Tua madre,
Si compie, Gesù cuore e sposo, ogni esperienza d'amore, lì, proprio sotto la tua croce, appena fuori da Gerusalemme, in un anno incerto fra il 30 e il 33 del tempo umano e della Terra, calcolato secondo la tua nascita. Tutto si compie, lì. su quella croce, sotto e attorno al tuo trono di legno e amore. Ogni promessa e ogni desiderio d'amore di Dio Genitore, Padre Madre, Presente, Immenso, Amore. Così come ogni promessa e ogni desiderio d'amore di ogni essere umano, di ogni creatura a cui è stata data la vita, e la cerca del piacere d'amare. Tu sei appeso a questa croce e questa è la tua fine, ed è pure l'inizio della travolgente vittoria della presenza innamorata di Dio Potenze e Abissi umili e miti di ogni vivere amando, tra e dentro le povertà delle nostre vite.
C'è Maria di Nàzaret, che s'è offerta a Dio quando è stata scelta, preferita: nella sua libertà di donna e femmina umana è stata presa da Dio che l'ha resa sposa madre dell'Immenso.
"Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Dopo questo, Gesù, sapendo che ormai tutto era compiuto, affinché si compisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Vi era lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna, imbevuta di aceto, in cima a una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver preso l’aceto, Gesù disse: «È compiuto!». E, chinato il capo, consegnò lo spirito. Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all'uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua.".
Il punto, Gesù, è l'affidamento: ciò che è il senso stesso, semplice e pericoloso, della tua incarnazione. Questo tuo concepimento, questa tua gestazione e tua nascita, questa tua custodia, protezione e conforto, quella cooperazione e collaborazione alla tua vita di carne e sangue che è stata l'esistenza di Maria di Nàzaret, tua madre, e di Giuseppe di Nàzaret, tuo padre secondo il mondo.
Maria di Nàzaret, madre di Dio, inevitabilmente.
Aiutaci ad affidarci a te, Gesù. Totalmente. Passando attraverso ogni pena del mondo che ci compete. Tu sei con noi e non ci spezzeranno le gambe, ma ci apriranno il cuore, e ne uscirà sangue e acqua. Come a te, Gesù, e come a tua madre. Maria di Nàzaret, amante innamorata di Dio infinito presente amore.
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