Chi sei, Gesù? Qui, dove

la stessa domanda è la risposta cercata.
Questa è la domanda che ci facciamo ogni giorno, nella nostra preghiera, nell'eucarestia che ci doni, nella scelta di spezzare la tua parola, cioè la tua vita e la tua carne, per nutrircene e, solo così, vivere bene.
Ma è una domanda sensata solo se sei tu, Gesù, a farmela: «Chi sono io, per te, raffaele di Giovanni?». Ti sorrido, tremo vicino a te, e rispondo con le parole di Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente» e aggiungo che sei il mio Amico speciale, il mio amore pieno, il mio sposo.
Sei quella vita divina che accoglie e rende accoglienti. Quella vita di carne che ascolta e accoglie ogni vita con cui entra in contatto. Sei vita innamorata da accogliere e ascoltare.
"Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elìa, altri Geremìa o qualcuno dei profeti».
Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente».
E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».".
La cosa decisiva è la domanda, perché ha contiene la risposta.
Se so, nella mia esperienza di te, che sei di e da Dio, allora posso risponderti che sei Figlio del Dio vivente. Dove la cosa importante non è l'esattezza teologica della mia risposta, ma la forza dell'esperienza che ho di te, insieme a sorelle e fratelli. Pietro ti riconosce Messia, proveniente da Dio, della stessa natura di Dio, e lo dice perché, insieme agli altri tuoi amici e amiche, ti ha conosciuto e sperimentato, quindi perché ti ama, anche se non accetta e, ancora, non capisce la tua passione e morte, cioè proprio quello che sei venuto a fare.
La tua scelta, Gesù figlio del Dio vivente, è amare le nostre vite e amarle insieme, perché nutrendoci di te, vivendo come te, parlando e scrivendo di te, scopriamo l'amore nelle sue infinite realtà e, finalmente, lo viviamo nella e con la tua pienezza. Insieme, con te e tra noi. Questo amore reale, vivo nelle nostre carni, è quel regno dei cieli di cui noi abbiamo le chiavi e in cui, allora, dobbiamo far entrare chiunque ha bisogno di amare e farsi amare.
Perché solo per questo bisogno d'amore è amata, amato da te.
ciao r

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