Anche

noi, Signore Gesù, siamo figli e figlie dell'amore Dio.
Nonostante i nostri mali e il peccato che ci opprime. Zaccheo, in questo senso, è emblematico. Non solo e non tanto perché è ricco, ma sopratutto perché è capo dei pubblicani e non doveva essere particolarmente simpatico. Ma tu guardi il cuore, e la sua necessità di amare ed essere amato. Da questi nostri cuori affamati d'amore tu trai e prendi i tuoi miracoli più belli, quelli che trasformano le nostre vite e le fanno come la tua.
Ascoltiamo la tua vita, accogliamola.
"Gesù entrò nella città di Gèrico e la stava attraversando, quand'ecco un uomo, di nome Zacchèo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere chi era Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, perché era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per riuscire a vederlo, salì su un sicomòro, perché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». Scese in fretta e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «È entrato in casa di un peccatore!». Ma Zacchèo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi per questa casa è venuta la salvezza, perché anch’egli è figlio di Abramo. Il Figlio dell’uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto».".
Tu non lo vedi, probabilmente, come lui non vede te. È troppo piccolo di statura. Ma ne senti l'ansia e, infine, lo guardi appollaiato su quel sicomòro. Ti basta. Lo scegli e lo provochi, con un solo grande gesto d'amore. Quel gesto d'amore che Zaccheo capisce e sceglie subito, con prontezza.
«Zacchèo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua».
Zaccheo a questo punto è felice, conosce in te e con te la gioia di amare e, quindi, risponde alla tua ricerca d'amore in lui, dividendo la sua vita coi poveri e iniziando a restaurare giustizia nei suoi rapporti, per ora solo quelli economici, con chi è povero e con gli altri.
«Ecco, Signore, io do la metà di ciò che possiedo ai poveri e, se ho rubato a qualcuno, restituisco quattro volte tanto».
Tu sei qui tra noi, Gesù, per donare amore a chi è affamato e assetato d'amore. Decidendo, ogni volta, che il tuo è un dono pieno, completo, senza esitazioni. Tu sei qui tra noi per insegnarci a fare altrettanto, affinché pure noi, con ogni Zaccheo della nostra vita, siamo in grado di fare 'quel' gesto d'amore che colpisce il cuore dell'altra persona e lo apre all'amore.
Aiutaci ad amare, Gesù, perché tutte e tutti nasciamo da Dio e apparteniamo al suo amore che moltiplica la vita e la fa bella. Aiutaci a essere amore.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

Belle forme dei corpi,

tu, Gesù di Nàzaret: Dio scandalo,

La scelta facile