è amare chi è di vite e amori diversi da noi. Accogliere Dio, chiunque sia e comunque si presenti alle nostre porte. Questo è il tuo vangelo, Gesù, questa tua vita che annuncia Dio vicino, tra noi, che desidera essere accolto, ha bisogno di essere amato, come e quando si presenta. I gruppi dirigenti del popolo di Israele del tuo tempo non hanno riconosciuto ruolo a Giovanni e « hanno fatto di lui quello che hanno voluto ». E noi? Noi che abbiamo te come sposo, maestro, guida, re, amico, noi cosa facciamo della richiesta di amore che Dio ci propone nella forma del comandamento, nel tuo Vangelo, Gesù, e ci presenta nelle realtà di chi, davanti e in mezzo a noi, è povertà, fatica, dolore? Ascoltiamo la tua parola che libera e rende capaci di liberare, nell'amore donato senza risparmio, con generosità. Mt 17,10-13 " Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù: «Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?». Ed egli rispose: «Sì, verrà Elìa e ristab...