fornite dai capi dei sacerdoti e dai farisei, con lanterne, fiaccole e armi. Gesù allora, sapendo tutto quello che doveva accadergli, si fece innanzi e disse loro: «Chi cercate?». Gli risposero: «Gesù, il Nazareno». Disse loro Gesù: «Sono io!». Vi era con loro anche Giuda, il traditore. Appena disse loro «Sono io», indietreggiarono e caddero a terra. Domandò loro di nuovo: «Chi cercate?». Risposero: «Gesù, il Nazareno». Gesù replicò: «Vi ho detto: sono io. Se dunque cercate me, lasciate che questi se ne vadano», perché si compisse la parola che egli aveva detto: «Non

La tua cena,

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il nostro cibo, tu. Siamo troppo abituati a questa scena. Tu che ti spogli e lavi i piedi ai tuoi amici. Tu, il nostro Maestro e Signore, ti denudi per fare ai tuoi amici un servizio da schiavo: lavare i piedi sporchi dei suoi padroni, prima che essi si mettano a tavola per mangiare insieme a te la Pasqua. Perché? Per amore, perché sei venuto tra noi per amarci e per vivere totalmente, tra di noi, l'Amore pieno che è il Dio Padre Madre da cui vieni a cui torni. Questo brano è una ellisse con due fuochi. Uno all'inizio e uno alla fine. All'inizio: " Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine ". Ascoltiamo questo fuoco iniziale, per farci condurre dentro il tuo incendio. Gv 13,1-15 " Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.  Durante la cen

Il tuo tempo

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è l'origine della vita. « Il mio tempo è vicino ». Lo dici al tale di Gerusalemme da cui fai Pasqua, e lo dici ai tuoi discepoli, nel momento stesso in cui annunci loro che vieni tradito, che vieni consegnato alla morte tu che sei vita. È il tuo passaggio che compie Israele e completa la transizione dalla schiavitù dell'Egitto alla libertà della Terra promessa, alla felicità del tuo regno dei cieli dove ci offri e ci doni solo amore e vita. Quindi non è solo tuo, ma ci riguarda profondamente: infatti questo tuo passaggio, farti consegnare alla morte, è fonte di vita perenne e permanente per ciascuna e ciascuno di noi. Tu sei la vita, Gesù, origine e fonte di ogni vita che ama. Mt 26 ,14-25 " Uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariòta, andò dai capi dei sacerdoti e disse: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?». E quelli gli fissarono trenta monete d’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.  Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli s

Tradire

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l'amore è perdere la vita. Che cosa è questo tradimento della tua amicizia che compie " Giuda, figlio di Simone Iscariòta "? Non parlo delle sue motivazioni interiori. Quelle le conosce solo Dio, ed al Suo eterno e santo giudizio, di Dio che ama e perdona, sono affidate. Ma il fatto in sé, che cos'è? È un tradimento, cioè una scelta arbitraria decisa da solo. Giuda si sovrappone alle tue scelte e ti impone le sue. Decide per te, per se stesso, per tutti gli altri e ti stringe in una situazione che non è in grado di gestire, che nessuno di loro è in grado di gestire, che solo tu, Gesù, sai gestire e gestisci, ma al modo della mitezza di Dio, secondo la sua umiltà. Giuda ti tradisce perché decide da solo, non prega con te e con gli altri, non "mette in mezzo" la sua vita e i suoi dubbi, affinché tutti possano usarne, come hai sempre fatto tu e come tu hai sempre insegnato. Giuda decide da solo e, così, tradisce il tuo amore, ti consegna alla morte e toglie da

Il profumo

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della tua vita è la tua passione d'amore, Gesù Signore. Maria testimonia pubblicamente la sua passione per te, Gesù, massaggiando i tuoi piedi con olio di nardo e asciugandoli con i suoi capelli. Una scena così  oggi  ci scandalizzerebbe e in questa maniera, infatti, è successo al tuo tempo. Ma Maria non teme il mondo, ama te con tutta la sua vita e lo mostra, coinvolgendo la sua vita con te, con la tua vita, con la tua carne, come una schiava col suo amato padrone. Tu accetti quel dono di Maria e gli dai un senso che per Maria non c'era: è l'olio per la tua sepoltura. Così unisci la passione di Maria alla tua passione per noi, alla tua via d'amore percorsa per ciascuna e ciascuno di noi, per liberarci all'amore, a ogni gesto d'amore. Ascoltiamo la tua vita, Gesù, è preziosa. Gv 12,1-11 " Sei giorni prima della Pasqua, Gesù andò a Betània, dove si trovava Làzzaro, che egli aveva risuscitato dai morti. E qui fecero per lui una cena: Marta serviva e Làzzaro e

La differenza

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tra il tuo cammino umile e mite, Gesù, e le nostre strade gonfie di orgogli. È il giorno del tuo trionfo, Gesù? No, non mi piace la parola " trionfo " con tutte le sue origini bacchiche e con i più valorosi tra i vinti sconfitti attaccati, come oggetti, al carro del vincitore.  Ogni trionfo gronda cadaveri e vite spezzate. Tu sei la vita. Neppure è la tua " apoteosi ", il tuo farti dio. Tu sei già unito a Dio, parte intima della Sua Realtà Immensa, ma lo sei al modo di Dio Pienezza d'Amore, non al nostro modo di umani, in cui prevalgono assenza o viltà d'amore. Allora cos'è la domenica delle palme? È il giorno del tuo primo riconoscimento, il primo momento in cui ci accorgiamo di te e della immensità della tua presenza insieme a molte altre persone e non solo con qualcuna o qualcuno che ti incontra e la cui vita è sconvolta da questo incontro. Il primo perché poi ce ne saranno altri, di riconoscimenti, dopo la tua definitiva vittoria sul male, riportata