La sfida dell'amore è
Questa è la vera sfida di senso e di verità che ci poni davanti: l'amore che tu offri, cioè Dio Padre Madre da cui vieni e a cui torni, portandoci con te, non si esaurisce nelle realtà del mondo, ma ha la sua origine e il suo continuo rinnovamento in te, Gesù, proprio in te che vivi e ami con tutto te stesso. Ascoltiamo la tua parola di vita, che ci sfida a vivere e amare.
"Allora i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?».
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
Il punto, Gesù, è sempre lo stesso.
Ma questa roba di mangiare la tua carne e di bere il tuo sangue, per nutrirci di te, è metafora dell'amore, inteso come sentimenti e desideri che non vogliono essere fermati nei loro "farsi amore" e, quindi, debbono vivere l'altra persona amata, fino a nutrirsi a vicenda una dell'altra? Oppure sono una indicazione di tipo realista, perché solo così ci fai vedere e ci indichi com'è intenso, forte, continuo il rapporto tra te e il Padre che ti ha mandato e come dev'essere altrettanto forte e intenso - cioè carnale, immediato, continuo - il rapporto tra noi è te?
Credo siano entrambe le cose, ma non lo so. Invece sono sicuro che ogni giorno della mia vita cerco di mangiarti e berti, e non solo quando vado a una eucaristia, più o meno vicino a casa mia, ma anche (come ora!) quando spezzo il pane delle tue e delle mie parole e ti offro la mia vita, la mia carne e il mio sangue. Cibo e bevanda indegni di te, Signore, e della grandezza del tuo amore, ma che tu, Gesù, misteriosamente desideri. Tu sei benedetto, Gesù, perché ci ami e, così, ci insegni ad amare. Amen amen.
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