L'ascolto

fatto con tutta la vita, non solo con la mente e l'anima.
Ci sei tu, Gesù, e la tua presenza tra noi è decisiva. C'è davvero 'un prima e dopo di te', ma che è molto più profondo e decisivo di quello stabilito nelle nostre storie umane con l'uso dell'uso della forza, dalle nostre violenze.
Il vero 'prima e dopo di te' riguarda la possibilità e la capacità di amare, di vedere affermarsi e vincere quella realtà dell'amore che Matteo chiama 'regno dei cieli' e che tu porti avanti con tutta la tua vita. Questa è la beatitudine che sottolinei per le tue amiche e i tuoi amici che si fanno tue discepole e discepoli, e quindi per noi che veniamo da te dietro a loro a grazie a loro.
«Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano».
Ascoltiamo le tue parole d'amore con la realtà della nostra vita coinvolta in te e con te.
"I discepoli si avvicinarono a Gesù e gli dissero: «Perché a loro parli con parabole?». Egli rispose loro: «Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha. Per questo a loro parlo con parabole: perché guardando non vedono, udendo non ascoltano e non comprendono.
Così si compie per loro la profezia di Isaìa che dice:
Udrete, sì, ma non comprenderete,
guarderete, sì, ma non vedrete.
Perché il cuore di questo popolo è diventato insensibile,
sono diventati duri di orecchi
e hanno chiuso gli occhi,
perché non vedano con gli occhi,
non ascoltino con gli orecchi
e non comprendano con il cuore
e non si convertano e io li guarisca!”.
Beati invece i vostri occhi perché vedono e i vostri orecchi perché ascoltano. In verità io vi dico: molti profeti e molti giusti hanno desiderato vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono!».".
Viverti è l'esperienza unica di scoprire la nostra vita dedicata all'amore, e non per merito nostro, ma perché ci ami e siamo salvate e salvati da questo tuo amore che protegge mentre dà gioia e felicità. Perché questo accada non bastano cuore e mente, occorre coinvolgere anche le nostre carni, tutta le nostre esistenze reali di desideri e relazioni che si orientano a te negli orecchi che ascoltano, negli occhi che vedono e nei cuori e nelle mani che cantano la felicità del tuo amore incontrato. Senza più durezza di cuore e mente, perché le nostre vite di carne sangue ormai sono coinvolte con te e in te. Per questo parli in parabole: per ascoltare e vedere la tua parola come va ascoltata e vista, cioè vissuta ogni giorno con l'apertura a te e alla tua presenza di tutto ciò che siamo, nelle realtà di vita e amore che viviamo.
Perché solo così si fa il regno dei cieli tra noi.
«Perché a voi è dato conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non è dato. Infatti a colui che ha, verrà dato e sarà nell'abbondanza; ma a colui che non ha, sarà tolto anche quello che ha».
A chi ha amore, anche poco ma lo dona tutto, verrà dato altro amore in abbondanza, così lo potrà dare sempre di più attorno a sé, e sarà nella rigogliosa ricchezza dell'amore. Perché, «i misteri del regno dei cieli» sono la scelta di amare senza smettere: donando e donandosi. Come fai tu, Gesù di Nàzaret.
ciao r

Commenti

Post popolari in questo blog

AVVISO importante ALLE LETTRICI E AI LETTORI

La vita, Gesù,

Adesso è il tempo (su "Perfct days" di Wim Wenders)