Capire l'amore?

Capire Dio, altissimo amore? Oppure capire noi che desideriamo amare?
Parola difficile, Gesù, e tu lo sai. Infatti sono duemila anni che ci discutiamo e ci litighiamo sopra, senza metterci d'accordo.
Allora posso cercare di fare silenzio per accogliere la tua voce, perché essa risuoni nel mio cuore e, così, mi faccia ospitare e aver cura di ogni amore che incontro, con cui entro in rapporto. Perché abbiamo bisogno di amare ed essere amate, amati.
"Allora si avvicinarono a Gesù alcuni farisei per metterlo alla prova e gli chiesero: «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?».
Egli rispose: «Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
Gli domandarono: «Perché allora Mosè ha ordinato di darle l’atto di ripudio e di ripudiarla?». Rispose loro: «Per la durezza del vostro cuore Mosè vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli; all'inizio però non fu così. Ma io vi dico: chiunque ripudia la propria moglie, se non in caso di unione illegittima, e ne sposa un’altra, commette adulterio». 
Gli dissero i suoi discepoli: «Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi». 
Egli rispose loro: «Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».".
Ti richiami a Genesi 1 e 2 e la citi, mischiando i due episodi della creazione dell'essere umano, come un unico testo. La domanda dei farisei è anche per controllare quanto sai della Legge, se controlli la sapienza di Israele su un tema così decisivo come i rapporti donna e uomo e la riproduzione della specie, fare figlie e figli.
La tua risposta è diventata per noi una formula liturgica, perché è parte costitutiva del matrimonio, almeno quello della Chiesa cattolica romana. La domanda è semplice, ma ambigua. Infatti ti chiede se «È lecito a un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Semplice, perché è chiaro che domanda la liceità delle decisioni di separazione nel matrimonio, ambigua perché pone questa decisione solo in mano maschile. La donna può essere presa e quindi ripudiata, se vengono a mancare le condizioni per cui era stata presa. Ti chiedono la validità per te, Gesù, del ripudio previsto in Mosè. La tua risposta è netta, facile da capire.
«Non avete letto che il Creatore da principio li fece maschio e femmina e disse: “Per questo l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne”? Così non sono più due, ma una sola carne. Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto».
L'uomo non sceglie una donna qualsiasi, quella che gli conviene di più in quel momento, ma la trova davanti a sé, e non come una donna tra le altre, ma proprio come «sua moglie», quella che Dio ha scelto per lui e gli mette davanti; la donna particolare, l'unica per cui «l’uomo lascerà il padre e la madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una sola carne».
Ciò che non possiamo separare perché è stato scelto, deciso e unito proprio da Dio. 
Quello che metti in gioco qui dentro, Gesù, è molto più del semplice divorzio. Si tratta proprio della stessa realtà dei rapporti umani e di collaborazione e amore tra femmine e maschi umani, obbedendo ai desideri di Dio di vederti vincere, di vedere il suo amore (cioè tu, Gesù!) vincere tra noi solo per amore, solo con amore.
La risposta dei tuoi discepoli maschi (delle tue discepole femmine non si sa, non sono riportate da nessuno) è netta, senza ambiguità.
«Se questa è la situazione dell’uomo rispetto alla donna, non conviene sposarsi».
La tua risposta a questa obiezione è ciò che non capisco, e quindi è ciò che affido al tuo amore immenso e presente.
«Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso. Infatti vi sono eunuchi che sono nati così dal grembo della madre, e ve ne sono altri che sono stati resi tali dagli uomini, e ve ne sono altri ancora che si sono resi tali per il regno dei cieli. Chi può capire, capisca».
Parli solo ai maschi, cioè a chi può essere eunuco, privo di virilità. Precisi che ciò dici è difficile da capire, e però inviti a capire, incoraggi e chiedi aiuto «Chi può capire, capisca».
Tuttavia non sciogli i nodi che possono esserci, e ne vedo tanti.
Di certo stai dicendo che non c'è solo l'amore coniugale, quello che Dio decide e non dobbiamo separare. Ci sono molte altre forme d'amore, «per il regno dei cieli» e bisogna capirle e amarle. Anche nella durezza di ciò che si propongono e fanno.
Allora, Gesù, facci accettare la pienezza dell'amore che mai conclude, mai si compie, accresci la nostra capacità di scegliere il rinnovarsi di forme ed esperienze dell'amore tra noi, la prima azione femminile dello Spirito santo nel fare il regno. Aiutaci ad amare.
ciao r

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