Che cos'è "amare",

Gesù, nei percorsi e nelle vie indicate dalla tua vita.
Davanti a un brano come questo, Gesù mio, bisogna tacere e ascoltare in silenzio, facendoci nutrire da tutto questo amore che doni, ogni giorno, nella tua bella notizia che Dio è qui tra noi e il suo regno si manifesta nelle nostre vite.
Ma ascoltare significa, anche, vivere nelle felicità e nelle abbondanze delle parole e scelte che ci presenti e doni. 
Significa fare parte di te, con il nostro cuore che si apre al tuo vivere in Dio amore.
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».
Siamo consegnate e consegnati. Cioè siamo buon cibo per i lupi. In effetti non dobbiamo preoccuparci delle nostre vite: sono affidate a te e al tuo amore. Questo affidamento, questo essere tue e tuoi è la sola scelta che ci fa vivere.
Il "come" ciò avvenga è determinato dalle concrete realtà delle nostre esistenze immerse nell'odio e nella morte che prevalgono nell'umanità. Odio e morte che tu neghi, dimostrandone l'inconsistenza e la vanità.
«Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. [...]
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno.».
Il mondo è guerra, ma tu, Gesù di Nàzaret, Cristo e Figlio di Dio, parola e regno di Dio, neghi questo stato di guerra permanente che ci tormenta e ci affligge. A noi il compito di viverti, nonostante il mondo, nonostante tutto. Cioè negando il mondo come guerra, morte, oppressione, violenza.
«Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.».
Aiutaci ad amare, Gesù, rendici capaci di perseverare (fino alla fine!) nel fare delle nostre esistenze di carne e sangue case e abitazioni del tuo amore Dio. Così amaci e facci amare.
Ciao r

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