La tua spada, Gesù, sta

nell'intimo delle nostre vite, le ferisce, le apre, le dona.
Su questo non c'è dubbio, Gesù. 
La tua spada è ben dentro le nostre vite e ciascuna di esse, dopo un poco di sofferenza e lotta, diventa il fodero perfetto della tua arma di pace e amore, la realtà vivente della perfetta custodia dell'amore Dio che sei tu, e che vince.
Ascoltiamo la tua vita, Gesù, per sceglierla e accoglierla come unico cibo che sfama e sola bevanda che disseta.
"Diceva ai suoi discepoli: «Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; sono venuto a portare non pace, ma spada. Sono infatti venuto a separare l’uomo da suo padre e la figlia da sua madre e la nuora da sua suocera; e nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà.Chi accoglie voi accoglie me, e chi accoglie me accoglie colui che mi ha mandato.
Chi accoglie un profeta perché è un profeta, avrà la ricompensa del profeta, e chi accoglie un giusto perché è un giusto, avrà la ricompensa del giusto.
Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Quando Gesù ebbe terminato di dare queste istruzioni ai suoi dodici discepoli, partì di là per insegnare e predicare nelle loro città.".
C'è da perdersi, qui dentro, Gesù. sono appena dieci versetti del tuo vangelo di Matteo, ma dentro mi sembra ci siano tutti i tesori dell'amore Dio che vive sempre, che è il presente di ogni vita e di ogni esistenza del multiverso dove siamo.
Bisogna sceglierti, Gesù, perché solo tu sei l'amore che vive, fa vivere, vince. Il tuo messaggio non è una dottrina, ma la tua vita che entra nelle nostre esistenze, ne fa parte, come la spada di Dio che raggiunge ogni nostra intimità e le apre alla salvezza dell'amore Dio.
«Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me; chi non prende la propria croce e non mi segue, non è degno di me. Chi avrà tenuto per sé la propria vita, la perderà, e chi avrà perduto la propria vita per causa mia, la troverà».
Ma questa scelta è fatta di quotidianità, di scelte di ogni giorno, dove farti vivere e dove farti essere nutrimento di ogni vita.
«Chi avrà dato da bere anche un solo bicchiere d’acqua fresca a uno di questi piccoli perché è un discepolo, in verità io vi dico: non perderà la sua ricompensa».
Aiutaci ad amare, Gesù, imparando da te che l'amore è fatto sopratutto di bicchieri d'acqua dati a chi ha sete, specie a chi è piccolo ed escluso. A chi è minore, amato e amata da te come l'amore preferito.
ciao r

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