Post

Visualizzazione dei post da febbraio, 2024

Ricevere l'amore,

Immagine
per viverlo e farlo come dono gratuito. L'insegnamento di Dio è solo amore, dato nelle forme della Legge, di ciò che è comprensibile all'essere umano e alla sua indisciplina. Ma qui ti sposti, Gesù, e ci fai vedere che le scelte d'amore di Dio, tuo e nostro Padre Madre, sono tali da consolare, da mettere rimedio al male, da asciugare ogni lacrima. Lazzaro ci insegna che il nostro compito è amare come ama Dio, e fare questo amore verso chiunque, ma in specie verso chi soffre. Ascoltiamo la tua vita che ama. Lc 16,19-31 « C’era un uomo ricco, che indossava vestiti di porpora e di lino finissimo, e ogni giorno si dava a lauti banchetti. Un povero, di nome Lazzaro, stava alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi con quello che cadeva dalla tavola del ricco; ma erano i cani che venivano a leccare le sue piaghe.  Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli accanto ad Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando negli inferi fra i tormenti, alzò gli occhi e

La scelta di Dio,

Immagine
che è potenza immensa e amore infinito. In questo passaggio di Matteo, mentre ti avvicini a Gerusalemme e, quindi, alla tua passione e morte, ci sono tutte le principali componenti della tua strada tra noi, del tuo messaggio che vive tra noi e ci dona la vita e la libertà. Ascoltiamo con attenzione appassionata. Mt 20,17-28 " Mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».  Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice

Che cos'è "pregare",

Immagine
per te, Gesù, amico, maestro, sposo, Signore. Ce lo dici in molti modi e molte occasioni, Gesù,ma questo è uno dei passaggi che preferisco perché fa vedere qual'è la prima caratteristica della tua presenza  tra noi. Per capire la forza della tua vita, nel darci la vita e in abbondanza, ascoltiamo con attenzione semplice la tua parola. Mt 23,1-12 « Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.  Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; si compiacciono dei posti d’onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.  Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo

Il nostro modello:

Immagine
l'amore immenso che vive, e vince. Bisogna fare molta attenzione, Gesù, a queste tue cinque frasi, con cui ci indichi il sentiero semplice delle nostre vite che ti seguono. Bisogna fare attenzione perché ci sembra impossibile che tu ci chiedi una cosa impossibile. Infatti ci chiedi solo amore, ma come tu sai, nella tua carne di vita, che cos'è l'amore e, quindi, come lo sappiamo anche noi. Ascoltiamo questa tua vita che ci racconta cos'è l'amore. Lc 6,36-38 « Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.  Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati.  Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio ». Il solo modello dell'amore è lo stesso amore che vive le nostre vite e le rende possibili: quella realtà che esiste nelle nostre carni e ci fa desiderare la vita e ogni

La nostra domanda della vita,

Immagine
e la tua risposte nell'amore. Tu lo sai, Gesù, sono molto d'accordo con la domanda che si fanno i tuoi tre amici, su cosa passa significare " risorgere dai morti ". Mi sembra una domanda chiave per leggere e sentire, con il mio cuore di carne, la bellezza impegnativa e nascosta di questo episodio. Però anche accogliendone la bellezza esplicita e i sensi più immediati. Il primo è che li porti su " su un alto monte, in disparte, loro soli ". Siamo nella tua esperienza di preghiera, e dentro questa esperienza comunichi ai tuoi amici qual'è l'origine della tua forza e della tua mitezza e umiltà di cuore. E loro si imbevono di ciò che vedono, perché  ti seguono con molti dubbi, ne sono sicuro, pur dentro l'amore che hanno per te. Gli fai fare una esperienza della tua preghiera, come rapporto intimo con Dio, mostri la tua preghiera come esperienza d'amore. Cosa difficile da raccontare, facile da vivere se è accompagnata dalla mitezza e dall'umi

La chiave dell'amore

Immagine
è il perdono, l'accoglienza umile a chi è in cerca d'amore. Perdona, Gesù, la mia difficoltà a vivere i doni dell'amicizia e dell'amore dati a chi ne ha bisogno, qui e ora. Tu sei molto netto. Non esiste, per te, una giustizia distributiva, ma solo quella che riconosce l'amore che cambia i comportamenti e le vite.La giustizia dell'amore Dio che sei tu. Ascoltiamo la tua voce che ci chiama al fuoco dell'amore Dio. Mt 5,20-26 « Se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli.  Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinèdrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna.  Se dunque tu presenti la tua offerta all'altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualc

Le chiavi del cuore,

Immagine
come memoria dell'amore. Brano famosissimo, Gesù, su cui abbiamo molto interpretato e molto peccato. Tu metti al centro Dio, tuo Padre, e su questo centro indichi il nostro compito. Amare come tu hai amato e ami. Così la cattedra di Pietro non è un trono umano, l'indicazione di un potere di dominio, ma un servizio. le fatiche del tuo lavoro d'amore da tramandare. Ascoltiamo la tua vita. Mt 16,13-19 “ Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».   Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».   E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi n

La tua bellezza,

Immagine
Gesù, è l'amore che doni,la mitezza che regali. Parole molto dure, Gesù, contro « questa generazione », quella tua generazione del popolo di Dio che non ti ha voluto riconoscere. Ma il tuo lamento non si ferma a loro, riguarda tutte e tutti noi, che ti frequentiamo ma non vediamo l'immensa bellezza d'amore che tu ci doni con ogni tua parola e in ogni tuo gesto. Ascoltiamo il tuo lamento d'amore, Gesù, e cerchiamo di viverlo nelle nostre vite, ferite. Mt 11,29-32 « Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione.  Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone.  Nel giorno del giudizio

L'intimità con Dio,

Immagine
Padre Madre e fonte di ogni amore che perdona. Questa preghiera sei tu, Gesù. Il modo felice dell'affidamento delle nostre vite a chi le ha generate nel suo immenso grembo d'amore. Il Padre nostro ci ricorda che siamo nati dall'amore, dalla felicità di amare che è il Dio che tu chiami Padre e che tu ci regali con tutta la tua vita. Nel Padre nostro c'è solo amore affidata, gioia di amare e di essere dono di vita. Ascoltiamo la tua voce che ci guida ad amare. Mt 6,7-15 « Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate. Voi dunque pregate così: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non abbandona

Quando facciamo

Immagine
il tuo amore, Gesù, cosa portiamo con noi davanti a te? Solo le esperienze d'amore che tu ci regali, senza alcun merito nostro. Sono tentato, Gesù, di elencare davanti a te le cose del mondo in cui vivo, per dire le azioni umane che, secondo il mio cuore, seguono la logica di questa tua parabola e quali no. Ma non lo faccio: non spetta a me farlo. A me spetta soltanto rilevare che il cuore di questa parabola è l'azione d'amore fatta verso chi è debole, piccolo, fragile, in solitudine, e fatta senza badare minimamente alla domanda se ha ragione o torto, se è buono o cattivo, se merita o no. Ascoltiamo la tua vita che ci racconta cos'è l'amore Dio, quel regno di Dio che ci porti e ci doni.   Mt 25,31-46 « Quando il Figlio dell’uomo verrà nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederà sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli. Egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrà le pecore alla

Il tuo inizio, che

Immagine
continua a vivere nei nostri cuori di carne, sangue, parole. Incessantemente, Gesù nazareno, amico e sposo. Signore. Il tuo inizio come figlio di Dio e Messia di Israele continua fra di noi e tu sei sempre scandalo, tra noi. Continuiamo a inciampare su te, Gesù, sulla tua parola di vita, sulle tue fatiche d'amore. Eppure questo inizio di te, in Marco, proprio per la sua sinteticità e precisione, ci dice chi sei, e lo fa con ferma esattezza. Così è facile sapere chi sei, se si ascolta la testimonianza di chi ti conosce e ti frequenta come un racconto d'amore.  Ecco, accogliamo in silenzio le parole di Marco che narrano come inizi la tua vita nei nostri cuori e nelle nostre carni. Mc 1,12-15 " E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le bestie selvatiche e gli angeli lo servivano.  Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù andò nella Galilea, proclamando il vangelo di Dio, e diceva: «Il tempo è compiuto e il re

Lo sposo è

Immagine
sempre con noi. Che cos'è il digiuno? Un modo per mettersi in una relazione di obbedienza e ascolto con Dio o un modo per far parte di liturgie sociali? Dalla domanda che ti fanno, Gesù, sembra che i discepoli di Giovanni il battista non sappiano distinguere bene questi due aspetti delle pratiche religiose, entrambi essenziali. Ma la tua risposta è, per me, bellissima ed a questa mi tengo stretto, con tutta la mia vita. Mt 9,14-15 " Allora si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?».  E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno». ". Tu sei lo sposo, e siamo alla festa delle tue nozze. Con noi, Gesù di Nàzaret, che tu ami perché sei Dio incarnato, che è venuto tra noi per salvarci dal nostro male, offrendoci l'immensa libertà dell'amo

Sapere la vita

Immagine
per viverla, nel dono d'amore. Ma cos'è, Gesù, la vita che prometti con così tanta decisione? È Una promessa che fai solennemente, investendo in questa tua parola tutto te stesso e tutta la tua vita, fino alla morte, fino all'annuncio della tua morte perché sei rifiutato da molti di coloro per i quali sei venuto. E questi che ti rifiutano ti uccideranno, perché sono "quelli che contano", sono quelli che decidono, e proprio loro ti vedranno contro la realtà immediata delle loro esistenze. Ma tu sei venuto proprio per questo. Per darci la vita, togliendoci le illusioni e gli inganni che abbiamo su di noi e sul mondo, per guidarci a te, all'esperienza dell'amore che è Dio. Ascoltiamo la tua vita, che ci proponi con umiltà e mitezza. Lc 9,22-25 " Gesù disse ai suoi discepoli: «Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno».  Poi, a tutti, diceva: «S