Post

Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

Ciò che conta

Immagine
è la vita che agisce in modo nascosto e fa frutto. Lo dici in ogni modo, Gesù, ma oggi è con due esempi famosi. Brevissimi, e anche per questo famosi. Ascoltiamo la tua voce che ci invita a vivere. Lc 13,18-21 " Diceva dunque Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».  E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» .". Il regno di Dio sei tu che ci fai conoscere e ci racconti, Dio Padre Madre per come è, nelle sue realtà d'amore. Il regno di Dio è sempre piccolo, nascosto, all'inizio: è il seme di senape, il pugno di lievito sufficiente per tre misure di farina. Ma cresce e trasforma. Attenzione che non è l'azione di Dio nella storia umana. Que

Il tempo dell'amore,

Immagine
i tempi dei riti, i tempi delle norme. Qual'è il tempo dell'amore? Si può contrapporre all'amore la necessità di un rito, o la presenza di una norma che sembra comandare cose diverse: Tu dici di no, Gesù, perché nella tua vita ci fai vedere che il tempo dell'amore vince ogni esitazione e ogni ostacolo. Lasciamoci guidare dalla tua vita, perché così anche per noi è sempre tempo dell'amore. Lc 13,10-17 " Gesù stava insegnando in una sinagoga in giorno di sabato. C’era là una donna che uno spirito teneva inferma da diciotto anni; era curva e non riusciva in alcun modo a stare diritta.  Gesù la vide, la chiamò a sé e le disse: «Donna, sei liberata dalla tua malattia». Impose le mani su di lei e subito quella si raddrizzò e glorificava Dio.  Ma il capo della sinagoga, sdegnato perché Gesù aveva operato quella guarigione di sabato, prese la parola e disse alla folla: «Ci sono sei giorni in cui si deve lavorare; in quelli dunque venite a farvi guarire e non in giorno

Il desiderio di Dio

Immagine
è la nostra eredità, è la vita. Non ho voglia, Gesù, di stare a raccontare tutte le tensioni che questa breve descrizione di Matteo implica. Ma vale la pena ricordare che hai chiuso la bocca ai sadducei proprio sul tema della resurrezione e della speranza di vita che è l'intero insegnamento di Dio, la sua parola scritta nella Bibbia e nei profeti. Ma questo significa che tu sei sempre di più, giorno dopo giorno, quel " profeta potente in opere e in parole " ( Lc 24,19 ), che diranno a te, senza riconoscerti, i tuoi amici che andavano tristi verso Emmaus. La domanda è decisiva, perché è il cuore di tutto il dibattito spirituale di Israele del tuo tempo, ma in realtà della preghiera e della vita di tutte le persone che seguono e ascoltano la parola di Dio in ogni spazio-tempo già accaduto o ancora da accadere. È la domanda fondamentale per noi, per non perderci in tanti ghirigori di comandi e commi e glosse e interpretazioni, ma entrando direttamente nell'ascolto della

Scegliere nella preghiera,

Immagine
con tutta la potenza di Dio. Tu scegli sempre nella preghiera, Gesù. Cioè nel rapporto d'amore intimo con Dio, il Padre Madre con cui siete amore che vince e opera. Scegli i tuoi amici che fai apostoli, come una indicazione per noi. Dodici, come le tribù di Israele, come l'indicazione che ti rivolgi alla totalità del popolo.  Ascoltiamo la tua vita che ama. Lc 6,12-19 " In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore.  Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di

La domanda dell'amore

Immagine
ci chiede sempre "perché?". Perché mi stai facendo del male? Perché uccidi persone e creature inermi? Perché fai della vita di altre persone un inferno? Perché non sai amare? Perché sei pieno di odio? Perché sei morte per te e per chi vive con te, insieme a te? Perché non ami? Perché non sei felice? Gesù, ascoltiamo la tua parola che ci chiede libertà e dono d'amore, cioè la scelta di dare con generosità ciò che abbiamo ricevuto e riceviamo con molta più generosità e libertà. Accogliamo la tua vita che libera. Lc 12,54-59 " Gesù diceva ancora alle folle:  «Quando vedete una nuvola salire da ponente, subito dite: “Arriva la pioggia”, e così accade. E quando soffia lo scirocco, dite: “Farà caldo”, e così accade. Ipocriti! Sapete valutare l’aspetto della terra e del cielo; come mai questo tempo non sapete valutarlo? E perché non giudicate voi stessi ciò che è giusto? Quando vai con il tuo avversario davanti al magistrato, lungo la strada cerca di trovare un accordo con

La tua pace, Gesù,

Immagine
è guerra a male e morte, è lotta mite per la vita e l'amore. Dovremo scrivere questo vangelo in alto nei nostri cuori, per farli spalti e bastioni della tua pace. Quella pace che ci divide da morte e male, quella pace che ci incendia d'amore per la vita e la felicità. Quella pace che vince la morte con la forza di un amore che si conosce verità libera, giustizia che ama e, quindi, libera chi ama. Cioè? Che cosa significa, questo?  Ascoltiamo la tua vita, Gesù, perché qui c'è è Dio altissimo che ci parla d'amore, mentre ci ama e vive con noi. Con me. Lc 12,49-53 « Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!  Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; si divideranno padre contro figlio e figlio contro pa

Agire come te,

Immagine
Gesù, il più amato, il diletto. Non è un problema di deleghe, ma di dono, di amore. Bisogna che ci teniamo pronti, ogni giorno e ogni notte, a ogni ora, perché " non sappiamo a quale ora viene il ladro " e « nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo ». Non è una minaccia, è un consiglio di prudenza. Bisogna fare della propria vita qualcosa che non ci appartiene, perché la mia vita non è un bene mio, ma un dono immeritato, che ho ricevuto per la grandezza dell'amore Dio, che prende la mia vita nella sua vita per farne solo amore, così com'è Dio. Ascoltiamo la tua vita, Gesù, che ci fa diventare parte della parola di Dio, cioè di te. Lc 12,39-48 " Gesù disse ai suoi discepoli: «Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».  Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici pe

Prepararsi all'amore,

Immagine
pronte e pronti ad amare. Parli di padrone e servi, di un rapporto subordinato, e parli di un evento unico, le nozze del padrone a cui i servi non sono invitati, ma di cui sono partecipi. Quindi parli di un rapporto tra servi e padrone che è amore, amore e stima reciproci, desiderio e voglia di far contenta l'altra persona (il mio padrone!) delle mia esistenza dedicata a lui, al mio padrone, appunto, nel giorno così importante delle sue nozze. Ascoltiamo la tua voce, Gesù, che parla di Dio, di com'è Dio davanti a noi e per noi. Lc 12,35-38 « Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.  Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli.  E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà c

La parola di Dio

Immagine
non risolve i nostri conflitti tra umani, ci aiuta a viverli. Ci sono, Gesù, alcuni passaggi del tuo Vangelo (la bella notizia che il regno dei cieli è qui, proprio vicino a noi) che mi sembrano particolarmente ignorati. Per esempio la situazione di oggi e, quindi, le risposte che dai al problema che ti viene posto. Ascoltiamo la tua voce che ci canta e descrive l'amore. Lc 12,13-21 " Uno della folla disse a Gesù: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?». E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell'abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».  Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? Farò così – disse –: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò

La prova di Dio

Immagine
è la libertà, la prova del mondo è l'astuzia. Così 'tengono consiglio' tra nemici, pur di farti danno in qualche modo. Erodiani e farisei non erano amici, anzi, si contrastavano su tutto. Ma tu li unifichi, almeno contro di te. Certo, il risultato della congiura è mediocre. La domanda sul tributo a Cesare, cioè a Roma che governa la Palestina e la Siria, quindi domina anche Israele, è trasparente. Infatti ogni risposta che loro, erodiani e farisei, potevano pensare che tu avessi dato ti avrebbe compromesso. Se dicevi che era lecito pagare il tributo molti della popolazione povera ti avrebbero lasciato, il tributo di Roma era odioso e odiato; se dicevi che non era lecito diventavi pericoloso per Roma. C osì le autorità romane si sarebbero interessate a te.  Insomma, sei una mina vagante, un pericolo serio per l'assetto di Israele che erodiani e farisei gestiscono, allora bisogna farti fuori. Ma non è così semplice, tu non sei semplice, anche se tutti ti capiscono. Così è

La fiducia.

Immagine
Qui è la fonte dell'amore che vince. Anzi, che ha già vinto. La fiducia è amicizia. Non c'è fiducia, se non nell'amicizia che lega due persone che si amano e si appoggiano l'una all'altra. Ma la fiducia è sempre un rapporto dispari. Io mi fido di te perché hai delle qualità che non ho, e che mi servono per vivere bene, meglio di come vivo senza di te. Ma anche tu, che sei la persona di cui mi fido, devi scegliermi e proprio come quella vita che ti conosce capace di amare. Quindi dev'esserci amicizia, cioè scambio di vite, fino alla fine. Quest'amicizia è ciò che ci chiedi oggi, nella tua parola di vita. Accogliamo la tua presenza che ci ama. Lc 12,8-12 « Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.  Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito

La tua vittoria è

Immagine
questo tuo amore che si perde, amandoci fino alla fine. Questo è un brano, Gesù, dove mi smarrisco. Perché ogni tua parola, qui, mi produce risonanze, e quindi ora, per esempio, alla fine del nostro incontro mattutino, non riesco a trovare uno spunto che mostri la tua bellezza e mi guidi a lasciarmi amare da te. Ce ne sono troppi. Certo, c'è la realtà di questo tuo amore che non teme di perdersi nelle molteplicità di riferimenti e indicazioni di cui abbiamo sempre bisogno, questo tuo amore così ricco che non chiede niente per sé ma dona tutto se stesso. A noi e alla vita che da te deriva. Allora ascoltiamo la tua voce, accogliamola, ma facendo tacere tutti i nostri chiassi e disturbi. Lc 12,1-7 " Intanto si erano radunate migliaia di persone, al punto che si calpestavano a vicenda, e Gesù cominciò a dire anzitutto ai suoi discepoli:  «Guardatevi bene dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciut