Tuoi testimoni,

della tua resurrezione, la tua realtà di vita e amore.
Sei risorto, Gesù, nel trionfo della tua Signoria di vita, liberando l'amore oltre ogni morte. 
Tu vivi e l'amore vive con te, in te, per te. Sempre, nella intimità, nella potenza, nella libertà di Dio Amore.
Noi siamo qui e, semplicemente, testimoniamo proprio questo. 
Sei venuto tra noi per raccontarci Dio, Padre Madre Amore; per questo sei stato perseguitato e messo a morte, a una morte di croce, perché nel tuo racconto di Dio Padre Madre c'è spazio solo per amore e perdono; così ti sei fatto crocifiggere e in questo modo hai portato sulla tua croce le morti e le sofferenze di tutti coloro che hanno sofferto e soffrono gli inferni dei nostri mali di odio egoista: hai vinto la morte, Gesù, ogni morte, proprio perché hai rotto le mura dei nostri inferni di peccato e odio indifferente.
Tu sei la resurrezione, Gesù; noi la testimoniamo ogni giorno della nostra vita e, oggi, nella festa liturgica della tua Pasqua d'amore e vita.
Accogliamo questo tuo vangelo che narra la vita.
"Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; egli lo prese e lo mangiò davanti a loro. Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni.".
Ma che cos'è la tua resurrezione, Gesù?
Facciamo attenzione al tuo sorriso. La resurrezione non è un racconto storico. Nessuno sa "come", in quali modi 'del mondo', sei passato dalla morte alla vita, dopo aver spezzato gli inferi e riportato a Dio amore chi giaceva lì. 
Tu sei risorto proprio perché hai superato 'i modi del mondo'.
Tu hai vissuto la tua vita 'nel mondo', la tua incarnazione, nell'obbedienza completa, fiduciosa, innamorata all'azione di Dio in te e con te. Hai sempre scelto il punto di vista di Dio Padre, per come lo vivevi nella tua preghiera, ed esisteva nelle circostanze in cui ti veniva incontro nelle realtà che vivevi, e così ti chiedeva ascolto, obbedienza, perdono.
Ecco, per noi la tua resurrezione è molto più di un 'evento storico' ricostruibile dentro documentazioni oggettive.
La tua resurrezione è l'esperienza dell'amore che vive, vince, perdona. Fa nuove tutte le cose.
La tua resurrezione è l'esperienza di questo amore che dà la vita, che offre vita e amore a chi si trova in situazioni di morte, in inferni di morte e indifferenza. 
Tutte e tutti noi, ciascuna e ciascuno di noi (Gesù tu lo sai!), è testimone di esperienze d'amore che arrivano a salvare dalla morte e dall'indifferenza in cui spesso ci troviamo. Sono molte cose diverse, ma è sempre l'esperienza dell'amore che arriva e ti salva: un medico, trovato nelle casualità del sistema sanitario nazionale, che si occupa di te con generosità e competenza; una persona che ti toglie o ti allevia una difficoltà concreta in cui sei; la persona che ami e ti muore fra le braccia, donandoti per sempre tutto il suo amore; un prete cattolico che accoglie la tua vita e te la fa vedere sotto la luce di Dio; qualcuno che aiuti, nella sua preghiera, a usare e andare oltre le sue difficoltà fisiche e psichiche; chi è tolto da una vita di inferno e morte e messo in un presente dove l'amore è possibile; chi è riconosciuto nella sua dignità di essere umano che ama e può amare, anche quando si trova dentro stati di carcere dov'è facile perdere dignità; chi è senza casa e senza lavoro e ha bisogno di amicizia, solidarietà, cooperazione, non tanto di denaro; chi ha bisogno, nella sua malattia, di conforto e ascolto, non solo di medicinali e mani che aiutano. 
E così via.
Gesù, tu risorto non sei un fantasma.
«Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho.».
Tu sei la realtà concreta dell'amore che vive nelle nostre vite e le salva, una a una. Quella realtà che incontriamo ogni giorno, e che ogni giorno dona amore, vita, speranza. 
Siamo troppo abituati a guardare il male in azione e a pensare che vince. Ma non è così, Gesù. Tu sei risorto e hai vinto la morte e il male. Definitivamente. 
Allora, preghiamo e facciamo amore concretamente, vivendo l'amore possibile in ogni circostanza della vita. Per esempio, se preghiamo per la pace nei territori dove c'è guerra. Tu lo chiedi. Ma pregare per la pace significa sostenere chi fa azioni per la pace. Sempre a ogni costo, rischiando la vita, la detenzione, la morte, la solitudine. Pregare per la pace, allora, significa sostenere queste persone, conoscerle, vedere ciò che fanno, aiutarle in queste esperienze d'amore, fino a produrre e creare, dentro le nostre vite, ogni possibilità concreta dell'amore donato. Tu sei risorto, Gesù, e noi dobbiamo risorgere con te ogni volta che ci viene chiesto di farlo, ogni volta che possiamo dare amore e vita, senza mai chiedere contraccambio, senza mai giudicare chi fa amore. 
Perché questa continua e incessante produzione e fioritura d'amore è la comunione con te, Gesù di Nàzaret, Cristo e re, Figlio di Dio e figlio dell'uomo, sposo e amico. Questa è la tua chiesa che costruiamo ogni giorno insieme a te, grazie a te. Gesù, sposo, maestro, Signore, sei l'amore che vive e vince perché sei Dio amore che si dona nelle nostre carni.
ciao r

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