Tu sei re, Gesù,

ma come Dio altissimo, non a modo nostro.
Ascoltiamo la tua vita, Gesù, con cuore libero e povero.
"Pilato allora rientrò nel pretorio, fece chiamare Gesù e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Gesù rispose: «Dici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?». Pilato disse: «Sono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?». Rispose Gesù: «Il mio regno non è di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perché non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non è di quaggiù». Allora Pilato gli disse: «Dunque tu sei re?». Rispose Gesù: «Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce».".
Il punto che mi preme, Gesù, è scritto proprio subito dopo questo scambio di battute tra te e Pilato. 
Sei davanti a Ponzio Pilato, romano, rappresentante e servo di uno dei più forti poteri umani che siano esistiti. Davanti a questo potere l'elite religiosa e culturale che governa Israele ti ha arrestato, perché ti sentono pericoloso per il loro potere e ti vogliono condannare a morte, e sopratutto a una morte in croce. Ma loro non possono farlo.
Per questo sei lì. Perché quella morte, la morte in croce, la può dare solo Roma.
Dovresti essere preoccupato, teso. 
Invece sei tranquillo, sereno, e così davanti a Pilato, senza alcuna esitazione, dici la realtà della tua vita come forza reale della potenza di Dio amore che opera e vive nel mondo.
In te e nel tuo Vangelo, (la "bella notizia" che il regno di Dio è qui tra noi) Dio mostra come governa il mondo nel suo amore, reale per noi e per tutte le creature, perché è l'amore dove ci offre il dono di vivere questo mondo e le sue storie dolorose e belle con e insieme a te, Gesù, suo figlio, il più amato, invincibile nella tua libertà di essere re, l'unico re che opera l'amore Dio vivo, forte, libero, per farlo essere sempre presente tra noi.
Ieri nella tua vita; adesso nel nostro ascolto della tua vita; qui e ora nel nostro vivere come tu hai vissuto.
«Tu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla verità. Chiunque è dalla verità, ascolta la mia voce»).
Questo è ciò cui dai testimonianza, ciò che affermi nel mondo con la tua vita, le tue opere, le tue parole: Dio è amore, vivente nella tua vita dove manifesti e vivi ogni realtà di Dio amore tra noi. 
Per questo sei re.
Sei il nostro re amore, che salva e ci rende capaci di amare.
Purtroppo, però, non ci basta ed esitiamo davanti al male. Così, Gesù, abbiamo anche più bisogno di te: perdonaci, perché spesso noi stiamo anche dietro la frase di Pilato che incontra la tua testimonianza con cieco scetticismo e vile disprezzo: «Che cos'è la verità?» (Gv 18,38).
Sei tu la verità: Dio altissimo che ama nelle infinite e diverse libertà di amare e farsi amare. 
Ecco,aiutaci a essere tuo ascolto, Gesù. 
Per vivere e amare abbiamo bisogno di te, del tuo Vangelo, perché solo così possiamo nutrirci della tua vita, parola e amore Dio che disseta, nutre, vive, dona gioia e felicità.
Allora aiutaci a vincere il mondo insieme a te, con amore e libertà, perché solo così possiamo veder crescere innumerevoli doni, baci, carezze, libertà sorrisi, figlie e figli, madri, donne, uomini, vite giovani. 
Perché sappiamo sempre meglio che è solo grazie a te, alla tua sovrana libertà di amare e di far crescere l'amore in noi e tra noi, che il mondo si rende felice di Dio e in Dio.
Così, proprio qui è la limpida, rossa, azzurra e bianca alba del tuo ritorno.
Allora vieni Gesù, re signore, sposo amico, vieni presto, tu, re d'amore vivo, bello, lieto re dei multiversi, in quell'amore Dio che vince solo amando, liberando.
ciao r

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