Scegliere l'amore, quando

l'amore mi sceglie, ci sceglie.
Noi siamo abituati, Gesù, a pensare in grande, per grandi numeri di esseri umani e di viventi. Siamo decisi, e tristi, a considerarci esistenze che vanno costrette ad agire secondo ciò che qualcuno, che può decidere, afferma e impone come buono, quello che è cosa buona fare. 
A noi, Gesù, non interessa l'amore, ma la guerra.
Non vogliamo la conversione dei cuori, per far crescere, così, amore e bellezza nelle vite che cercano la tua felicità di amare; vogliamo fare e imporre decisioni politiche e militari che sono modi e forme di una qualche schiavitù della carne.
E questa si ottiene solo con la guerra, grazie a stupro, mutilazione, invalidità, morte.
La tua realtà è totalmente diversa, Gesù.
In questo momento della tua vita, che il vangelo di Luca racconta, vediamo con semplice chiarezza che cos'è ciò che vuoi da noi. Qui sentiamo e gustiamo, con limpida gioia e quieto timore, quello che vuoi da noi, da me, da ciascuna e ciascuno di noi, una a uno, singolarmente, con attenzione innamorata alle nostre vite, dentro le nostre fragilità e generosità d'amore.
Ascoltiamo questa tua parola, Gesù, perché è la tua vita che offri a noi e con cui ci liberi, perché lei ci nutre e ci fa vivere nel tuo amore che vince ogni male per fa essere dono di Dio. Di quest'amore siamo ricchi, tu lo doni alle nostre carni di vita, forti e benedette per l'amore Dio che sei, tu, salvezza da ogni male.
"Disse loro anche una parabola:
«Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? 
Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno che sia ben preparato sarà come il suo maestro. 
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio", mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. 
Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.».".
Non dobbiamo metterci a guidare chi è cieco, chi è zoppo, chi è storpio se pure noi, che vogliamo di essere guide, siamo vite cieche, zoppe, storpie.
L'obbiettivo, lo scopo della tua presenza tra noi, il frutto, cercato con innamorata determinazione, di tutto il mistero immenso della tua esistenza in noi e per noi, Gesù, è quello di farci essere come te, perché solo da te e dalla tua vita donata nasce a nostra possibilità di farci essere come te, di farci diventare vite abili al dono d'amore.
«Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno che sia ben preparato sarà come il suo maestro.».
Otteniamo questo risultato, diamo e siamo questi frutti, se lasciamo che tu, Gesù, Figlio e Parola di Dio incarnata, ci converti a fare l'amore in te e con te, per essere questo tuo amore che si moltiplica, cresce, libera, che ci fa liberare i nostri cuori, per he sanno sfamare, nutrire, rendere allegri, felici, piene e pieni di te, vita e parola di Dio che regala e fa crescere l'amore.
«Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d'altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo.
L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda.».
Non siamo noi a decidere se e quando siamo capaci di concepire, far crescere, donare frutti d'amore. Noi possiamo solo scegliere questa possibilità che ogni giorno e ogni notte offri per sperare, vedere, ascoltare, toccare, gustare, vivere Dio amore; questo dono ci cambia in pianta che fa buoni frutti, ma solo se ci diamo a te, ospitando con generosità e libertà la tua presenza tra noi, di te, Dio incarnato, nato da donna e sotto la legge/insegnamento data da Dio al suo amico Abramo e a ogni sua discendenza.
Tu dai vita alle nostre realtà di carne e sangue tuffate, spogliate, offese da falsità menzogne dei nostri inferni. Infatti noi umani nulla possiamo contro le nostre realtà di peccato e male. 
Ma tu, Gesù mio, sposo, sei giunto ad amarmi, per salvarmi in te, con te, cambiando la mia esistenza in quella di una pianta buona, vita che sceglie e si offre per fare fiori e frutti: dono di Dio amore a chi è realtà quasi morta perché buttata in una caina di gelido odio castrato e cieco.
Come oggi succede, Signore Gesù, in troppe aree della Terra; e oggi ti voglio dire dell'Africa, per esempio Sudan e Congo, dove eserciti assassini fanno guerra a umani inermi e indifesi, perché così i prezzi di materie prime molto utili, che sono in quelle terre, diventano più bassi e imprese di materie prime, non solo petrolifere  (la canadese Talisman Energy,, la svedese IPC/Lundin, , l’austriaca ÖMV - tutte private - e la National Petroleum Corporation e la Petronas, di proprietà rispettivamente del governo cinese di quello della Malaysia _ Peacelink - ma la stessa situazione si trova tra Congo e Ruanda _ ISPI) son rese più ricche dalle carni e dal sangue di chi è difeso solo da te, Gesù.
Senza te siamo vite rese fame e sete, ferite, offese, stuprate, beffate, fatte ridicole, levate alla vita, quella vita che governi e ami, Gesù mio, perché è farsi fare amore, darsi allegria, gioia, felicità, piacere di amare e farsi amare.
Aiutaci ad amare, Gesù, a farci essere vita che sceglie di amare e così riesce a dare frutti d'amore e bellezza perché si è affidata a te, carne e sangue qui tra noi dell'immenso presente bene, l'immenso infinito allegro e felice che ci regala te, Gesù di Nàzaret, perchè solo con te troviamo ogni bellezza e libertà di farci fare l'amore di cui c'è sempre più bisogno.
Amen amen, Gesù.
ciao r

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