L'abitazione di Dio amore immenso presente
Le leggo e le rileggo, Gesù, queste tue parole e, ancora e sempre, mi stupisco di ciò che dici e ci lasci.
E poi, non tu direttamente.
Tu, Gesù di Nàzaret, profeta potente in parole e opere, davanti a Dio e davanti a tutto il popolo di Israele; tu Gesù Messia e re di Israele ucciso in croce, la pena infamante del traditore e dell'assassino, dai romani su denuncia dei capi di Israele e dei sacerdoti del Tempio che ti hanno rifiutato come compimento dell'alleanza di Dio con il suo popolo; tu Gesù, figlio dell'uomo inviato da Dio, e che non hai giudicato, ma hai sempre dato vita e amore a chiunque ti cercasse come fonte inesauribile di vita e amore.
Tu, che sei questi misteriosi e ricchissimi campi di Dio dove la tua vita è stata seminata, Gesù, da te, e dai tuoi amici e amiche inesperte, come hanno saputo fare a maggior gloria dell'amore Dio, libero, che salva e ama. Tu che sei questi campi coltivati ad amore, dove si compie Dio, mistero immenso d'amore, sempre mischiando grano e zizzania, mostrando le innumerevoli e interminabili felicità dell'amore che libera.
Tu, Gesù di Nàzaret, Cristo, Vangelo, Parola, Figlio di Dio.
Messa della vigilia: Gv 7,37-39
"Nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesù, ritto in piedi, gridò: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva». Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui: infatti non vi era ancora lo Spirito, perché Gesù non era ancora stato glorificato.".
«Quando verrà il Paràclito, che io vi manderò dal Padre, lo Spirito della verità che procede dal Padre, egli darà testimonianza di me; e anche voi date testimonianza, perché siete con me fin dal principio.
Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Il tema di fondo, Gesù, ciò che dona armonia e ritmo a tutte le vite e le esistenze di tutto il multiverso di cui siamo parte, è la testimonianza che diamo e siamo nelle nostre carni e vite, minime e corte porzioni di realtà, bellezza, felicità, dolore, passioni e doni, ma riempite di te e della tua Testimonianza di Dio amore, verità che libera e fa diventare capaci di essere incessanti doni di libertà.
«Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva chi crede in me. Come dice la Scrittura: Dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva.».
Solo la testimonianza dell'amore libera e fa vivere.
Si tratta di una cosa che sappiamo benissimo nelle nostre vite tese all'amore e alle fatiche dell'amore, dove ci sforziamo sempre di far vedere come soltanto l'amore libera e ci rende umili e miti. Questo succede quando l'amore che viviamo viene donato a chiunque ne ha bisogno, e questo dono sappiamo farlo con la tua mitezza: «Se qualcuno ha sete, venga a me, e beva».
L'amore non è una ricchezza, una proprietà che fa reddito. L'amore e la fonte di acqua viva da cui sgorgano fiumi e mari. Oceani d'amore che non si possono chiudere e confinare, che sempre si disperdono, si fanno deserto arido, e ci mettono nella necessità di tornare da te per essere dissetati e saziati della presenza immensa di Dio nella tua vita, e perciò nelle nostre vite attraverso la tua vita. In tal modo pure noi possiamo saziare chi ci passa accanto e ha bisogno d'amore. Ecco, Gesù, solo da te impariamo che proprio l'amore che doniamo e perdiamo ci fa ricchi di te e delle tue felicità di amare: Dio, presente immenso amore.
Per questo la tua parola non smette mai di istruirci e farci capaci di portare ogni peso dell'amore. Perché l'amore si insegna solo amando. Così impariamo da te, che solo amandoci, solo amando la mia esclusiva e povera singolarità immersa in vite che mi accompagnano e mi nutrono, riesci a insegnarmi qualcosa dell'amore che vive e salva.
Per essere questo amore vivo dobbiamo credere in te, Gesù.
«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso.».
Il peso dell'amore lo si conosce solo amando, non raccontando l'amore vissuto da altre persone e/o personaggi.
Ecco, Gesù, solo quando ti conosciamo protagonista delle nostre carni e vite, nostro amante mite e umile, vigoroso e libero, solo quando siamo amati così impariamo a riconoscere tutta la interminata e interminabile vera bellezza del tuo amore che riempie e completa. Perché sei sempre incarnato nel corpo carne di Gesù di Nàzaret, figlio di Maria di Nàzaret. Ma ora sei reso glorioso, "perfetto" da ciò che hai patito, per fare trionfare l'amore in te, risorto e fatto re di ogni felicità e amore, ora sei seduto nel Trono di Dio, vivente d'amore, giustizia e perdono. Trono su cui fai sedere anche noi, che guadagniamo la risurrezione dal tuo amore trionfante.
Questa è la verità che lo Spirito ci sussurra, "con gemiti inesprimibili", in ogni momento delle nostre vite.
Solo l'amore salva, solo l'amore vive, solo l'amore è la realtà di cui siamo responsabili davanti a noi, agli altri esseri umani, alle creature con cui e di cui viviamo. Davanti a te, Gesù di Nàzaret, che ci insegni l'amore e ad amare, amandoci ogni giorno con tutta la libertà e la mite potenza di Dio immenso presente. Amen amen, Gesù.
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