Vederti, Gesù, è solo amare.

Altrimenti è malizia pettegola.
Come Erode Antipa, si potrebbe dire ascoltando il tuo Vangelo di oggi.
Mai ti rifiuti all'amore, ma scegli i deboli, i poveri, i puri, e non nel senso della purità rituale, ma nel senso della povertà di intenzioni, della piccolezza delle idee e delle nozioni di se stesse come persone nel mondo. Preferisci le bambine e i bambini, anzi, le scegli. A persone come Erode rispondi solo con silenzio e la testa china.
Ascoltiamoti.
Lc 9,7-9
"Il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti».
Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo
".



Ti vedrà, Erode, ti vedrà all'Ingresso della tua Gloria, Gesù, in una dimensione d'amore che non potrai condividere con lui, perché lui ti rifiuterà e, ancora, rifiuta in tutti i tetrarchi di poteri anonimi e stranieri sparsi per la Terra e nelle nostre vite. 
Perché vederti è solo amarti nei poveri, nelle derelitte, nelle persone violate da altre persone nelle loro esistenze profonde e radicali, quelle dove abita Dio, quel Dio che chiami Padre e ci è Madre e si offende e piange per le violenze che ancora subisce nelle umane povere e ferite.
Lì ti possiamo vedere e senza andare lontano, ma qui vicino, in ogni persona povera e fragile che fa cose povere e fragili e che, spesso, non è bella da vedere.
Solo bella da amare.

Come te nella tua Gloria, Gesù. 
ciao r

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