La libertà

di Maria è la scelta di amare.
Tutto è centrato, Gesù, sulla libertà di Maria.
La sorte di tutti i multiversi esistenti e dei progetti e desideri d'amore che Dio Padre Madre nutre per le sue creature, sono appesi a un 'sì'. Al 'sì' che viene chiesto da Dio a una brava ragazza ebrea di un villaggio così sconosciuto da essere ignorato anche dalla Bibbia. Ma lì va l'angelo del Signore Dio e va in cerca di quella ragazza, proprio lei, l'unico essere dell'intero creato a essere libera. Libera di amare e di farsi amare.
Ascoltiamo questo dialogo d'amore e libertà che s'incontrano nel corpo, nel cuore e nella carne di una brava ragazza ebrea di forse 15 anni, forse meno, in procinto di andare a vivere con il suo sposo, Giuseppe di Nàzaret, della casa di Davide.
"Al sesto mese, l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
Allora Maria disse all'angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch'essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: nulla è impossibile a Dio».
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.".
Maria non dubita, mai. Sa che le cose che l'angelo le dice sono vere, per quanto sconvolgenti e incredibili possano sembrare. Maria crede immediatamente all'angelo che le manifesta la potenza di Dio, che è, proprio lui, Gabriele, un biglietto d'amore di Dio per lei, piccola ragazza ebrea che sta per andare a vivere con il suo sposo, Giuseppe, e fare tanti figli e figlie da donare a Dio.
Ma proprio perché crede all'angelo, Maria ha una domanda da fare, decisiva per lei, che ama e quindi vive nella libertà. Perché amare è la sola nostra libertà.
«Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù».
Maria sa come si fanno i figli. Si sposa anche per questo, forse sopratutto per questo. Per fare figli e educarli nell'amore che è la sua vita, cioè Dio. Per questo ha una domanda da fare a questo Innamorato così potente e accogliente.
«Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
Maria non chiede dettagli tecnici su come una donna resta incinta. Sa benissimo come si fanno i figli. Neppure chiede garanzie sulla sua verginità. Sa che Dio la conosce e, quindi, per questo la ama e ne rispetta le scelte. Sa di essere una qualsiasi brava ragazza ebrea che sta per andare a convivere con il marito. Se concepisce e partorisce questo figlio a Dio, di tutta la sua vita che Dio ama e interpella, che cosa accadrà?
«Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?».
La risposta dell'angelo garantisce a Maria la sua libertà di donna e sposa, ma chiarisce che questo avviene perché «nulla è impossibile a Dio».
E Maria ti sceglie, Gesù, con un sorriso, ne son  certo.
«Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola».
Aiutaci a far nostro questo 'sì' di Maria, che si lascia fare tua madre e ti accoglie; così vieni, Gesù, vieni presto.
ciao r

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