Tu, Gesù,

la verità che ama.
La morte è stata vinta da te, Gesù, ed è scomparsa dal mondo.
- Ma se ogni giorno muoiono un sacco di persone! moriamo tutti! o stai dicendo che non è vero? ma pensa, anche, a chi muore per l'arbitrio e la violenza umana! come fai a scrivere che la morte è stata sconfitta? Sei folle! e ci pigli pure in giro! -
Eppure è così.
Tu, Gesù, hai vinto la morte e l'hai tolta dai nostri orizzonti di vita, da queste nostre esperienze d'amore dove abbiamo te che ti fai casa con noi e ci dai aiuto e collaborazione per vivere insieme l'amore e per costruirlo attorno a noi.
Allora? Perché questa tua vittoria sulla morte non è visibile e percepibile a tutte le persone e le creature? Ascoltiamo la tua buona bella notizia nel racconto di Matteo, e così scegliamo la tua proposta d'amore. Accogliendoti nelle nostre carni.
"Abbandonato in fretta il sepolcro con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annuncio ai suoi discepoli. Ed ecco, Gesù venne loro incontro e disse: «Salute a voi!». Ed esse si avvicinarono, gli abbracciarono i piedi e lo adorarono. Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno». Mentre esse erano in cammino, ecco, alcune guardie giunsero in città e annunciarono ai capi dei sacerdoti tutto quanto era accaduto. Questi allora si riunirono con gli anziani e, dopo essersi consultati, diedero una buona somma di denaro ai soldati, dicendo: «Dite così: “I suoi discepoli sono venuti di notte e l’hanno rubato, mentre noi dormivamo”. E se mai la cosa venisse all'orecchio del governatore, noi lo persuaderemo e vi libereremo da ogni preoccupazione». Quelli presero il denaro e fecero secondo le istruzioni ricevute. Così questo racconto si è divulgato fra i Giudei fino a oggi.".
Non imponi il tuo amore, ti proponi e ti fai scegliere come amore. Vuoi essere amato come ci ami, nella e con la totalità delle nostre carni e delle nostre vite. Amarti è scegliere l'umiltà del dono di sé, non chiedere contraccambio e sperarlo, lavorarci.
Non siamo pronte e pronti a questa umiltà, a questo farci dono che proponi e regali. Teniamo al nostro orgoglio, alla nostra forza e potenza e non è semplice lasciarle, abbandonarle per amare, anche a rischio di non essere amate, amati. 
Allora mentiamo. 
La cosa principale della menzogna è il fatto che chi inventa la menzogna finisce per credere a ciò che ha inventato.
Bisogna credere al tuo amore per sperimentare l'amore che vince, per vivere nelle nostre carni che tu hai sconfitto la morte e, quindi, possiamo tornare a casa, sapendo che lì troviamo te che ci aspetti.
«Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno».
Credere alla tua vittoria sulla morte significa andare a casa e viverti, ogni giorno, senza più paura. Significa fare l'amore nelle innumerevoli forme ed esperienze in cui l'amore può essere fatto, vissuto. Sapendo che ogni amore che noi facciamo lo facciamo in Dio Pienezza d'amore, cioè nella vita che ama senza sapere la morte.
Se siamo ti crediamo siamo pronte e pronti per te, siamo capaci di amare. 
Allora facciamolo. Riempiamo la Terra d'amore e così ogni menzogna sparirà, come è scomparsa la morte, origine di ogni menzogna.
Amiamo, amiamo, amiamo, come ci riesce di farlo, insieme, in umiltà e dono. Lasciamoci fare uguali a te, Gesù, e viviamo le libertà di Dio Pienezza d'amore.
ciao r

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