Gesù, gridare il tuo nome

davanti al mondo, senza paura o  vergogna.
Perché il tuo nome è salvezza, gioia, felicità, piacere, dono, respiro di vita e tenerezza, libertà che cresce solo amando, donandosi all'amore che si fa qui e ora, a ogni amore di cui siamo capaci e di cui c'è bisogno.
Gesù, questo brano di Bartimeo è stupendo, nella semplicità reticente e aspra di Marco, capace di far vedere come tu vinci il mondo e tutti i luccicanti, falsi, fatiscenti inganni di male con cui ci sottoponiamo alla morte. 
Ma desideriamo la vita, Gesù, lo sai e lo vuoi. Allora qui ci offri un altro esempio di che cosa racconti e offri, parlando d'amore e offrendo te stesso all'amore che pure noi sappiamo fare. Per farci uguali a te, Gesù di Nàzaret, figlio di Davide, amore e gioia immensa di Dio.
"E giunsero a Gerico. Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!». Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!». Gesù si fermò e disse: «Chiamatelo!». Chiamarono il cieco, dicendogli: «Coraggio! Àlzati, ti chiama!». Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: «Che cosa vuoi che io faccia per te?». E il cieco gli rispose: «Rabbunì, che io veda di nuovo!». E Gesù gli disse: «Va', la tua fede ti ha salvato». E subito vide di nuovo e lo seguiva lungo la strada.".
Bartimeo non è esattamente "un povero" secondo l'idea di "senza redditi e senza risorse" che noi abbiamo della povertà. Infatti, secondo questo brano di Marco, Bartimeo ha diverse solidità, dentro la sua vita di cieco.
Ha un mantello, che lo protegge dal freddo, ha un posto dove mendicare vicino alla strada principale di Gerico, quella da dove passa Gesù, ha qualcuno che lo conosce e che si rivolge a lui con libertà, per esempio quando si rivolgono a lui per farlo tacere. 
Infine, Bartimeo è un uomo deciso, che non cambia idea facilmente, ed è una persona che sa prendere informazioni su ciò che accade in Israele, informazioni che sa usare per cogliere le occasioni che gli capitano.
Quindi, Bartimeo è cieco, ma è anche un uomo che agisce e decide di se stesso, in relazione alle altre persone che vivono intorno a lui e con lui.
"Mentre partiva da Gerico insieme ai suoi discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, che era cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Sentendo che era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: «Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!».".
Bartimeo ti chiama con il tuo messianico, quello che ti identifica come Messia e re di Israele, l'unto da Dio, il prescelto da Dio Padre, colui che è stato battezzato come il più amato, come l'essere umano in cui Dio Padre ha messo tutto il "suo compiacimento", il suo desiderio e scelta d'amore. Ma è proprio questo tuo nome che Bartimeo chiama a fare ostacolo per chi ti sta intorno.
"Molti lo rimproveravano perché tacesse, ma egli gridava ancora più forte: «Figlio di Davide, abbi pietà di me!».".
Bartimeo sa chi sei. Quindi sa, anche, che sei l'unica occasione della sua vita per tornare a vedere. Tu sei stato mandato da Dio Padre anche incontro a Bartimeo, perché venisse vista la fede di questo cieco e che cosa è capace di ottenere.
Il rapporto è uno a uno. 
Sei lì, Gesù, sei il "figlio di Davide", il Messia che salva Israele. 
Ma sei lì per ridare a Bartimeo la vista degli occhi, dopo che lui ha dimostrato, davanti e contro il mondo, quanto è acuto, profondo, attento lo sguardo del suo cuore.
Bartimeo ti sceglie. Tu lo chiami e lui ti sceglie prima di essere guarito da te. Si sente già con la sua vista intatta. Abbandona la sua vita di cieco e ti sceglie, prima ancora di poterti chiedere che cosa vuole. Tu lo guarisci, lui lo sa, con certezza semplice, prima che accada.
"Egli, gettato via il suo mantello, balzò in piedi e venne da Gesù.".
Noi abbiamo perso questa fede, Gesù?
Mi sembra che non possiamo chiederti di guarirci dalle nostre ferite e dai nostri cancri perché non osiamo gridare il tuo nome a voce alta, riconoscendo davanti al Mondo chi tu sei, cosa sei venuto a fare qui tra noi, la ragione e la scelta d'amore per cui ti sei incarnato, ti sei messo a camminare per la Palestina, la Terra Santa di tuo Padre, e per cui ti sei fatto uccidere. Così non possiamo gridare al governo dello Stato di Israele di bestemmiare ogni giorno il Nome Santo di Dio, se pure noi ti bestemmiamo rifiutando soccorso e aiuto a chi è povero derelitto, a chi è offesa, stuprata, ingannata. Rifiutando aiuto e ammonizione che nascono dalla preghiera a Dio amore a favore di chi  costruisce inferni di odio e morte.
Gesù, ci serve la fede di Bartimeo, che ci informa, con semplicità e quiete, che sei venuto qui per salvare me, per restituire al mio sguardo la capacità di vedere l'amore in me e attorno a me e, così, di poter dare alle mie mani la scelta di regalarlo, lasciarlo, seminarlo.
Così che questa distribuzione d'amore sia semplice, generosa, libera, senza alcun controllo etico. 
Come sei tu, Gesù, sposo amico, Signore.
ciao r



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