Decidere,
significa scegliere di amare, cioè accogliere la relazione.
Il rifiuto di amare è sempre ipocrita. Tu, Gesù, lo sottolinei sempre con durezza, senza cercarne ragioni, limitandoti a constatarlo. Per questo bisogna ascoltarti sempre con "timore e tremore", perché ogni tua parola ci riguarda, mi riguarda, intimamente e direttamente. Siamo anche noi, sono anch'io, Gesù, «la gente di questa generazione».
Ascoltiamo e accogliamo tutta la realtà di Dio che si dona in pieno nella tua vita di carne e sangue, amico e sposo Gesù, donata a noi con mitezza.
«A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, / abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”.
È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli».
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