Distinguere e
Sono in imbarazzo, Gesù.
Certo, la distinzione che fai è chiara e semplice (nessuno raccoglie uva dagli spini o fichi dai rovi!), ma se provo ad applicarla alla mia vita di ogni giorno e alla mia desolazione circa le realtà in cui vivo, mi sembra che devo smettere di chiedermi perché ho le mani e le braccia sempre così graffiate e perché non mangio, da gran tempo, né uva, né fichi.
Allora cerco di prestare attenzione alla tua vita, che porta Dio altissimo e la sua libertà di amare ben dentro le nostre vite sofferenti. Accogliamo la tua vita che ama, Gesù.
«Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci! Dai loro frutti li riconoscerete.Si raccoglie forse uva dagli spini, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non dà buon frutto viene tagliato e gettato nel fuoco. Dai loro frutti dunque li riconoscerete».
La distinzione è semplice e di immediata comprensione.
L'albero è buono o cattivo, ma questa differenza di qualità la sappiamo solo dai frutti che ci portano. Bisogna aspettare i frutti, senza giudicare, ma solo accettando ciò che ci fa bene e nutre la nostra vita, consentendoci di amare, e ciò che ostacola la nostra vita, ci danneggia e ci impedisce o ci ostacola nell'amore. Non c'è giudizio, non ci sono campagne e guerra per sterminare e togliere. C'è solo la nostra vita e la cura, ordinaria e quotidiana, della nostra vita dedicata a coltivare le buone piante che danno buon frutto. Cosa che sappiamo solo da questa nostra vita nutrita di te, della tua carne e sangue donate a noi, spezzate come pane per noi.
Solo tu ci nutri d'amore, Gesù, e ci insegni a scegliere in noi le buone piante cariche di frutti buoni e belli, di cui fare dono gentile a chiunque ci chiede aiuto e vita.
Aiutaci a essere come te, Gesù, sempre carichi d'amore.
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