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Visualizzazione dei post da febbraio, 2022

Chi è buono?

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Soltanto Chi è buono? La tua famosa cruna dell'ago, Gesù. Passaggio difficile e angusto, da dove cerchiamo e vogliamo far passare eserciti di cammelli molto ben bardati e, insieme a loro, tanti carri di guerra e morte. Ma non è questo ciò che suona nel mio cuore, stamani. Oggi,  nel mio cuore,  suona forti percussioni d'amore la tua negazione e affermazione di umiltà e di una umiltà altissima, sconvolgente. Ascoltiamola con tutte le nostre carni pronte a ricevere la tua spada d'amore, che ci penetra e ci fa sanguinare grazie al e per il tuo amore libero. Ascoltiamo la tua voce con gioia piena di tremore. Mc 10,17-27 " Mentre Gesù andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandò: «Maestro buono, che cosa devo fare per avere in eredità la vita eterna?». Gesù gli disse: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimon

Il mio tesoro

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è ciò che vive nel mio cuore, le radici della mia vita. Sento che  questa tua parola mi  ferisce il cuore, Gesù, e ti ringrazio per questo taglio che fai al mio intimo profondo, perché così puoi prendere da me ciò che vuoi per farne un buon frutto. Qual'è il cuore di un fico? Direi le sue radici, Gesù, che lo nutrono e gli fanno produrre il frutto buono e nutriente di cui è capace. Il nostro cuore è ciò che ci fa produrre i frutti che ci appartengono, quei frutti che solo noi sappiamo far nascere e crescere e che ci dicono se siamo o no un albero buono. Per questo ascoltarti è fondamentale: sei l'acqua che disseta e la terra che nutre le mie radici. Senza te non ho mai frutti buoni. Lc 6,39-45 « Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro.  Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo

L'amore piccino,

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che si prende in braccio, che va protetto, che è debole. Questo è uno dei passaggi evangelici dove t'indigni. I bambini ti cercano perché sei bello, accogliente, e giochi con loro. Li prendi sul serio e loro ti amano, sul serio. Forse anche tu sei ancora un bambino, una bambina, per tutti gli aspetti della tua vita che non comprendiamo. Ma i tuoi amici adulti non vogliono lasciarti giocare con i piccoli; appartieni a loro, sei la loro guida, il loro maestro, spetti al mondo adulto e non vogliono cederti. Ti allontanano i bambini e t'indigni. Ascoltiamo questa tua indignazione a cuore aperto, come piccoli infanti, creature che si affidano alle tue braccia senza poter parlare. Mc 10 ,13-16 " Presentavano a Gesù dei bambini perché li toccasse, ma i discepoli li rimproverarono. Gesù, al vedere questo, s’indignò e disse loro: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite: a chi è come loro infatti appartiene il regno di Dio. In verità io vi dico: chi non accoglie il

L'amore è

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fedele e leale, o non è amore. Parola dura, Gesù, oggi. Infatti continuiamo a litigarci, tra di noi e con questa tua parola, e quindi a tentare di correggerla, di interpretarla. Tante cose ci sarebbero da dire, a partire dalla tua citazione mista di Genesi 1 e 2, e in specie di Genesi 2,24 (« per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola » ) e che a me sembra una delle indicazioni della Bibbia meno rispettate in assoluto e, specialmente, in Israele e qui da noi, tuo corpo e vita. Non voglio commentarti, ma desidero solo ascoltarti e riferire che cosa risuona in me a questa tua voce. Raccontarti come il mio cuore si ferisce con questa tua parola affilata. Accoglierti e, quindi, ascoltarti. Mc 10,1-12 " Gesù, partito da Cafàrnao, venne nella regione della Giudea e al di là del fiume Giordano. La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo egli insegnava loro, come era solito fare. Alcuni farisei si avvicinarono e, per metter

Che resta?

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Di noi, delle nostre vite, a noi e al mondo resta solo amore. Mi risuona il sale. Ma che cos'è, Gesù mio, questo sale che dobbiamo essere e donare? e che cos'è che produce scandalo nelle nostre vite, così da farci inciampo e, sopratutto, da far cadere chi è piccolo, chi non è in buon un equilibrio con te? Sale e scandalo sono legati? Ascoltiamo, con carne e cuore aperti ad accogliere il tuo amore che si fa parola di vita. Mc 9,41-50 « Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, in verità io vi dico, non perderà la sua ricompensa.  Chi scandalizzerà uno solo di questi piccoli che credono in me, è molto meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare.  Se la tua mano ti è motivo di scandalo, tagliala: è meglio per te entrare nella vita con una mano sola, anziché con le due mani andare nella Geènna, nel fuoco inestinguibile. E se il tuo piede ti è motivo di scandalo, taglialo: è meglio per te entrare ne

Semplicità

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dell'amore è donarsi alla vita, non avere un'identità. L'amore è semplice, hai continuato a dircelo sempre. L'esempio e la scelta privilegiata dei bambini pone questa semplicità dell'amore al centro di tutta la tua missione. Amare è donarsi, sempre e senza riserve, senza contropartite, senza limiti di prezzo, proprio come hai fatto tu e fanno, ancora e sempre, tantissime persone che ti seguono. Amare non è una identità o partecipare a un gruppo di persone elette e scelte, amare è donare la propria vita a chi ne ha bisogno, senza mettersi contro o per qualcuno, ma solo amando. Per conoscere questa semplicità bisogna ascoltarti a cuore aperto. Mc 9,38-40 " Giovanni disse a Gesù: «Maestro, abbiamo visto uno che scacciava demòni nel tuo nome e volevamo impedirglielo, perché non ci seguiva».  Ma Gesù disse: «Non glielo impedite, perché non c’è nessuno che faccia un miracolo nel mio nome e subito possa parlare male di me: chi non è contro di noi è per noi» .". F

Chi sei, Gesù? Qui, dove

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la stessa domanda è la risposta cercata. Questa è la domanda che ci facciamo ogni giorno, nella nostra preghiera, nell'eucarestia che ci doni, nella scelta di spezzare la tua parola, cioè la tua vita e la tua carne, per nutrircene e, solo così, vivere bene. Ma è una domanda sensata solo se sei tu, Gesù, a farmela: «Chi sono io, per te, raffaele di Giovanni?». Ti sorrido, tremo vicino a te, e rispondo con le parole di Pietro: « Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente » e aggiungo che sei il mio Amico speciale, il mio amore pieno, il mio sposo. Sei quella vita divina che accoglie e rende accoglienti. Quella vita di carne che ascolta e accoglie ogni vita con cui entra in contatto. Sei vita innamorata da accogliere e ascoltare. Mt 16 ,13-19 " Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti». Disse loro:

Realtà che

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sana e libera è il tuo amore, Gesù,  una preghiera di carne. C'è il dolore e la disperazione di un padre. Probabilmente ha già provato di tutto e niente è servito: il figlio è sempre in uno stato di morte nella vita, preda di un demone feroce. Viene anche da te, ma i tuoi discepoli non sanno aiutarlo. Arrivi, finalmente, e quel padre ferito spera ancora, ma è scettico. Troppi dolori e delusioni ha passato: « S e tu puoi qualcosa, abbi pietà di noi e aiutaci ». La tua risposta, Gesù, non è un rimprovero, ma una richiesta  di aiuto: « Se tu puoi! Tutto è possibile per chi crede ». La replica di quel padre è la forma più elementare di preghiera, nel suo livello più forte, dove sincerità e bisogno si danno la mano e raggiungono Dio, che non desidera altro che di essere raggiunto: « Credo; aiuta la mia incredulità! ». Ascoltiamo in sincerità e bisogno. Mc 9,14-29 " [Gesù, Pietro, Giacomo e Giovanni, scesero dal monte] e arrivando presso i discepoli, videro attorno a loro molta foll

La libertà di

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amare è fare lo sradicamento e la distruzione di ogni male. Da poco più di un centinaio di anni si parla del tuo messaggio, Gesù, come di una rivoluzione . Non è così e non lo è in modo molto radicale. Tu non proponi alcun mutamento sociale, alcun cambiamento di ottica e di modo di decisione nella politica e nelle realtà sociali.  Tu ci chiedi una cosa assai più semplice ma, umanamente e antropologicamente, molto difficile. Anzi, direi impossibile, ma tu la proponi e ci chiedi di farla, quindi la reputi possibile e, anzi, necessaria: « Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso ». Dobbiamo amare e amarci come tu ci hai amato e ci ami, come Dio ama nella sua realtà, piena e potente  d'amore . Facile, lo capisco subito, e anche una bambina piccola lo intende. Ma come ama Dio? Come sono la qualità e la quantità dell'amore  di Dio che ci proponi? Per dircelo, per farcelo vedere hai impegnato tutto te stesso e, allora, dobbiamo ascoltare la tua voce che racconta la

Amore è

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bellezza, ma bisogna amare oltre l'esperienza della bellezza. Un giorno prendi i tuoi amici più intimi, Pietro, Giacomo e Giovanni, e li porti a una grande esperienza di bellezza. Anzi, alla esperienza di bellezza: vedere Dio. Loro vedono una luce nell'ombra che la copre e la mostra. Vedono qualcosa intorno a Dio: vedono te come bellezza viva e reale della Presenza che compie  in te la storia d'amore tra Israele e Dio. La bellezza è la forma fisica dell'amore, la sua realtà più forte nel mondo di carne e corpi in cui viviamo. Ma non ci basta, perché ci servi tu, Gesù, nella tua parola che salva, parola da ascoltare e vivere con tutta la carne e il sangue. Mc 9,2-13 " Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elìa con Mosè e conversavano con Gesù.  Pren

Scegliere vita

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è fare amore, con paziente dono di sé, in libertà di amare. Vita è presenza, azione d'amore, libertà di amare. Vita è scegliere di amare, è darsi a Dio come casa dell'amore, luogo dove la Pienezza d'Amore gioca e si diverte con le sue creature, diventate figlie e amanti. Vita è amare e farsi amare e non c'è compenso o realtà che equivalgano questa vita. Smettere di amare e di offrirsi all'amore è peggio che morire, è stare nel gelo di una solitudine radicale che nega l'offerta di amore e libertà che sei tu, Gesù, regno di Dio vivente. Perciò la vita va sempre offerta e spesa, perduta nelle vicende del mondo, perché così la ritroviamo, fiorita d'amore, nella Pienezza dell'Amore Presente. Scegliere vita,  viverla è, innanzitutto, ascoltarti. Mc 8,34-9,1 " Convocata la folla insieme ai suoi discepoli, Gesù disse loro:  «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Perché chi vuole salvare la propria vita, la

La tua vita:

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amare, liberare, donare, offrire, creare, giocare, sanare. La tua vita è sempre "insieme": insieme al Padre, insieme a noi, insieme alle creature, insieme allo Spirito santo amante. Tu non vivi da solo, Gesù, ma in ogni amore che sei e fai, a cui ti doni in libertà, creando libertà, sanandola, facendola amare. Questo insegnamento suona il mio cuore quando mi trovo dentro il vangelo di oggi: tu che doni la tua vita in offerta d'amore, e lo fai anche se noi equivochiamo, ti scambiamo per un qualsiasi dominatore di questo mondo, e non vediamo che sei infinitamente di più. Sei l'amore che vince. Ascoltiamo. Mc 8 ,27-33 " Poi Gesù partì con i suoi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo, e per la strada interrogava i suoi discepoli dicendo: «La gente, chi dice che io sia?». Ed essi gli risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa e altri uno dei profeti».  Ed egli domandava loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro gli rispose: «Tu sei il Cri