La tua strada, Gesù, è la realtà

di Dio che ama. Cioè perdona e libera.
Cosa prevale, Gesù? 
La regola del culto nato dalla tradizione antica o la scelta dell'amore che vince e vive? Quell'amore per il prossimo che è "simile e uguale" all'amore per il Dio che ama e si fa presente alle nostre vite.
Tu non hai dubbi, Gesù. Infatti tu vivi nell'amore Dio che ti abita e gode.
Così sai che questo Dio amore che chiami Padre ed è assai di più - amore vivo, appena nato, potente neonato, imprudente e impudente amante audace, attivo e forte in sempre nuove forme e scelte, giovani, bambine, seducenti, disponibili ad amare,  a far godere di se stesse, realtà presente di Dio amore che solo tu doni.
Ecco, lasciamoci amare da te, Gesù, e godiamo.
"Un altro sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo. Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». 
Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse: «Domando a voi: in giorno di sabato è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».
E, guardandoli tutti, disse all'uomo: «Tendi la tua mano!».
Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.".
Gesù, non sei un profeta audace, né un rissoso messia plebeo, né un provocatorio messaggero inviato da Dio; neppure sei, Gesù, una forma apparente di una qualche realtà del Signore, Altissimo Dio.
Sei Gesù, figlio di Maria, carpentiere a Nàzaret; sei pure un buon falegname e sai tirare su un muro senza esitazioni o errori. Hanno spettegolato su di te e su tua mamma Maria in ogni modo, in questi trent'anni in cui non hai disturbato , e sei cresciuto nel silenzio dell'amore. Ora sei uscito di casa, dal tuo paese e vivi la Parola di Dio, la Torà, e così la insegni e la completi nella tua vita, con  la tua vita.
Giri per la Galilea senza protezioni o alleanze e fai vedere che Dio vive con te e unisce la sua 'mano destra' al tuo cuore e alla tua vita.
Quindi guarisci. Fai cose straordinarie e le fai nel modo più quieto e silenzioso ti sia possibile fare.
Sei libero, povero di cuore e di vita, mite, attento. Ma ti respingono. Chi detiene il potere religioso ha paura di te e della tua libertà. Quindi ti tendono trappole. Come in questo caso, quando ti fanno trovare un uomo con la mano paralizzata in sinagoga, dove vai a insegnare che Dio è amore. Per vedere sei guarisci in giorno di sabato. Tu li vedi, scribi e farisei sono trasparenti, e li affronti a viso aperto.
"Gesù conosceva i loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». 
Si alzò e si mise in mezzo. Poi Gesù disse: «Domando a voi: in giorno di sabato è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».
E guardandoli tutti disse all'uomo: «Tendi la tua mano!».
Egli lo fece e la sua mano fu guarita.".
Ti uccideranno, Gesù, perché hanno paura di te, e dell'amore che tu doni e diffondi. Ma questo verrà dopo. Ora c'è solo una domanda a cui loro non rispondono, ma a  cui dobbiamo rispondere noi, che ti seguiamo, che facciamo o vogliamo fare la tua vita, la tua strada.
«Domando a voi: in giorno di sabato è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».
Che cosa conta di più: la regola etica di culto e preghiera nata dalla tradizione di ascolto della parola di Dio o le necessità di agire nel mondo e nelle nostre vite per «fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla»?
Ciascuna e ciascuno di noi deve dare una risposta ogni giorno, spesso più volte al giorno, vedendo, accogliendo, toccando, assaggiando la salvezza di Dio che sei tu, Gesù di Nàzaret.
Aiutaci a essere libertà di amare, gioia di vivere, la tua forza di farti profumo, bevanda, fiore e cibo d'amore per donarti a noi. Aiutaci a essere te, miti e audaci nel felice, pericoloso, immenso silenzio d'amore che è Dio Padre Madre e, grazie a te, continua vittoria d'amore negli abissi delle nostre vite.
ciao r

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