I tuoi messaggi

e la tua conoscenza di me, sono meravigliosi.
«Come mi conosci?».
Gesù, in realtà, e tu lo sai, ho smesso di chiedermi come accade che tu mi conosci così bene. Ora, per me, è un dato di fatto, una delle cose normali che accadono nel mondo: agisco, faccio, spesso anche cose cattive e in modo confuso, egoista. Ma tu sei sempre lì ad aspettarmi, pieno d'amore, cioè capace e abile a darmi insieme conforto, confronto, controllo e proprio nella tua scelta di amarmi così come sono. Di dare la tua pienezza alla mia povertà. Bene così, molto bene, allora. 
Ma che c'entra questo con "gli angeli", le "schiere" che per innumeri miriadi circondano Dio Padre Madre per servire al suo trono, al suo agire potente, e farlo con gioia e timore? 
C'entra, mi pare. 
Ascoltiamo la tua voce d'amore che ci parla attraverso Giovanni, l'evangelista, il tuo discepolo più amato.
"Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi». Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo».".
Eppure lo sappiamo da sempre, in qualche modo. Così lo canta, in modo stupendo, il salmo 139.
"Signore, tu mi scruti e mi conosci, / tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, / intendi da lontano i miei pensieri, / osservi il mio cammino e il mio riposo, / ti sono note tutte le mie vie.".
Ci chiediamo chi o cosa sono 'i tuoi angeli'. Ma è una domanda inutile. I tuoi angeli sono la forma vivente che la tua Presenza immensa assume per noi, nelle nostre vite che cercano amore. Queste nostre vite hanno solo da te, Dio potenza e pienezza di vita, l'amore pieno e completo, quell'amore che sfama, disseta, nutre di gioia, piacere e felicità. Solo da te, Gesù di Nàzaret, che hai vissuto, hai sofferto, sei morto per noi, sei risorto per l'amore Dio e ora siedi sul trono dell'amore pieno, da dove ti prendi cura di ciascuna e ciascuno di noi. Ecco, questo prenderti cura di me, nelle mie povertà singolari e concrete, per me questo sono i tuoi angeli, questo è il tuo angelo Raffaele che (e lo so da quando ero bambino!) mi assiste, mi difende, mi consiglia. Presenza che mi porta sempre a te e per la quale ti ringrazio.
Ma, in questo senso, siamo tutte e tutti "tuoi angeli". Infatti 'angelo' è il messaggio dell'amore Dio, del tuo amore, che io ricevo nella mia vita, quel singolo 'messaggio' d'amore che ho ricevuto da te, quel giorno a quell'ora, in quella situazione. Spesso, o sempre, attraverso un'altra persona umana che ha attraversato la mia vita, che mi ha amato, pure solo per un istante dei nostri spazi e tempi.
Sembra poco, nel mondo è poco, ma quell'istante d'amore piccolo e spezzato è stato raccolto dal tuo amore; ora è un angelo che vive il tuo amore e la tua vita.
Facci angeli di Dio, Gesù, messaggi del suo amore che vive e ci nutre di vita che ama.
ciao r

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