Amare, farsi utili, servire nel



rispetto, ascolto, coerenza: la semplice franchezza dell'amore bambino.
Gesù, accogliamo questo tuo vangelo di Matteo, nella festa liturgica di Giacomo di Zebedeo, tuo discepolo e amico, il primo insieme a Giovanni suo fratello.
C'è un punto che conta.
"Allora si avvicinò a Gesù la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».".
La tua contrapposizione è netta, ed è senza riserve.
«Voi sapete che i governanti delle nazioni dóminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così;».
In questa tua affermazione, Gesù, mancano del tutto, non ci sono modulazioni storiche e antropologiche di ogni genere, socio-culturale o etico-politico, passando per qualsiasi altro atteggiamento. In questa tua frase c'è solo una indicazione stringente della cosa per te decisiva circa il rapporto tra te e loro, tuo con i tuoi amici e discepoli.
«Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo,».
Giovanni, il fratello di Giacomo, lo scrive (Gv 15,12-17) magnificamente nel suo vangelo.
«Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi.[...] Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri.».
Solo per fare un esempio, Gesù mio, e così per farti una preghiera intensa, mi appello al discorso di ieri di Benjamin Netanyahu al Congresso degli Stati Uniti d'America. Non so chi sono le persone che hanno applaudito e, così, ignoro le loro ragioni socio-politiche, culturali, storiche e quant'altro. Ma il discorso di Netanyahu è un'affermazione di intenti di tipo nazionalsocialista, ed ha annunciato la "soluzione finale" per la presenza di popolazioni non ebraiche nella Terra santa.
Gesù, so che davanti a te queste persone hanno bestemmiato Dio, usando il suo nome come un idolo contro di te, Gesù di Nàzaret, messia e re di Israele, figlio di Dio, Parola e scelta d'amore di Dio verso e per gli esseri umani e tutte  le creature del multiverso dove viviamo.
Contro questa bestemmia, aiutaci ad amare, Gesù, per concepire la nostra vita "solo", cioè "unicamente" come servizio, e come un servizio da schiava, da schiavo.
Aiutaci ad amare nel modo in cui tu ci hai amato e ci ami: perdonando e aiutando ad allontanare il male dalle nostre vite, affidando a te chi è malvagio cieco e sordo, che fa il male dando infelicità e dolore a chiunque sia nel mirino delle sue armi. 
Ma da te sappiamo che solo amando si sconfigge il male, perché ne ne rivela il vuoto gelo. 
Rendici libere amanti, appassionate bellezze di esser schiave innamorate, proprio come te, Gesù.
ciao r

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