Lo sposo è

sempre con noi.
Che cos'è il digiuno? Un modo per mettersi in una relazione di obbedienza e ascolto con Dio o un modo per far parte di liturgie sociali? Dalla domanda che ti fanno, Gesù, sembra che i discepoli di Giovanni il battista non sappiano distinguere bene questi due aspetti delle pratiche religiose, entrambi essenziali. Ma la tua risposta è, per me, bellissima ed a questa mi tengo stretto, con tutta la mia vita.
"Allora si avvicinarono a Gesù i discepoli di Giovanni e gli dissero: «Perché noi e i farisei digiuniamo molte volte, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». E Gesù disse loro: «Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto finché lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto, e allora digiuneranno».".
Tu sei lo sposo, e siamo alla festa delle tue nozze. Con noi, Gesù di Nàzaret, che tu ami perché sei Dio incarnato, che è venuto tra noi per salvarci dal nostro male, offrendoci l'immensa libertà dell'amore. Allora, se tu sei con noi e ci amiamo, non si può digiunare, ma bisogna fare festa e far partecipare a questa festa quante più persone possibili. Ma nel tuo stare con noi, poi, sei stato anche ucciso, ti abbiamo ucciso in croce. Ecco. Qui c'è il digiuno. Perché qui c'è il dolore, il nostro dolore per il nostro rifiuto del tuo amore che salva. Il digiuno è, allora, l'espressione più intima di questo dolore e, infatti, va fatto "nel segreto", non è una pratica sociale, ma una preghiera intima e profonda. Un modo più forte e intenso per offrirci al tuo amore e farti abitare le nostre vite, le nostre carni, donandole al tuo amore. Perché tu sei risorto, tu hai vinto la morte, Gesù, e così sei sempre con noi. Allora serve mangiarti e nutrirci di te.
Aiutaci a darti alle vite umane tra cui viviamo, affamate di te e della tua presenza, a quelle vite che sono prive di tutto, travolte dalle scelte di morte che ancora facciamo e imponiamo. Perché solo tu sei vita e amore.
ciao r

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