Mai scandalizzarsi

dell'amore, è la realtà importante nelle nostre vite.
Tu ce lo dici, e lo raccomandi con ogni scelta della tua vita. Così i tuoi vangeli parlano della tua vita come esemplare, "via, verità e vita" da seguire con amore, umiltà ed entusiasmo, e non di una dottrina etica o filosofica o giuridica da seguire con disciplina, cui obbedire. Quindi da comandare. Non bisogna scandalizzarsi di te. Allora ascoltiamo chi si scandalizza e accogliamo la tua vita con cuore aperto.
"Gesù partì di là e venne nella sua patria e i suoi discepoli lo seguirono. Giunto il sabato, si mise a insegnare nella sinagoga. E molti, ascoltando, rimanevano stupiti e dicevano: «Da dove gli vengono queste cose? E che sapienza è quella che gli è stata data? E i prodigi come quelli compiuti dalle sue mani? Non è costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle, non stanno qui da noi?». Ed era per loro motivo di scandalo. Ma Gesù disse loro: «Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua». E lì non poteva compiere nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi malati e li guarì. E si meravigliava della loro incredulità. Gesù percorreva i villaggi d’intorno, insegnando.".
Nàzaret ti rifiuta. Il villaggio che ti ha visto bambino e adulto, uno di loro, forse pure uno che è qualcosa di meno di loro, questo villaggio che vive con la tua famiglia, ti rifiuta. Perché? 
Mi sembra importante, Gesù, chiederselo, anche per capire e vivere la risposta che tu dai, e che è diventata proverbiale.
«Un profeta non è disprezzato se non nella sua patria, tra i suoi parenti e in casa sua».
La familiarità c'entra. Ti hanno vissuto in modo diverso dal profeta, parola e dito di Dio tra di noi. Sei un guaritore eccezionale, perché chiedi fiducia e guarisci subito, solo sulla parola, tua e di chi è nelle difficoltà di un male che opprime. Ciò che tu sei ora non torna con quello che eri e che, secondo loro, sei ancora. Ma non basta. C'è di più.
C'è l'amore.
C'è difficoltà a dare e ricevere amore, così, gratuitamente, senza prezzi, nella libertà di amare. L'amore costa, si paga, deve essere controllato. L'amore è pericoloso e tu sei molto pericoloso, visto che vai in giro a donare amore e a farlo, con chiunque si mostri disposto ad amare e a fare l'amore, per qualsiasi ragione si faccia coinvolgere dal tuo amarci, dalla tua offerta di Dio amore. Per incontrarti e amarti bisogna sapere nella propria vita di aver bisogno di amare, di vivere nelle sofferenze e nelle fatiche dell'amore ferito e del nostro bisogno urgente di amare. Quindi essere felici del tuo dono d'amore, proprio della realtà che il tuo amore ci risana, ci salva dal male e ci rende capaci di amare. 
Così scegliendo te e la tua vita dentro le nostre, seguendo te che ami e amando come hai fatto e fai tu.
Aiutaci ad amare, Gesù, a fare l'amore con te e come te, finché anche la nostra esistenza diventa dono e cura di Dio immenso amore presente a sofferenze e dolori della vita, proprio come te.
ciao r

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