La libertà di amare

è (anche?) non pretendere risposta ai doni dell'amore.
Gesù, non finiremo mai di esplorare questi versetti di Marco, dove tu descrivi la tua funzione, il ciò che sei venuto a fare qui tra noi come figlio di Dio, il più amato. Tu che sei la parola di Dio e il suo regno che si fanno vicini, che sono vicini. Ascoltiamo la tua voce e la tua vita che ci amano con questa bellissima notizia che sei e ci doni.
"Gesù cominciò di nuovo a insegnare lungo il mare. Si riunì attorno a lui una folla enorme, tanto che egli, salito su una barca, si mise a sedere stando in mare, mentre tutta la folla era a terra lungo la riva. Insegnava loro molte cose con parabole e diceva loro nel suo insegnamento: «Ascoltate. Ecco, il seminatore uscì a seminare. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada; vennero gli uccelli e la mangiarono. Un’altra parte cadde sul terreno sassoso, dove non c’era molta terra; e subito germogliò perché il terreno non era profondo, ma quando spuntò il sole, fu bruciata e, non avendo radici, seccò. Un’altra parte cadde tra i rovi, e i rovi crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno». E diceva: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». Quando poi furono da soli, quelli che erano intorno a lui insieme ai Dodici lo interrogavano sulle parabole. Ed egli diceva loro: «A voi è stato dato il mistero del regno di Dio; per quelli che sono fuori invece tutto avviene in parabole, affinché guardino, sì, ma non vedano, ascoltino, sì, ma non comprendano, perché non si convertano e venga loro perdonato». E disse loro: «Non capite questa parabola, e come potrete comprendere tutte le parabole? Il seminatore semina la Parola. Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la Parola, ma, quando l’ascoltano, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Quelli seminati sul terreno sassoso sono coloro che, quando ascoltano la Parola, subito l’accolgono con gioia, ma non hanno radice in se stessi, sono incostanti e quindi, al sopraggiungere di qualche tribolazione o persecuzione a causa della Parola, subito vengono meno. Altri sono quelli seminati tra i rovi: questi sono coloro che hanno ascoltato la Parola, ma sopraggiungono le preoccupazioni del mondo e la seduzione della ricchezza e tutte le altre passioni, soffocano la Parola e questa rimane senza frutto. Altri ancora sono quelli seminati sul terreno buono: sono coloro che ascoltano la Parola, l’accolgono e portano frutto: il trenta, il sessanta, il cento per uno».".
Non c'è solo indifferenza a dove cade il seme, in questo tuo racconto. Anzi, forse non c'è proprio alcuna indifferenza. Per te, Gesù, ogni cosa, ogni reazione nell'amore fa differenza. Arrivi a farti mettere in croce, per avere reazioni di accoglienza alla tua parola di amore. Però qualcosa di importante la dici: ciò che metti in luce è che là dove cade il seme è quello che fa differenza per noi, sopratutto per noi. Infatti tu dalla tua semina ottieni, comunque, risultati notevoli. C'è sempre un terreno buono dove produrre molto e bene. Ma noi non siamo solo terreno buono.
«Altre parti caddero sul terreno buono e diedero frutto: spuntarono, crebbero e resero il trenta, il sessanta, il cento per uno».
Amare è libertà, ma questa libertà ci deve fare accoglienti all'offerta d'amore che tu ci fai. In questa accoglienza consapevole dobbiamo renderci conto che ci sono parti della nostra vita dove arrivi, comunque, perché tu vuoi così, come il seme del seminatore, ma dove ti rifiutiamo e lasciamo che questo tuo seme muoia o ci venga rubato. Tu sei solo amore, Gesù, noi, invece, siamo amore solo in parte, solo a pezzi, solo in alcuni settori delle nostre vite.
Allora la nostra preghiera con te, ascoltando la tua voce in questa parabola, è di farci essere capaci di far fruttare il tuo sempre sempre, nelle nostre vite, anche là dove ci sembra ci sia solo aridità e gelo. Aiutaci ad accogliere il tuo amore e a donarlo, con la stessa generosità con cui tu ce lo doni.
ciao r

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