Fiducia e mite libertà

di un carpentiere della Galilea.
Lo so, Gesù, non sei propriamente solo "un carpentiere della Galilea". 
Di certo non lo sei per noi, che viviamo segnandoci col tuo nome di Messia di Israele, in greco Christos, quindi esistendo come cristiani 2000 anni dopo la tua scelta di recarti in un deserto oltre il Giordano per fare digiuno dal cibo, stare in preghiera quaranta giorni e quaranta notti, per dare a Dio la tua vita e farti abitare dallo Spirito di Dio amore.
Così sei Gesù Cristo, Figlio del Dio vivente, che percorre la Terra del Santo per raccogliere, prendere su di té, distruggere ogni nostro peccato.
Eppure, se scegli e fai questo duro esercizio di preghiera, dopo il battesimo di Giovanni, quando Dio ti ha confessato che sei Suo Figlio amato, eppure qui sei ancora, anche un carpentiere della Galilea.
Solo un tizio qualsiasi, Gesù, senza agganci alle elites religiose di Israele, che sicuramente ignora la Parola di Dio e il Suo Insegnamento/Legge perché non ha avuto maestri (rabbi) noti e che, comunque, sta iniziando, in modo silenzioso e audace, una scelta assai strana per un ebreo del tuo tempo.
Dopo questo tuo esercizio d'amore con Dio nel deserto, esci dalla tua famiglia, smetti ogni lavoro, vivi solo di ciò che ti vien dato di volta in volta.
Senza mai chiedere ed è importante, perché solo così puoi dare ogni sorriso di quiete, destrezza, maestria, abilità e amore della tua vita di Gesù di Nàzaret di Galilea al Dio altissimo che ti abita come Padre Madre, perché solo così tu consegni la voce di Dio e il suo regno agli ebrei di cui sei parte. E, poi, non solo a loro.
"Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo.
Non mangiò nulla in quei giorni, ma quando furono terminati, ebbe fame. 
Allora il diavolo gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di' a questa pietra che diventi pane».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».
Il diavolo lo condusse in alto, gli mostrò in un istante tutti i regni della terra e gli disse: «Ti darò tutto questo potere e la loro gloria, perché a me è stata data e io la do a chi voglio. Perciò, se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo».
Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».
Lo condusse a Gerusalemme, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù di qui; sta scritto infatti:
Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo
affinché essi ti custodiscano;
e anche:
Essi ti porteranno sulle loro mani
perché il tuo piede non inciampi in una pietra».
Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».
Dopo aver esaurito ogni tentazione, il diavolo si allontanò da lui fino al momento fissato.".
Lo sai molto bene, Gesù, non faccio e non voglio fare né teologia, né filosofia.
Per me sei il regno di Dio che vive tra noi e brama, spera, ama per fare _ di noi, con noi _ l'amore infinito: Dio che ti chiama «il Figlio mio, l'amato» e ti dice e confessa la realtà potente (in...finita) di questo amore: «... in te ho posto il mio compiacimento». (Lc 3,21-22) Qui
... Gesù, perdonami e chiedi perdono, per me, alla ventina di esistenze in carne e sangue che mi leggono, però non posso farne a meno ... per avere un'idea degli spazi della parola "infinto" conviene andare al Battaglia, "Grande dizionario della lingua italiana", per controllare la gamma di significati legati a questa parola in italiano. Di seguito la pagine del dizionario nell'edizione digitale dell'Accademia della Crusca.
pag. 951 _ pag. 952 _ pag. 953 _ pag. 954 _ pag. 955 
faccio poca poca filosofia.
"Infinito" è parola strana e aspra, Gesù, che tu [mi pare, ma non voglio controllare] non adoperi e il cui significato di "senza fine" coincide [immediatamente] con "senza conclusione" e "senza inizio", così togliendo la possibilità di un "senso e/o significato" unico, o solo prevalente, che affermi e si vanti di spiegare "amore Dio immenso presente" fino a farlo bello a modo nostro, docile alle pretese umane.
Tu, Gesù, sei ogni esperienza d'amore continuo che ti fa testimone del Dio che confessa il suo amore per te e ti abita. Qundi vivendo di te e in te.
Ma proprio tu, Gesù, nato da Maria di Nàzaret di Galilea, carpentiere come tuo padre di legge e d'amore, Giuseppe della casa di Davide, che lasci famiglia, lavoro, casa e vai a vivere in strada, lasciando a "persone di buona volontà", incontrate per caso o per volontà di Dio, il compito e la possibiltà di nutrirti, farti dormire, lavare te stesso e le vesti che porti, riposare, accogliere, baciare, amare, accarezzare, abbracciare, curando il tuo infinito e bellissimo cuore di figlio di Dio, che abita carne e sangue di un carpentiere galileo, ed è ferito dall'odio gelido e stupido che si esala negli e dagli aborti del male che siamo e facciamo.
Gesù mio, sai che ho difficoltà a credere all'esistenza el diavolo. Meglio. 
Sono fermamente convinto che "il diavolo" esiste e agisce in quanto personificazione mitica e narrativa della nostra scelta di male, delle nostre sordità al bene che Dio ci chiede e offre.
"Trascorso del tempo, Caino presentò frutti del suolo come offerta al Signore, mentre Abele presentò a sua volta primogeniti del suo gregge e il loro grasso. Il Signore gradì Abele e la sua offerta, ma non gradì Caino e la sua offerta. Caino ne fu molto irritato e il suo volto era abbattuto. Il Signore disse allora a Caino: «Perché sei irritato e perché è abbattuto il tuo volto? Se agisci bene, non dovresti forse tenerlo alto? Ma se non agisci bene, il peccato è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai»." (Genesi 4,3-7)
Le tue tentazioni sono la manifestazione dell'interesse di Dio per noi. Per ciascuna e ciascuno di noi, che Dio Padre Madre, immenso amore presente ama e cerca di portare al bene e all'amore, al Suo amore Dio, con te, in te, per te, Gesù.
Questa potente narrazione di Luca ci mostra, con semplice chiarezza, quali sono i nodi fondamentali dove incontriamo e troviamo in noi, dentro i nostri cuori feriti, la possibilità del male e del peccato che «è accovacciato alla tua porta; verso di te è il suo istinto, e tu lo dominerai».
Ricordo solamente, Gesù mio, le tre risposte che dai al diavolo, perché esse ci ricordano che la nostra opposizione al male, la nostra lotta contro il peccato, sia ed è la costante scelta del bene che la tua vita, così forte e mite dentro tutta l'intera esperienza umana, ci racconta e offre nella bella notizia di Dio tra noi, che ci ama.
"Gesù gli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l'uomo».".
"Gesù gli rispose: «Sta scritto: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto».".
"Gesù gli rispose: «È stato detto: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo».".
Aiutaci ad amare.
Cioè a scegliere costantemente il bene che esiste nelle nostre vite ed è attivo tra noi: 
l'amore che ci protegge con la fiducia nell'aiuto che viene da Dio alle nostre necessità; 
l'amore che regala la realtà di Dio tra noi come solo amore, infinto e donato;
l'amore che ci ricorda che la fiducia nell'amore è l'abbandono obbediente a Dio amore.
Amen amen, Gesù, e grazie.
ciao r

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