Se,
Se.
Perché si tratta sempre di scelte. Se vogliamo amare, se desideriamo conoscere l'amore, se vogliamo fare amore nelle nostre vite e nelle nostre carni a chi dobbiamo rivolgerci? che cosa dobbiamo cercare? La 'vita eterna' è quella dedicata ad amare e noi la intralciamo e ostacoliamo con le nostre idolatrie, confondendo il nome di Dio con i nomi dei nostri idoli, nello stesso momento falsi, muti e bugiardi.
«Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti».
Solo Dio è buono, così amore e vita è solo rispettare, cioè vivere i comandamenti che ci ha insegnato e di cui ci dai una sintesi potente e bellissima. Ma c'è di più, si può fare di più, si può amare come tu, Gesù di Nàzaret, ci ami e fai vedere che si può amare. Si può essere perfetti. Ascoltiamo la tua voce di vita, Gesù, che ci canta la canzone dell'amore.
"Ed ecco, un tale si avvicinò e gli disse: «Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?». Gli rispose: «Perché mi interroghi su ciò che è buono? Buono è uno solo. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Gli chiese: «Quali?». Gesù rispose: «Non ucciderai, non commetterai adulterio, non ruberai, non testimonierai il falso, onora il padre e la madre e amerai il prossimo tuo come te stesso». Il giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate; che altro mi manca?». Gli disse Gesù: «Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!». Udita questa parola, il giovane se ne andò, triste; possedeva infatti molte ricchezze.".
La scelta che ci proponi, Gesù, è semplice.
Bisogna scegliere Dio fino in fondo, completamente, nella carne e nella vita di suo Figlio, l'amato, il diletto: tu, Gesù di Nàzaret. Ma sei ben poco, in Israele del tuo tempo, sei chi ha nulla o ben poco. Hai amiche e amici, e tra loro c'è chi ti segue e fa la tua vita insieme a te; ma tu non hai cuscino dove riposare e non sai se e cosa mangerai a cena, dopo che hai mangiato a pranzo. Hai rinunciato alla tua vita per dare Dio, pienezza d'amore, a ciascuna e ciascuno di noi che ti incontrano e ti amano. Ma per amarti e farsi amare da te, Gesù, bisogna accogliere la regola di Dio: tenere per sé l'amore e lasciare il resto al mondo, dando ciò che non serve all'amore a chi ha nulla, o ben poco nella vita e dalla vita.
Per amare serve solo Dio e ciò che vorrà dare ogni giorno della vita. Per amare devi rifugiarti in Dio e lasciare il suo amore presente a occuparsi di te, della tua vita.
«Se vuoi essere perfetto, va’, vendi quello che possiedi, dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo; e vieni! Seguimi!».
'I poveri' sono chi ha nulla, è nulla. Sono i diseredati dall'eredità di quel mondo che Dio ha dato a tutte e tutti, ma che solo qualcuno prende di più. Allora, 'dare i propri beni ai poveri' significa far rientrare nell'eredità di Dio, il mondo e le sue bellezze, proprio chi ne è stato cacciato per il caos e la violenza che dominano i rapporti umani governati dalle nostre idolatrie.
Aiutaci, Gesù, ad amare e farci amare, a vivere il tuo amore nella sola realtà che resta e vive: l'amore Dio incarnato e vivente, che ci sceglie, una a uno, e ci salva nella sua gioia di amare.
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