Le libertà di Dio amore
Giovanni ti annuncia e così ti interpreta, cerca di capirti, di annunciarti a partire dalle cose che sa di te, messe a confronto con ciò che sa della Bibbia, quello di cui vive dentro l'Insegnamento e la legge di Dio che sono la Torah e i profeti.
Un lavoro fatto dentro la tradizione ebraica di preghiera, conforto e confronto continuo, con Dio.
Infatti Giovanni non sa bene chi sei e cosa sei venuto a fare, non conosce la tua radicale novità, quindi cerca di farti stare dentro la sua ricerca di un'etica di pentimento delle proprie colpe, da cui far nascere la ricerca instancabile di quei comportamenti e modi di vita che sono graditi a Dio, perché rispettosi della sua Legge e Insegnamento.
Però Giovanni sa pure, e con molta forza, che la tua venuta impone una realtà di Dio molto diversa da tutte quelle che ci sono state per Israele fino a quel momento e mostra, indica e fa vedere, cos'è la reale forza e potenza dell'amore Dio che tu sei e che in te vive.
L'annuncio di questa nuova e sconvolgente radicalità d'amore riguarda pure noi.
"Le folle lo interrogavano: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Le etiche che Giovanni propone ai suoi ascoltatori sono ragionevoli, miti, capaci di agire nei confronti di chiunque. Anche verso i pubblicani e i soldati. Cioè verso quelli che sembrano il più possibile lontani dalla salvezza che Dio propone e offre. Ma secondo Giovanni questa salvezza offerta a tutti ha un limite in te, Gesù.
Tu sei il Cristo che Giovanni annuncia e Israele attende, l'Unto da Dio, il re promesso, colui che viene con in mano «la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio.».
Per Giovanni sei giustizia, sei proprio l'azione di giustizia di Dio amore che entra nel mondo, tra gli umani, dove custodisce nel cuore di Dio il bene che noi siamo, mentre rovina il male che facciamo nel mondo e lo elimina; infatti come raccoglie il buon frumento nei granai del Padre, così «brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».
Tu non sei stato questo Cristo, Gesù.
Stiamo cercando di offrirti la nostra vita, Gesù, in questo Avvento 2024, come ringraziamento per l'amore immenso che la tua nascita e la tua vita hanno sparso e stanno sempre seminando nel mondo.
Stiamo cercando di offrirti la nostra vita, Gesù, in questo Avvento 2024, come ringraziamento per l'amore immenso che la tua nascita e la tua vita hanno sparso e stanno sempre seminando nel mondo.
Noi, qui e ora, discepoli, amiche a amici che ti seguono nelle tue chiese, noi siamo qui per cercare, nei modi più diversi e, spesso, anche difficili, di costruire e praticare comportamenti e scelte di vita che siano capaci di accogliere questo amore Dio che hai testimoniato e fatto fiorire nella tua vita, con l'annuncio della bella notizia del regno di Dio qui tra noi, dato fino alla morte, fino alla resurrezione dalla morte.
Siamo qui per vivere la tua parola, il regno di Dio, come la stupenda e semplice sconfitta della morte e del male.
Proprio questa è la tua presenza tra noi, Gesù, iniziando con la memoria e la realtà della tua incarnazione di Dio amore in un bambino che nasce in una stalla, e viene annunciato con solennità solo a pastori, a chi è nel peccato e non può salvarsi, almeno secondo coloro che gestiscono la fede e la preghiera di Israele.
Perché tu sei venuto e vieni con la pala per pulire l'aia, l'orto, il giardino,ma quindi per salvare ciascuna e ciascuno di chi ha fatto solo un unico gesto d'amore.
Nessuno è perduto dall'amore Dio immenso che sei e regali.
Ecco, aiutaci ad amare come tu ami, Gesù.
Offrendoci sempre all'amore che libera, perché si dona senza limiti e riserve. Come hai fatto fin dalla tua nascita, Gesù, e fai sempre, qui tra noi, ancora.
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