La luce che dà luce
l'amore che ama.
Forse, Gesù, non abbiamo ancora capito bene cosa significa venirti dietro. O forse non è una cosa di comunità, di "popolo" come ci chiami tu riferendoti a Israele, ma solo di singoli, di persone che ti seguono e fanno luce attorno a sé.
Perché questo che significa seguirti: dare la propria luce, inevitabilmente, senza poter scegliere di fare buio o penombra, amare senza poterne fare a meno.
Ascoltiamo, nel modo giusto.
Lc 8,16-18
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Tu ci metti sempre su di un candelabro, in alto, perché siamo ben visibili e possiamo fare luce, dall'alto, a chiunque.
Ascoltarti significa viverti, dare realtà nei nostri corpi alla realtà che solo tu, Gesù di Nazareth, sei la via, la verità e la vita. Anche noi dobbiamo essere vita, verità e vita per altre persone, ma inevitabilmente, senza che questo venga da un nostro sforzo particolare, o sia frutto di una qualche ascesi.
Sei tu che ci metti su di un candelabro, non noi.
A noi spetta vivere come se fossi tu a vivere, con le nostre personalissime croci, non condivisibili, se non con te, Signore, e, solo attraverso di te, con altre persone e le nostre comunità.
In questo senso tutto ciò che ci riguarda è pubblico, chi è sulla tua via non ha segreti e non può averne: è luce per altre persone, è sale per altro cibo. Non si vive di luce, né si mangia sale: ma si vive perché c'è luce e si mangia grazie al sale.
Ogni volta che abbiamo pensato di dover tenere segrete cose, idee, opinioni, comportamenti, siamo sempre caduti in una trappola del nemico e ti abbiamo allontanato.
Invece chi è sulla tua strada è sempre oggetto di persecuzione, perché in lei o lui si vede che sei venuto a dividere, a portare la guerra contro gli idoli del male, per abbatterli.
Questo è ascoltarti. Non esitare mai a prendere il tuo giogo: «Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
E se siamo amore insieme a te ne avremo sempre di più, e sempre più riusciremo a darne sempre attorno a noi. Solo con te, per te, in te, Gesù mio. Cristo Signore.
ciao r
Forse, Gesù, non abbiamo ancora capito bene cosa significa venirti dietro. O forse non è una cosa di comunità, di "popolo" come ci chiami tu riferendoti a Israele, ma solo di singoli, di persone che ti seguono e fanno luce attorno a sé.
Perché questo che significa seguirti: dare la propria luce, inevitabilmente, senza poter scegliere di fare buio o penombra, amare senza poterne fare a meno.
Ascoltiamo, nel modo giusto.
Lc 8,16-18
«Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce.
Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce.
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
Tu ci metti sempre su di un candelabro, in alto, perché siamo ben visibili e possiamo fare luce, dall'alto, a chiunque.
Ascoltarti significa viverti, dare realtà nei nostri corpi alla realtà che solo tu, Gesù di Nazareth, sei la via, la verità e la vita. Anche noi dobbiamo essere vita, verità e vita per altre persone, ma inevitabilmente, senza che questo venga da un nostro sforzo particolare, o sia frutto di una qualche ascesi.
Sei tu che ci metti su di un candelabro, non noi.
A noi spetta vivere come se fossi tu a vivere, con le nostre personalissime croci, non condivisibili, se non con te, Signore, e, solo attraverso di te, con altre persone e le nostre comunità.
In questo senso tutto ciò che ci riguarda è pubblico, chi è sulla tua via non ha segreti e non può averne: è luce per altre persone, è sale per altro cibo. Non si vive di luce, né si mangia sale: ma si vive perché c'è luce e si mangia grazie al sale.
Ogni volta che abbiamo pensato di dover tenere segrete cose, idee, opinioni, comportamenti, siamo sempre caduti in una trappola del nemico e ti abbiamo allontanato.
Invece chi è sulla tua strada è sempre oggetto di persecuzione, perché in lei o lui si vede che sei venuto a dividere, a portare la guerra contro gli idoli del male, per abbatterli.
Questo è ascoltarti. Non esitare mai a prendere il tuo giogo: «Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere».
E se siamo amore insieme a te ne avremo sempre di più, e sempre più riusciremo a darne sempre attorno a noi. Solo con te, per te, in te, Gesù mio. Cristo Signore.
ciao r
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