Farti lode,

e darti amore, ma qui, vicino alle nostre vite.
A Gaza, per dire, e in tutti i suoi dintorni, come Khartoum in Sudan, a Sanaa nello Yemen, a Kiev in Ucraina, e ovunque la morte di donne con bambine e bambini abbonda, in quanto primo ed essenziale obbiettivo militare della maligna azione di diavoli più o meno nascosti. Lì e ovunque ci sono potenti da rovesciare dai loro troni di sangue e morte, ricchi da rimandare a casa nudi e senza beni, superbi da disperdere nelle furbizie maligne dei loro cuori malati e feriti.
Gesù, ascoltiamo la voce di tua madre, Maria di Nàzaret, che loda Dio perché ha te nelle sue viscere, tu, Dio che cresci nella sua carne e sangue.
Per fare anche noi della nostra vita la lode incessante e felice di Dio amore.
«L’anima mia magnifica il Signore
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,
perché ha guardato l’umiltà della sua serva.
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Grandi cose ha fatto per me l’Onnipotente
e Santo è il suo nome;
di generazione in generazione la sua misericordia
per quelli che lo temono.
Ha spiegato la potenza del suo braccio,
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;
ha rovesciato i potenti dai troni,
ha innalzato gli umili;
ha ricolmato di beni gli affamati,
ha rimandato i ricchi a mani vuote.
Ha soccorso Israele, suo servo,
ricordandosi della sua misericordia,
come aveva detto ai nostri padri,
per Abramo e la sua discendenza, per sempre».
Vieni, Gesù, vieni presto.
ciao r

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