"Vieni",

è il comando desiderato.
Ci sta, Gesù.
Che tu ci chieda più volte se è vero che ti amiamo, se è vero che ti amiamo davvero! Sono così tante le fregature che ti tiriamo e i danni che facciamo al tuo amore e al nostro bisogno di amare ed essere amate e amati. Come sempre, Pietro ci rappresenta benissimo, perché è proprio uno di noi, capace d'amore e di fare danni all'amore, e pure al tuo, Gesù, ma docile al tuo rimprovero-domanda d'obbedienza all'amore.
Ascoltiamo questo stupendo dialogo tra persone innamorate.
"Quando [si fu manifestato ai discepoli ed essi] ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse “Mi vuoi bene?”, e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».".
Non è che deve lavorare solo Pietro e noi possiamo restare qui a brucare erba buona, farci dispetti e attenzioni, divertirci!
Il comando «Seguimi» è rivolto a Pietro, certo, ma non solo a lui. A ciascuna e ciascuno di noi è data la stessa indicazione di sequela: "vieni dietro a me, amami e aiutami". E anche se (e quando!) ci sono gerarchie sono gerarchie d'amore, sistemi di relazione e servizio costruiti sulle nostre attenzioni alle tue parole di vita, il cui scopo è fare di noi e in noi la vita che ama nelle libertà di amare, libertà di tutti e di ciascuna e ciascuno, per vivere in armonia a pace tutte le nostre differenze. Così è il tuo comando.
«Pasci le mie pecore».
Siamo tutte e tutti chiamati ad amare e aiutarci all'amore, e proprio nella condizione che tu indichi, di trovarci a poter decidere da soli, ma anche di dover obbedire a ciò che altre persone decidono per noi.
«In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi».
Il servizio all'amore è amare con autonomia e obbedienza, spesso insieme in medesimi spazi-tempi, più facilmente in qualche sequenza di un 'ora e qui' e un 'dopo e altrove'. Sempre nell'attenzione profonda alla tua voce che chiama.
«Seguimi». 'Eccomi, Gesù!'.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

La vita, Gesù,

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)