Gesù, vivi e ami,

sei vita e amore per ciascuna e ciascuno di noi, come per ogni creatura dei multiversi esistenti.
Gesù, sei vivo.
Hai vinto il male e la morte, per tutti noi, per ciascuna e ciascuno di noi, per ogni creatura di tutto l'esistente, di tutta l'immensa grandezza di esistere che è orizzonte e casa della tua umilissima vittoria nell'amare.
La tua resurrezione compie e rende visibile, comprensibile, il tuo grido di dolore sulla croce, quello che nel vangelo di Giovanni diventa la tua semplice poesia bella: «È compiuto». Così il disegno, la speranza, la trama, l'ordito d'amore che Dio altissimo e immenso ha concepito in te, con Maria di Nàzaret, è finalmente realizzato. 
Tu ci hai mostrato... 
No! Ora, Gesù, tu mostri, fai vedere in ogni giorno delle nostre vite in te e con te, il fatto che dopo di te, dopo la tua incarnazione, dopo la tua vita come parola di Dio, dopo la tua Passione e morte come messia e re di Israele, e come Figlio di Dio, ora sei risorto e il male nulla può contro l'amore. La tua resurrezione con la tua croce lo ha dissolto.
Certo, ancora infligge sofferenze, rapine, stupri, dolori e sbandamenti, in queste realtà che viviamo, ma non toglie la vita, non ci può levare dalla vita. Nella tua resurrezione la vita è Dio, Dio altissimo e immenso, Padre Madre, che crea, realizza, dona, difende, esprime, fa vivere le innumerevoli bellezze che chiamiamo 'vita'.
Ciò che solo Dio conosce e sempre produce e partorisce nelle realtà stupende, nelle diverse meraviglie semplici che ci regala in te, per te, con te, Gesù, sposo Signore.
Ascoltiamo i due vangeli che ci danno, oggi 30 marzo 2024, la notizia della tua resurrezione; quelli che la preghiera della Chiesa ci trasmette per riprendere e iniziare a seguirti nella tua scelta di amare con mitezza, umiltà, obbedienza, felicità sincera e affilata.
Andiamo alla tua tomba, Gesù, per scoprire e vedere che non c'è tomba per contenere l'amore Dio che vive.
"Passato il sabato, Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e Salome comprarono oli aromatici per andare a ungerlo. Di buon mattino, il primo giorno della settimana, vennero al sepolcro al levare del sole. Dicevano tra loro: «Chi ci farà rotolare via la pietra dall'ingresso del sepolcro?». Alzando lo sguardo, osservarono che la pietra era già stata fatta rotolare, benché fosse molto grande. Entrate nel sepolcro, videro un giovane, seduto sulla destra, vestito d'una veste bianca, ed ebbero paura. Ma egli disse loro: «Non abbiate paura! Voi cercate Gesù Nazareno, il crocifisso. È risorto, non è qui. Ecco il luogo dove l'avevano posto. Ma andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro: «Egli vi precede in Galilea. Là lo vedrete, come vi ha detto».".
"Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall'altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all'altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l'altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario - che era stato sul suo capo - non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l'altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.".
La sorpresa.
All'inizio c'è la sorpresa, incredula.
Nessuno risorge dai morti. Neanche tu, che eri così bello e così vivo, ricco d'amore nelle vite e vicende di chi ti ha conosciuto ed è vissuto con te, insieme a te.
Ti hanno ucciso.
Alcuni minimi, crudeli potenti del tuo tempo, vissuto nella Terra del Santo, ti hanno ucciso e i tuoi amici e le tue amiche possono solo onorare la tua carne fatta cadavere.
Possono pensare di diffondere il tuo nome, certo, la tua Parola così bella. Ma devono farlo senza te, rischiando, come te e più di te, la loro vita e ogni altra cosa sia loro.
Non ci credono. Tre giorni dopo la tua morte, non ci credono e stanno chiusi in casa.
Le donne vanno alla tua tomba, il giorno dopo il sabato. Le donne sono più disprezzate, contano di meno, sono loro che si occupano dei morti. Le donne ti ricordano come chi le ha amate oltre se stesso, e le ha liberate, le donne vanno a trovarti nella tomba, per profumarti e piangerti, per raccontare al tuo cadavere il loro feroce e terribile dolore.
Ma tu non ci sei.
La tua resurrezione, Gesù, è questa tomba vuota. 
È questo cadavere assente. È questa mancanza della prova che ti sei incarnato e sei vissuto tra noi. Se non c'è il corpo morto, non c'è neppure, Gesù. Tu non ci sei.
La tua resurrezione è, innanzitutto, questa distanza che prendi dal mondo, perché il mondo (cioè la nostra scelta di esseri umani di fare il male, ovvero di far esistere ciò che non esiste) scompare, si dissolve, rivela il suo nulla, davanti alla lontananza e all'abisso che è il tuo sguardo innamorato di risorto alla vita dopo essere andato a distruggere l'inferno, e togliere ogni falsa origine al male. 
Con la tua resurrezione, Gesù, sei tu che vivi, il più amato, che ami così chi ti ama in questo modo: Dio Padre Madre Immenso Presente che fa l'amore con te in ogni frammento e briciola dell'infinita, minima, indescrivibile realtà di tutto ciò che noi chiamiamo 'Dio', l'amore che vive e fa vivere.
La resurrezione è questo amore che siete, tra voi e con gli esseri umani che scelgono l'obbedienza mite alla libertà donata da te/voi a ogni piccolo momento dei nostri vivere. 
La tua resurrezione è la sola giustizia che esiste, quella fatta da chi è innocente verso chi sceglie di essere morto.
La tua resurrezione toglie l'inganno del potere di morte a chi uccide per levare l'Innocenza a Dio e fare dio di tutti gli idoli sanguinari, ciechi, sordi, muti, imbecilli che abitano il suo cadavere, che sembra vivere nelle forme dell'egoismo ed esiste perché si nutre della sua stessa putrefazione: ciò che uccide chi è vivo e troppo spesso è inerme, indifeso davanti a questo morto inganno che genera crudeltà.
La tua Innocenza risorge ed è vita, stupita e distante dal male che ti hanno fatto. La tua resurrezione riduce a nulla la micrognosa, idiota scelta di morte di chi ti ha ucciso.
Fa vedere le microbe potenze che sembrano gestire il mondo, per le illusioni e falsità che sono, sanguinarie e inutili.
La tua resurrezione avvisa le persone che stanno nell'inganno bugiardo di "fare il male" che il disegno di Dio "è compiuto", loro sono finiti, il male non esiste. E loro con esso.
Persone come Vladimir Putin, sanguinario tiranno russo, che tu ami prima di questo suo decidere di essere morte per chi lui vuole; persone come Benjamin Netanhyau, ebreo nazista israeliano, che tu ami prima e contro il suo decidere di essere un crudele genocida; persone come ciascuno di quei vescovi e preti della Chiesa cattolica romana che hanno scelto e imposto a persone che da loro dipendevano, la seduzione violenta e il sesso fatto a rapina, furto, inganno: cinica distruzione dei bellissimi desideri di sorrisi, carezze, piaceri  reciproci delle nostre carni, dono di sé, libertà di amarsi ed amare, da fare sempre nuova, ogni volta; persone come Donald Trump, che ha vissuto derubando chiunque poteva essere derubato, ingannando chiunque volesse essere ingannato, rapinando e saccheggiando ovunque fosse facile farlo. ladro truffatore, bugiardo, che vuol mettere la sua morta esistenza al centro dei poteri politici mondiali.
Persone come me, Gesù sposo, quando non ascolto il grido d'amore, sparso da te, seduto e inchiodato sul trono d'amore della tua croce, sopra i poveri e i deboli del mondo: «Dio mio Dio mio perché mi hai abbandonato?»; perché se non lo ascolto non provvedo a loro, per ciò che so fare, a quelle persone piccole e ferite che mi chiedono consolazione e aiuto come se io fossi Te, Gesù, mio sposo, Signore, Dio. E davvero lo sono, se ascolto il tuo grido, perché tu vuoi che agisca con te che abiti la mia carne e vivi la mia vita. Perché tu mi hai vinto amandomi, e sei risorto in me. 
Aiutaci a farti risorgere, Gesù, per farti abitare, come sposo e amante bellissimo e umile, le nostre vite, povere di bellezza e amore. Aiutaci a farci essere il tuo amore che vive in noi. Nella Terra e nei cieli che sono il santo Nome di Dio.
ciao r

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