Nel segreto

dei nostri cuori, nelle pubblicità delle nostre carni.
Dio vive nei nostri cuori, la sua casa e il suo tempio amato sono proprio nell'intimità profonda e personale delle nostre vite, qui dove noi l'abbiamo accolto e dove vive benissimo, nonostante le nostre complicità con le malizie e la cattiverie del mondo. La nostra giustizia, l'unica giustizia che c'è, è agire secondo i desideri che Dio ha per noi, su noi e attraverso noi: questa giustizia esiste, nasce, cresce, prolifica solo «nel segreto» di questo rapporto d'amore che Dio ha per noi e con noi.
Poi il mondo, cioè la società e le nostre carni sono cambiate da questa preghiera intima fatta nel nostro cuore con Dio e orientata a Dio stesso, al suo amore. Così ogni preghiera non è mai solitaria, ma immersa in un amore che ci supera, in Dio.
La nostra preghiera è nel segreto e il mondo non la vede e non la sa, ma i suoi effetti sono nel mondo, vivono nelle nostre carni e operano in esse per farle abitare dall'amore Dio, da te, Gesù di Nàzaret, sposo e Signore. Ascoltiamoti.
«State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli. Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà. E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».
Ogni ricompensa al nostro agire nel mondo, sei tu, Gesù di Nàzaret, nato nel mondo come amore di Dio e suo figlio. Una ricompensa che esiste ora, è operativa, ci riempie di gioia. Certo di una gioia colma di tristezza, perché vediamo il male nel mondo che sembra vincere, ma è sempre gioia affilata e feroce, che sa scorgere il bene che Dio distribuisce e fa crescere anche nelle dementi e false vittorie del male.
I nomi di Edith Stein, la tua Teresa Benedetta della Croce, di Etty Hillesum, di Simone Weil, di Dag Hammarskjöld, di Martin Luther King, di Gandhi, di madre Teresa di Calcutta, di Charles de Foucault, di suor Dorothy Stang, di don Lorenzo Milani, e di tante altre persone come loro, sono facili da fare e ci indicano bene i termini e i modi della giustizia di Dio che, attraverso te che ci abiti e guidi, opera nel mondo e vince nelle nostre sconfitte. Allora la contrapposizione tra "nel segreto" e "la gente" è il tuo modo per farci vedere che scopo della nostra vita è farti abitare il mondo, e quindi farlo abitare da Dio, cioè renderlo felice della presenza vittoriosa di D** altissimo, e non solo popolato dai diavoli e inferni che produciamo con tanta lena, e che nelle realtà del mondo e davanti a Dio non esistono, anche se fanno danno.
Aiutaci, Gesù, a vivere con semplicità questa gioia profonda che tu abiti e in cui vive D** altissima pienezza d'amore. Aiutaci a donarla a chi soffre per costruire il regno dei cieli, e farci ricche e ricchi del suo immenso presente amore.
ciao r

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