Credere che
si compie, si sta compiendo ciò che l'amore Dio è e desidera. Tu, Gesù, sei questo compimento. Ma il momento selvaggio e feroce della faccenda è che Maria, una brava e bella ragazza ebrea della Galilea, con origini in Giuda, crede nel compiersi del desiderio di Dio nella sua carne e nelle sue viscere. Tu, appunto, di cui si trova incinta prima che conosca Giuseppe, il suo promesso sposo. Brava ragazza vergine, incinta per essere madre e non dell'uomo che ha sposato. Maria, tua madre, si trova nella felicità dell'amore a rischio della vita, perché dovrebbe essere lapidata, ma sa che Dio compie in lei il suo supremo desiderio d'amore e si affida a questo desiderio e lo accompagna, lo gestisce, lo nutre, lo fa carne, lo partorisce. Così Maria è madre e beata perché « ha creduto nell'adempimento di ciò che il Signore le ha detto ». Ascoltiamo anche noi con un cuore come quello di Maria di Nàzaret, selvaggio, feroce, docile, umile, che crede in Dio e nel compiersi in lei...