Guarire la vita è la felicità di vivere
abitando Dio e facendomi abitare da Dio.
Gesù, il tuo vangelo di oggi sembra preannunciare la tua "chiesa", queste organizzazioni umane, sempre gerarchiche, ricche di umani che ti proclamano e ti testimoniano, per dovere e funzione, oltre che per amore.
Ma forse non è così.
Sono assolutamente convinto di mio, senza fare né teologia né critica storica, due cose di cui non sono competente, nella mia preghiera sui tuoi vangeli sono convinto che tu non ha fondato alcuna religione.
Hai solo abitato Dio come tuo Padre e tua Casa, e ti sei dato a Lui (Lei?) come Signore e Potenza d'Amore affinché ti abitasse.
E Dio ti ha abitato e ti ha reso suo Figlio, Suo Messia in Israele, Luce delle genti, Principe della Pace. Logos e Verbo creatore e Agnello vivente, immolato in amore "fin dalla fondazione del mondo" (Ap 13,8).
Amico e Amore di ciascuna e ciascuno di noi.
E, allora, questo vangelo di Luca, questo di oggi, che cosa ci dice?
Ascoltiamoti.
Lc 9,1-6
"Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni".
Ci mandi.
Ci fai andare nel mondo, nelle vite in noi e attorno a noi, ad annunciare il regno di Dio, a guarire gli infermi.
Curare gli infermi, ἀσθενεῖς, sciogliendo le loro malattie, liberandoci dei nostri mali. Ma farlo proclamando, innanzitutto, che c'è il regno di Dio, il suo potere sulla Terra umana è arrivato ed è Gesù di Nazareth, sei tu Signore e Amore.
Ci sembra un compito impossibile, Gesù.
Non solo e non tanto "guarire gli infermi", ma farlo proclamando il tuo "regno di Dio". Poi, per guarire gli infermi oggi abbiamo la medicina scientifica, che funziona sempre meglio. Non c'è più bisogno di te e allora non serve neppure annunciare il regno.
Però ascoltiamoti, prima di andare avanti come "l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!",
ascoltiamoti, perché ne va della vita, e non solo della nostra personale, ma anche di quella di chi è inerme e così povero da non poter dare neppure la sua ombra a un muro distrutto.
«Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Non stai parlando ai "preti", Gesù, o a "chi si vuol fare santa o santo".
Per cui loro fanno così, come tu dici, e io mi faccio i grassi fatti miei, ignorando quello che dici e, bene che vada, facendomi pure grandi dosi di placide buone intenzioni e gustosi sensi di colpa.
Ah se fossi santo!
Invece ci chiedi di dare la nostra vita a Dio, in qualsiasi condizione di vita siamo.
Ci chiedi, a ciascuna di noi, di vivere senza «nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche». E questo pure se possediamo tutta la Royal Dutch Shell e la Beyond Petroleum, insieme. Ma ricordandoci che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
Vivere come se non si avesse nulla, vivere avendo nulla, restando ricchi solo dell'amore di Dio è cosa sempre possibile e non dipende da noi, dalla nostra buona volontà o dalla nostra decisione.
Servono, certo, ma abitare il tuo amore dipende da Dio, se ci abita o no insieme a te, Signore Gesù.
Solo così sapremo guarire chi è infermo, sapendo che anche noi siamo infermi, bisognosi di cure.
ciao r
Gesù, il tuo vangelo di oggi sembra preannunciare la tua "chiesa", queste organizzazioni umane, sempre gerarchiche, ricche di umani che ti proclamano e ti testimoniano, per dovere e funzione, oltre che per amore.
Ma forse non è così.
Sono assolutamente convinto di mio, senza fare né teologia né critica storica, due cose di cui non sono competente, nella mia preghiera sui tuoi vangeli sono convinto che tu non ha fondato alcuna religione.
Hai solo abitato Dio come tuo Padre e tua Casa, e ti sei dato a Lui (Lei?) come Signore e Potenza d'Amore affinché ti abitasse.
E Dio ti ha abitato e ti ha reso suo Figlio, Suo Messia in Israele, Luce delle genti, Principe della Pace. Logos e Verbo creatore e Agnello vivente, immolato in amore "fin dalla fondazione del mondo" (Ap 13,8).
Amico e Amore di ciascuna e ciascuno di noi.
E, allora, questo vangelo di Luca, questo di oggi, che cosa ci dice?
Ascoltiamoti.
Lc 9,1-6
"Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi.
Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni".
Ci mandi.
Ci fai andare nel mondo, nelle vite in noi e attorno a noi, ad annunciare il regno di Dio, a guarire gli infermi.
Curare gli infermi, ἀσθενεῖς, sciogliendo le loro malattie, liberandoci dei nostri mali. Ma farlo proclamando, innanzitutto, che c'è il regno di Dio, il suo potere sulla Terra umana è arrivato ed è Gesù di Nazareth, sei tu Signore e Amore.
Ci sembra un compito impossibile, Gesù.
Non solo e non tanto "guarire gli infermi", ma farlo proclamando il tuo "regno di Dio". Poi, per guarire gli infermi oggi abbiamo la medicina scientifica, che funziona sempre meglio. Non c'è più bisogno di te e allora non serve neppure annunciare il regno.
Però ascoltiamoti, prima di andare avanti come "l'uomo che se ne va sicuro,
agli altri ed a se stesso amico,
e l'ombra sua non cura che la canicola
stampa sopra uno scalcinato muro!",
ascoltiamoti, perché ne va della vita, e non solo della nostra personale, ma anche di quella di chi è inerme e così povero da non poter dare neppure la sua ombra a un muro distrutto.
«Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro».
Non stai parlando ai "preti", Gesù, o a "chi si vuol fare santa o santo".
Per cui loro fanno così, come tu dici, e io mi faccio i grassi fatti miei, ignorando quello che dici e, bene che vada, facendomi pure grandi dosi di placide buone intenzioni e gustosi sensi di colpa.
Ah se fossi santo!
Invece ci chiedi di dare la nostra vita a Dio, in qualsiasi condizione di vita siamo.
Ci chiedi, a ciascuna di noi, di vivere senza «nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche». E questo pure se possediamo tutta la Royal Dutch Shell e la Beyond Petroleum, insieme. Ma ricordandoci che difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli.
Vivere come se non si avesse nulla, vivere avendo nulla, restando ricchi solo dell'amore di Dio è cosa sempre possibile e non dipende da noi, dalla nostra buona volontà o dalla nostra decisione.
Servono, certo, ma abitare il tuo amore dipende da Dio, se ci abita o no insieme a te, Signore Gesù.
Solo così sapremo guarire chi è infermo, sapendo che anche noi siamo infermi, bisognosi di cure.
ciao r
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