Cos'è tuo,

Signore, altissimo amore, di ciò che conta nelle nostre vite?
Difficile rispondere a questa domanda rivolta a Dio, che tu chiami Padre, Gesù. Difficile perché l'unico modo che abbiamo per sapere la presenza di Dio nelle nostre vite, ciò che è suo e ciò che è nostro, è vivere e amare. Esperienze di cui non si conosce il risultato, l'effetto. Ma qualche aiuto tu lo dai, Gesù. Ascoltiamo allora questa tua bella notizia, nella versione di Luca e diamo spazio a Dio nelle nostre vite.
"Al tempo di Erode, re della Giudea, vi era un sacerdote di nome Zaccarìa, della classe di Abìa, che aveva in moglie una discendente di Aronne, di nome Elisabetta. Ambedue erano giusti davanti a Dio e osservavano irreprensibili tutte le leggi e le prescrizioni del Signore. Essi non avevano figli, perché Elisabetta era sterile e tutti e due erano avanti negli anni.
Avvenne che, mentre Zaccarìa svolgeva le sue funzioni sacerdotali davanti al Signore durante il turno della sua classe, gli toccò in sorte, secondo l’usanza del servizio sacerdotale, di entrare nel tempio del Signore per fare l’offerta dell’incenso.
Fuori, tutta l’assemblea del popolo stava pregando nell'ora dell’incenso. Apparve a lui un angelo del Signore, ritto alla destra dell’altare dell’incenso. Quando lo vide, Zaccarìa si turbò e fu preso da timore. Ma l’angelo gli disse: «Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore; non berrà vino né bevande inebrianti, sarà colmato di Spirito Santo fin dal seno di sua madre e ricondurrà molti figli d’Israele al Signore loro Dio. Egli camminerà innanzi a lui con lo spirito e la potenza di Elìa, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti e preparare al Signore un popolo ben disposto».
Zaccarìa disse all'angelo: «Come potrò mai conoscere questo? Io sono vecchio e mia moglie è avanti negli anni». L’angelo gli rispose: «Io sono Gabriele, che sto dinanzi a Dio e sono stato mandato a parlarti e a portarti questo lieto annuncio. Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perché non hai creduto alle mie parole, che si compiranno a loro tempo».
Intanto il popolo stava in attesa di Zaccarìa, e si meravigliava per il suo indugiare nel tempio. Quando poi uscì e non poteva parlare loro, capirono che nel tempio aveva avuto una visione. Faceva loro dei cenni e restava muto.
Compiuti i giorni del suo servizio, tornò a casa. Dopo quei giorni Elisabetta, sua moglie, concepì e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: «Ecco che cosa ha fatto per me il Signore, nei giorni in cui si è degnato di togliere la mia vergogna fra gli uomini».".
Zaccaria non crede all'angelo. Cioè dubita della realtà umana di ciò che l'angelo dice. E fa bene. Dal punto di vista umano l'angelo dice cose che non sono possibili. Ma nel mondo e nelle nostre storie non c'è solo il punto di vista umano. 
Ci sono innumerevoli altri punti di vista, di altri esseri viventi e di altre disposizioni del mondo, ciò di cui iniziamo appena a conoscere le complessità e le semplicità. Sopratutto c'è l'amore di Dio che opera tra noi e dona libertà e amore.
E lo fa in mondo allegro e innocente.
«Non temere, Zaccarìa, la tua preghiera è stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti darà un figlio, e tu lo chiamerai Giovanni. Avrai gioia ed esultanza, e molti si rallegreranno della sua nascita, perché egli sarà grande davanti al Signore».
Chi è grande davanti a Dio lo è perché nasce dal desiderio d'amore di Dio, un desiderio che non ha limiti di potenza. La nostra fertilità e fecondità appartengono a Dio, che ci fa gravide, gravidi!, del suo amore che libera e dona la vita. La nostra capacità di generare vita va molto oltre la nostra struttura sessuata. Facciamo figlie e figlie con ogni lavoro d'amore e di gioia, con ogni azione di pazienza e accoglienza, con ogni ricerca di libertà e bellezza. E sono figlie e figli donati da Dio, decisi dall'amore Dio che esiste e vive.
Aiutaci a credere alla voce di Dio, al suo angelo, al suo messaggio, che ci raggiunge quando vuole e come vuole. Aiutaci ad accoglierlo, anche dubitando. Aiutaci a diventare madri e padri di Dio nelle quotidianità delle nostre vite. E per questo, Gesù, vieni, vieni presto.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

La vita, Gesù,

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)