L'intimità con Dio,
Questa preghiera sei tu, Gesù. Il modo felice dell'affidamento delle nostre vite a chi le ha generate nel suo immenso grembo d'amore. Il Padre nostro ci ricorda che siamo nati dall'amore, dalla felicità di amare che è il Dio che tu chiami Padre e che tu ci regali con tutta la tua vita. Nel Padre nostro c'è solo amore affidata, gioia di amare e di essere dono di vita.
Ascoltiamo la tua voce che ci guida ad amare.
«Pregando, non sprecate parole come i pagani: essi credono di venire ascoltati a forza di parole. Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno prima ancora che gliele chiediate.
Voi dunque pregate così:
Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.
Se voi infatti perdonerete agli altri le loro colpe, il Padre vostro che è nei cieli perdonerà anche a voi; ma se voi non perdonerete agli altri, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe».
La preghiera non è parole. Poi noi cerchiamo parole, siamo fatti di parole e le cerchiamo. Ma la preghiera è sempre un affidamento: questa mia preghiera di oggi ti affida la mia vita e quella delle persone che sono legate a me da esperienze d'amore. Ma anche di quelle persone e creature con cui non ho legami d'amore e sono nel dolore e nelle ferite dell'odio e della morte. Come tutte le popolazioni coinvolte in guerre inique, a iniziare da quella dello stato che porta il nome del tuo popolo. Ci ricordi che la preghiera è dono. Il Padre nostro è il tuo dono alle nostre vite, perché possano trovare rifugio e perdono in Dio, Immenso Amore Presente.
Aiutaci a perdonare e a chiedere perdono, Gesù, ogni volta che diciamo queste tue parole con il nostro cuore che sanguina amore e desiderio d'amore in ogni lettera pronunciata.
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