Amare per strada, senza

limiti, solo accogliendo.
Ci proponi di amare, senza averne ricavo, anzi, senza avere nulla per poter amare, neppure un bastone o due tuniche. Se devo lavare la mia tunica, resto nudo. O qualche persona buona mi aiuta e mi presta un abbigliamento, mentre lavo la mia tunica. Questa povertà radicale, senza difese, è l'accoglienza che tu ci doni e ci regali.
Ascoltiamo la tua parola, Gesù, oggi che ricordiamo Barnaba, che t'ho conosciuto e seguito.
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».
C'è un problema di fede, Gesù.
Tu, in questo brano, dici cose importanti, ma non chiedi, non ci comandi nulla: questo tuo non è comando, ma semplice descrizione di chi siamo e di come siamo nel seguirti e vivere il tuo amore. Siamo in povertà come te, solo nelle immense ricchezze di Dio e delle sue potenze d'amore e vita.
Per questo la tua indicazione è così netta.
«Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.».
Non c'è una sede, una casa, una patria, una terra di origine, da cui proveniamo e a cui torniamo. Siamo persone in cammino, che percorrono i tuoi passi, anche e sopratutto nelle terre che tu non hai percorso. Dio è con noi, perché tu cammini insieme a noi, che ti regaliamo a chiunque ne ha bisogno.
Il regno dei cieli è vicino, per questo possiamo fare e vivere il tuo amore: guarire chi è inferma, infermo, risuscitare chi è morta, morto, purificare chi è lebbrosa, lebbroso, scacciare i demoni. Tu hai vinto il male e satana. 
Con te, Gesù di Nàzaret, siamo libere e liberi. Con te possiamo amare, accogliendo chiunque nei lussi delle nostre povertà piene di Dio. Amando, mentre percorriamo la tua vita e i tuoi passi.
ciao r

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