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Visualizzazione dei post da gennaio, 2025

Gesù, sei l'amore che vince

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e ci libera dal gelido vuoto del male. Oggi è il giorno della memoria, Gesù, che ricorda il nassacro del popolo ebraico attuato dall'idiozia nazista e dimentica il massacro di ebrei fatto da Marc'Aurelio, imperatore assassino e filosofo bugiardo. Solo tu sei libero e ami. Quindi da te impariamo l'amore, a farlo, nelle e con le nostre carni, le nostre chimiche, le nostre mani, il nostro sangue, i nostri cuori, le nostre scelte, i nostri sentimenti. Infatti siamo libere e liberi perché ci doni la tua libertà. Ascoltiamo la tua carne che mi ama e mi mangia, per farmi buon cibo per chi ha fame, sete d'amore. " Gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni». Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in pied...

Ogni tuo "oggi", Gesù,

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e tutti i nostri "forse" e "mai". Non è stato solo lì a Nàzaret, Gesù, è sempre così, ogni volta che ci incontriamo. Per te la salvezza, l'amore, la gioia e la felicità dell'amore che sei e doni è sempre oggi, adesso, ora. Così ci ricorda Matteo , nel vangelo che ha scritto per testimoniare la sua esperienza di te, Gesù: « Non preoccupatevi dunque del domani, perché il domani si preoccuperà di se stesso. A ciascun giorno basta la sua pena. ». Questo inizio di Luca, Gesù, così centrato sul tuo "oggi", cioè sulle nostre conversioni al tuo amore dagli accadere del tempo e spazio in cui siamo immersi, mi ricorda bruscamente anche anche il vangelo di Giovanni, il tuo discepolo amato. Alla fine del prologo in cui canta e annuncia la potenza della sua esperienza di te, Giovanni se ne esce con questo versetto, che per me è, mostra la realtà stessa (nutrimento, respiro, terra, acqua, luce) della mia e nostre vite perse nei fluire di tutte queste esistenze ...

La tua ora, Gesù,

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è sempre quella della gioia di amare. Gesù, tu lo sai, amico mio, un poco ce l'ho con la parola " gloria ". Sì, certo, riconosco la mia ignoranza linguistica e filologica, e, comunque, occorre pur pensare che il nome di Dio Amore, quello che ci hai raccontato e fatto conoscere nella tua carne di vita, corra per tutta la Terra e ovunque c'è vita. La tua Gloria, allora, è la nostra fede che tu sei il racconto, reso vero nel pieno della tua vita incarnata, del Dio Amore vivo e presente in e con ogni esistere concreto e reale. Ciò che è desiderato, sperato, voluto dal Dio Amore che fa nascere e vivere nelle infinite gioie di amare. L'Immensa realtà presente che chiami Padre e descrivi Madre, interpretando, vivendo, spiegando a tutti, e innanzitutto a chi è nelle povertà dei nostri vivere, la Legge Insegnamento di Dio data a Israele, come ai popoli e alle genti solo dopo di te e grazie a te. Per cui la parola "Gloria" ci dice solo questo nostro bisogno di far...

La tua vita, Gesù, è amare:

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portarci  le tenere feroci azioni di Dio amore. C'è una cosa che mi colpisce sempre molto, Gesù, in queste narrazioni del tuo battesimo. Oltre al fatto in sé che scegli di farti battezzare, e così confermi Giovanni nelle realtà concrete della sua predicazione. Ecco la grandezza di questo tuo gesto, che è del tutto anonimo nel tuo tempo ed anzi, è visibile solo a Giovanni di cui affermi la missione, facendoti suo discepolo. Ti metti dietro a Giovanni, sei battezzato da lui nelle acque del Giordano, preghi e ringrazi per dare tutto lo spazio della tua vita e del tuo cuore a Dio, facendoti ricevitore e scopo del suo amore divino. Così anticipi, mostri e inizi a dire la tua missione: caricare tutti i nostri peccati a te, il solo umano libero dal male, da ogni male, perché sei soltanto amore. Per me si tratta proprio del fatto che la Parola di Dio, quella che ti chiama " il Figlio mio, l'amato " e ti conferma la totalità del suo amore, è detta solo a te. Anche se Giovanni ...

Il tempo compiuto e lo spazio

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liberato. Dio è carne per amare in carne sangue. C'è ben poco da dire e scrivere, ancora, Gesù, su questo episodio raccontato da Luca, che mostra, con precisione e chiarezza narrativa, chi sei e cosa sei venuto a compiere tra noi, per noi, in mezzo a noi. Ora, che ti sei fatto e sei come noi, like ours, semblable à nous, como nosotros, como nòs  e via seguitando in tutte le lingue e storie praticate da noi umani. Ascoltiamo i tuoi occhi, il tuo sguardo, le tue mani, il tuo sorriso, Gesù, con cui ci fai vedere e toccare il volto di Dio, incarnato in te e con te, per amarci in carne e sangue. Una a una, una a uno, uno a uno, uno a una, senza perdere nessuna vita ed esistenza. “ Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode. Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; apr...

Ecco la tua Epifania, Gesù,

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che ci porta al mondo, con i suoi guai. Siamo davanti a uno dei testi più "mormorati", narrati, letti, interpretati, accolti di tutte le nostre narrazioni. I magi, e chissà chi sono, vengono da un  "oriente" alla Giudea per onorarti, perché sei nato e sei il re dei giudei. E loro lo sanno dalle "stelle", in un modo che non ci viene detto, ma non sanno dove sei nato. In quale luogo sei nato e vivi. Così vanno alla capitale, a Gerusalemme, e lì chiedono a chi ha qualche potere. Qui è tutta la storia della tua prima e suggestiva manifestazione al mondo della tua divinità. L'altra sarà la tua morte in croce e la resurrezione. Ma questa è la prima, ed è suggestiva.  Ascoltiamo la tua voce di bambino di qualche settimana, che si affida a tua madre ed al suo corpo che ti nutre. Con libertà e amore. Mt 2,1-12 " Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov'è colui che è nato,...

L'inizio che è amore

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vivo, che fa vivere in bellezze e canti. Ho sempre qualche difficoltà, Gesù, quando mi fermo per ascoltare le musiche che tu fai cantare al mio cuore, quando incontra questo incredibile pezzo d'amore proposto da Giovanni, tuo apostolo ed evangelista, "il discepolo che amavi". Tu sai che non voglio essere scientifico, né so fare alcuna teologia e critica, letteraria e linguistica. Altri ci sono, molto più bravi, e umili, di me. Lascio a loro questo compito. A me spetta solo ascoltarti suonare, in me e nel mio cuore, le melodie che vuoi eseguire nella mia vita che agisce in questi spazi tempi, dove esisto e in cui vivo, ma che sono tuoi e ti appartengono. Ecco ascoltiamo questo "allegro solenne" dentro cui fai vivere, libera bambina feroce, la tua tenerezza d'amore che compie la volontà di D** altissimo presente immenso, il suo desiderio e bisogno d'amore. Gv 1,1-18 " In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, i...