Oltre noi,

oltre ogni nostro amore.
Ogni volta che leggo e ascolto questo brano del tuo Vangelo, Gesù, penso sempre a quell'altro brano in cui ci dici che nella vita futura non prendiamo moglie e marito (Lc 20,34-36 che dipende da Mc 12,24-25) e leghi il matrimonio e il fare figli, che nella domanda sono legati, alla nostra condizione mortale. 
Nel tuo amore la Potenza di Dio ci libera da ogni morte e mette il nostro amore nell'eterno vivere di Dio. «Come angeli nei cieli», dici in Marco 12,25 con la sinteticità laconica tipica di Marco.
Allora tutti i nostri amore mortali e terreni muoiono in Dio, e non esistono più?
Non credo sia così, Gesù, ma ascoltiamoti con attenzione.


Lc 8,19-21
"Andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»
.".



Un passaggio molto veloce, che riprende ancora Marco (Mc 3,32-35) e dove c'è una contrapposizione spaziale e affettiva molto netta.
La folla ti circonda e ti isola dal mondo e dai suoi affetti. In Marco è anche più drammatica perché è messo in relazione a un sospetto di follia ("Poiché dicevano: 'È posseduto da uno spirito impuro'.".).
La contrapposizione spaziale e affettiva è delineata con forza ed è assegnata a te la soluzione, lo scioglimento di questa distanza. 
Ma tu la rivendichi: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».
La tua situazione ti pone nel campo delle priorità. 
Da un lato la tua famiglia di sangue, cui appartieni per nascita e per legami affettivi originari e primitivi, dall'altro la tua comunità d'amore, cui sei legato "solo" dalla parola di Dio e dalla sua capacità di realizzarsi in noi, nelle nostre vite. Da un lato un legame affettivo solido e forte, dall'altro qualcosa che umanamente è molto più fragile, e che è affidato "solo" al fare la volontà di Dio (Mc 3,35), ad «ascoltare la parola di Dio e metterla in pratica».
Tu scegli di amare.
Tutta la tua vita è la scelta di amare, perché tu sei quel Dio incarnato in una fragilità emotiva umana e mortale, dove testimonia, fino alla morte e alla vita eterna, che il solo amore che conta e fonda e rende possibili ogni altro nostro amore è quella Presenza d'Amore che chiamiamo Dio e in cui ogni nostro amore mortale e fragile avrà "vita eterna", nell'immensità vivente del Suo Cuore Dio, dove c'è spazio solo per amare.
ciao r

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