Il senso di Dio
C'è poco da dire, Gesù, su questa tua stupenda preghiera, registrata da Matteo.
Tu sai, prendi atto, lodi e ci informi che Dio si rivolge a chi è piccolo, a chi non conta tra le decisioni umane, a chi è povero di vita e, beninteso, qualsiasi cosa essa, la "vita", sia per noi "mortali", esseri viventi che sappiamo di esistere e vivere su questa Terra, così piccola e su cui e contro cui scateniamo le nostre ferocie.
Dobbiamo far entrare in noi questa tua lode, Gesù, che sia nostra, autentica dentro e tra noi, così che l'amore vinca perché ci lasciamo trasformare, da te e dalla tua parola, in case e templi di Dio, luoghi e speranze del suo amore, carne e sangue dell'amore presente che vince.
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo.Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Il tema dell'essere "piccoli" è spinoso, Gesù, come la tua corona di re con cui ti sei innalzato sul tuo trono di dolore e trionfo di gioia e felicità. Infatti è piccolo chi è inerme, chi non conta, chi è senza potere umano, e specialmente quello di "possedere" la cultura, il sapere che comanda, la conoscenza che decide.
"Queste cose" che sei tu, Gesù, e che porti con te, che ci trasmetti con la tua vita e la tua parola, queste cose Dio Padre Madre le ha «nascoste ai sapienti e ai dotti e le ha rivelate ai piccoli» ed ha fatto così solo per il suo amore. Infatti il senso di Dio per l'amore fa sì che lo trovi dentro ogni circostanza delle nostre vite e in ogni spessore e sorriso dei nostri molteplici amori.
Questo amore che viene trovato sempre e che, così, viene fatto crescere, fiorire, dare frutto, diventare nutrimento è proprio quello che tu hai fatto e sempre fai, Gesù. È ciò che dobbiamo imparare da te, affiancandoti sotto e dentro il giogo di Dio amore immenso presente.
«Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
Eccomi, Gesù, sono qui: metti il mio collo, le mie spalle, il mio cuore, la mia vita dentro e sotto il giogo di Dio che porti con così tanta mitezza, proprio perché sei tu.
Così liberami dalla morte e dammi alla vita.
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